20 - Trevor ▪ QUELLE MALEDETTE TETTE DI DIANA

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Con una mano allungata mi offriva la canna, con l'altra teneva premuta la testa di Lenny contro la sua bocca.

<< Stasera no Ellen >> guardai Jackie per assicurarmi che stesse bene, le sue palpebre erano immobili, forse avevano smesso di battere molto prima che me ne accorgessi.

Si allontanò di poco dalla bocca Lenny, fece un tiro, poi si lamentò.

<< Sei proprio un rompi palle. Diglielo Lenny. >>

<< Sei un rompi palle >>

<<Jackie, almeno tu vuoi divertiti vero?>> si alzò di scatto, e la richiamò a se con le braccia, poi la piazzò tirandola vicino a lei.

<< Che ne dici? Vuoi provare? >> le pupille di Ellen erano invisibili al buoi, ma  dalle sue movenze si capiva benissimo quanto fosse già fuori di testa.

<< No grazie. Io..non fumo >>

<< Ellen lasciala stare >> insistetti

<<Hai qualche desiderio Jackie?>> Ellen parlava come un esaltata, mentre Jackie se la guardava senza un minimo di espressione, mi domandavo a cosa stesse pensando in quel momento. Lanciai un sospiro, poi mi sedetti al suo fianco. 

<< Non saprei...>> rispose piano.

<< Mmmm...e tu rompi palle ne hai uno? >> si rivolse a me poi.

<< Si, che chiudi la bocca.>>

Ellen scoppiò a ridere, poi sussurrò qualcosa nell'orecchio di Jackie, fissandomi dritto negli occhi.

<< Jackieee quantoo sei bellaaaa>> iniziò a urlare immediatamente dopo, le sfiorò le ciocche di capelli attorcigliandole intorno alle sue dita. Stavo tenendo duro. Mi infastidiva parecchio che facesse così. Che la toccasse. Continuava a insistere sui capelli. Non lo sopportavo più, e lei ne era consapevole, voleva farmi cedere, voleva la conferma che mi piacesse Jackie.

<< Okay, tesoro, ora smettila di toccarla, non è una bambola >> Lenny tentò di staccarla, ma lei si lamentò scivolando via da lui.

<< D'accordo. Andiamo a prenderci da bere >>  presi Jackie per mano velocemente, quasi strattonandola e la portai via con  me.

<< Trevor, che ti prende?>>

<< Niente. Allora cosa vuoi bere?>> raggiungemmo la cucina, aprii il frigorifero, e afferrai una bottiglia di vodka liscia, ero ancora infastidito dal comportamento di Ellen.

<< Io non bevo >>

<< Neanche un po'? E' solo un goccio. Sei ad una festa, dovresti divertirti >> presi due bicchiere e li riempii. Eravamo tra il tavolo e i banconi della cucina. Fissai Jackie, ci stava riflettendo su, era combattuta.

<< Non sembro normale vero?>>

<< Per quale motivo?>>

<< Non faccio le cose che fanno le altre persone della mia età. Insomma...>>

<< Perchè ti interessa tanto quello che sono gli altri o quello che fanno? Non ti sta bene essere te? Credevo di si>> poi mi scolai il bicchiere velocemente, avevo bisogno di distendere la tensione.

<< Dammi quel bicchiere >>

<< Questo?>> sollevai il suo ancora pieno. Annuì.

<< Tutto tuo>>

Ne riempii un altro per me.

<< All'alba che verrà Jackie>> e alzai il bicchiere in aria, quasi volessi toccare il tetto.

Poi bevvi, e quando ritornai con la testa giù, Jackie aveva tutta la faccia contratta, con la mano davanti alla bocca disgustata.

<< E' tossico. >>

<< E' alcool>> risi.

<< Dammene un altro>>

<< Sei sicura?>>

<< No. Ma tu fallo lo stesso>>

<< Non posso riportarti da Charles ubriaca >>

<< Non farlo allora >> sussurrò. Fu appena udibile.Ma smosse qualcosa dentro di me, che non so spiegare.

<< Questa poi. Giochi con il fuoco >> dissi, ne riempii un altro, e glielo passai.

Lo bevve a sorsi, senza rispondere nemmeno.

<< O mio dio! Sei qui Morris! >> le tette di Diana si riversarono sulla mia schiena insieme a un odore dolciastro alla vaniglia.

<< Ciao >> sorrisi fingendomi gentile.

<< Devi assolutamente venire, giochiamo a obbligo o verità. Dai, dai, dai, dai >> mi stringeva dal braccio, appicicandosi come una ventosa.

<< Non ho molta voglia >>

<< Cosa? Hai paura? Trevor Morris mi deludi>>

Non avevo paura, volevo solo starmene in santa pace con Jackie, che rottura di cazzo.

<<Cos'è questo gioco?>> dal nulla la voce di Jackie spuntó.

Sia io che Diana ci voltammo di scatto verso di lei, ma nei suoi occhi intravidi qualcosa che non mi piacque per niente.

<< Non lo conosci? A proposito io sono Diana,la padrona di casa.>> sbattè gli occhi velocemente.

<< Jackie. >> la sua voce era asettica, il che non mi dispiaceva, l'idea che riservasse solo a me alcune parti di lei, mi faceva sentire importante. Ma non credo che lei si rendesse conto di quanto fosse diversa con me.

<< Allora, ti va di giocare? E' divertentissimo>>

<< D'accordo >> rispose.

In quel momento avrei voluto che si forasse una tetta di Diana.

N/A

Ciao a tutti, poteva venire meglio, mi scuso per  la schifezza che vi ho dovuto presentare oggi. Comunque volevo accontentare tutti, perciò farò anche il pov di jackie alla festa.
Buon week end💓🌹






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