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"Quindi... quindi il compagno di stanza di James è... è quell'Harry?!" Mi domanda sorpresa Sam, lanciandosi sul mio letto, affianco alla mia figura ancora turbata.

Non ho dormito tutta la notte pensando a ciò che è successo ieri e ciò che è stato nel passato.
Tutte quelle cose che ho dimenticato faticando negli anni, mi sono tornate in testa con così tanta facilità.

Tornassi indietro, gli darei meno fiducia.
Io lo sapevo che si sarebbe dimenticato di me in due giorni.
Invece di rimurginare sul fatto che abbia preso io la decisione della rottura, avrebbe fatto prima a ringraziarmi, visto che da come ho notato la nostra relazione non gli ha lasciato niente.

Il suo numero di fiamme sarà raddoppiato, e a sua volta il mio orgoglio non esiste più.

"Ehi, quindi?!" Mi dice Sam sventolandomi la sua mano davanti alla faccia.
"Sì, è lui. Cazzo, quante volte devo ripeterlo?" Sbotto irritata.
"Scusa, scusa..." alza le mani in segno di resa.
"Scusa io, è che ha fatto come se non ci fosse stato mai niente tra di noi" le dico scoraggiata.
"Ma no, è che quello che vuole ottenere è una reazione... invece devi trattarlo anche tu come fosse niente" mi consiglia con un tono deciso.
"Hai ragione... spero di farcela" le dico alzandomi dalla mia posizione sdraiata dal letto.

Recupero un paio di libri e li lancio disordinatamente nello zaino sulla scrivania.
Afferro la cartella e me la metto alle spalle diligentemente.
"Andiamo" le dico pronta per far colazione e poi andare a lezione.
"Sissignora"

~~~~~~~~~~~~

"Per oggi è tutto, buona giornata" dice la professoressa di filosofia.
"Buona giornata" le risponde tutta la grandissima classe all'unisono.

Mi alzo dalla sedia e mi stiracchio.
Oggi non ho ascoltato con così tanta dedizione i discorsi della prof, avevo altro a cui pensare.
E non era Harry, non lo era.
Continuo a ripetermi che la sua presenza qui non mi dovrà influenzare, ma poi in testa non ho altro che i flashback dei nostri trascorsi momenti romantici.

Esco dall'aula silenziosamente, mentre Sam sta scrivendo un messaggio a qualcuno e quindi è più indietro di me.
L'aspetto sulla soglia della porta sbuffando.
Si deve muovere.
Finalmente mi raggiunge.
"Era ora" mi lascio scappare sollevata, alimentando un suo risolino divertito.

In silenzio camminiamo verso il solito bar dove usiamo prendere il pranzo.
È economico e i sandwich sono ottimi.

Arriviamo al bar e entriamo.
Vediamo Abby seduta insieme a Isabel.
In lontananza, ci fa cenno con la mano di raggiungerle.

Ruoto gli occhi al cielo.
Lei sapeva che Harry era qui, e non mi ha detto nulla.
"Dai, non fare la scazzata, vieni!" Mi afferra la mano Sam e mi trascina al tavolo.

"Ciao" dice Abby sorridendo.
Il suo sorriso si spegne nonappena le rispondo con una lanciata di sguardo.
Deglutisce e si impallidisce.

"Charlie? Che ti prende?" Mi dice preoccupata.
"Parliamone da sole" la invito a seguirmi.
Annuisce respirando quasi irregolarmente. Perché è così spaventaga? Ha già capito?

La vedo alzarsi e la conduco all'esterno del bar.
"Lo hai visto, non è così?" Mi domanda retoricamente.
Annuisco con un volto inorridito.
Si posa una mano sulla fronte e sussurra un'imprecazione che non riesco a decifrare.

"Tu non volevi saperne di lui, quindi-"
"Sì, ma potevi anche dirmi che avrei dovuto averlo a due passi da me! Mi avresti preparato psicologicamente, cazzo!" La interrompo infuriata.
"Che potevo saperne io? Tu mi hai sempre chiesto di tacere sull'argomento 'Harry', e io così ho fatto... Charlie, davvero, tutte le volte che provavo a parlarti di lui, come una bambina mi parlavi sopra e ti tappavi le orecchie... come avresti reagito al suo nome? Sempre così! Quindi non sarebbe bastato avvisarti di questo" mi informa con un tono più calmo, ma sempre ansioso.

Schiarisco la voce.
"Beh... e ora voi due siete... buoni fratelli?" Le chiedo mordendomi l'interno della guancia.
"Ottimi... è cambiato, anche con la mamma" mi confessa trattenendo un sorrisetto.

"Quindi sta con Klara, non è così?" Le chiedo quasi afflitta.
"Ma no, lui scopa spesso con quella stronza di Jennifer"
Appena senti quel nome, mi torna in mente la scena di pochi giorni fa, in cui quella serpe mi ha spinta a terra.

"Mi stai dicendo implicitamente che sta con Jennifer?" Le chiedo inacidita.
"No, ma va, su quel punto di vista non è cambiato... lo conosce tutto il college per la sua fama da puttaniere" ammette ridacchiando, quasi per sdrammatizzare.
Io non rido, c'è poco da ridere.
"Stronzo" commento allibita.

"Che ne sai? Magari un ritorno di fiamma lo fa rimettere a posto" ipotizza fiduciosa.
"No, deve stare lontano da me" ringhio a denti stretti.
"E va bene... tranquilla, però" mi dice leggermente spaventata.
Abbozzo un sorrisino per farle capire che sto bene.

Come faccio a stare bene?
Gli ho dato tutto... e lui non ha ancora capito niente della vita e del rispetto.
Pensavo di averlo influenzato positivamente, almeno un po'.

"Ciao ragazze" ci raggiunge improvvisamente Klara.
Non era venuta a lezione oggi...
"Perché non c'eri?" Non esito a chiederle.
"Oh... il ritorno di lui, mi ha scossa... sono andata a parlargli ma mi ha cacciata dicendomi che non voleva altro da me" dice soffocando un pianto.

Io e Abby ci lanciamo uno sguardo complice, sapendo a chi si riferisce.
"Mi perseguita, però!" Si lamenta guardando davanti a lei.
Cosa intende?
Mi giro verso il punto che sta fissando e vedo la figura di Harry che fuma con James e Jennifer.
Devo far finta di niente, Klara non deve sospettare.
Anzi, non me ne importa proprio... zero.

"Cos'ha lei in più di me?" Si domanda Klara fra se e se.
"È troia" affermiamo contemporaneamente io e Abby.
"Già" conferma lei con il cuore spezzato, senza smettere di guardarlo.

Jennifer gli sta a dir poco appiccicata, gli si accolla peggio di Tricia al liceo.
Però, sta volta, Harry non si stacca schifato... sta al gioco.
Si ritrae quando cerca di baciarlo in pubblico, ma nient'altro di più.
Finalmente l'arpia lascia i due amici da soli, sculettando verso un altro orizzonte.

James nota chei sto osservando e mi fa un cenno con il capo, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi solo per salutarmi.
Lui sì che è un ragazzo carino e gentile.
Ricambio il sorriso, e in cambio lancio un'occhiataccia a Harry che mi ha appena notata.
Leggo il labbiale di James, che mi dice di raggiungerlo un attimo.

Imbarazzata, cammino verso loro.
"Ciao, Charlie" mi saluta sorridendo di nuovo.
Che bel sorriso.
"Ciao" lo saluto schioccandogli un bacio sulla guancia.
Harry ci guarda, e sento il suo sguardo bruciare su di me, ma faccio finta di non farci caso.

"Domani sera facciamo la famosa uscita a quattro?" Propone James.
Io e Harry ci lanciamo uno sguardo, e impallidisco.
Non sono pronta, ma non posso rifiutare...

"Per... perché no" borbotto.
"A domani, allora" dice Harry maliziosamente.
Coglione.

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Cosa accadrà alla famosissima uscita?
Cosa ne pensate del capitolo?
Fate sapere nei commenti!
A venerdì 💘

Heavenly LoveWhere stories live. Discover now