-TREDICESIMO CAPITOLO-

54 2 0
                                    

LIN🌪
Non sapevo che ora fosse, ne perché mi trovassi con una specie di gran consiglio riunito attorno. Sapevo però che fuori dall'infermeria a chilometri di distanza qualcosa si stava muovendo, o meglio qualcuno meglio identificato come Huang Di (preferisco definirlo: massa divina irritante), a quel punto avrei preferito sapere perché Valdez mi stesse fissando a pochi centimetri di distanza continuando a blaterare qualcosa sull'efficienza dei motori delle Lamborghini.
Facendo il punto della situazione, Cassie suonava il flauto con una narice in fondo al letto, Annabeth, la ragazzina bionda, fissava una specie di libro molto sottile e messo al contrario con il simbolo di Dedalo inciso sopra, insieme alla ragazza posseduta dall'oracolo e con la massa di capelli ricci e rossi. Sembravano estremamente concentrate. Jason annuiva convinto alla spiegazione di Valdez e poi c'era Nicolas Di Angelo che mangiava un panino e beveva diet-coke. Sperai non mi avessero visto e richiusi gli occhi rapidamente come se mi fosse arrivato un moscerino nell'occhio, ma sperai non avessero notato nemmeno quello.
"EHY LIN!" Urlò Cassie buttando in aria il flauto "Sei sveglia?" Chiese sporgendosi verso di me e comprimendomi il petto molto probabilmente ricoperto di cicatrici. Quasi soffocai "Ora si" sussurrai con quel poco di fiato rimasto. Mi stropicciai gli occhi riprendendo comando della visione del mondo, anche se in quel momento mi si proponeva davanti un bel primo piano dei denti ricoperti di ferraglia di Cassie. Il figlio di Ade si distolse dal suo panino "Hai lasciato un bel disastro al laghetto eh?" Domandò alzando le sopracciglia rendendo in questo modo ancora più visibili le sue occhiaie "Zitto Di Angelo, non ho chiesto io a mia nonna morta di tornare dal favoloso regno dell'aldilà" dissi sarcastica spingendo Cassie verso il fondo del letto usando tutti e quattro gli arti. Quella ragazzina era peggio dell'edera. Annabeth sventolò una mano in segno di saluto che non ricambiai mentre Elizabeth Dare stringeva i pugni eccitata fissando l'aggeggio grigio tra le mani di Annabeth. Valdez si distolse dal suo monologo "Non ce la farete mai" disse rivolto alla due ragazze, poi si voltò scostandosi i ricci dalla fronte "Hai cambiato look, chica?" Roteai gli occhi sistemandomi la splendida maglietta a fiori arancioni che portavo sopra le bende. Evitai di rispondere, "Perché siete qui?" Chiesi confusa. Okay, si, ero divina, le mie erano ferite gravi, avevo rivoltato il campo in un certo senso, ma non c'era motivo di stare tutti ammassati intorno al mio letto. "Forse dovremmo chiedertelo noi, è la seconda volta, nel giro di una settimana" mi ricordò Cassie. Boccheggiai "È colpa di Nico" lui diede un sorso alla diet-coke guardandomi con aria innocente "Io non ho fatto nulla, ho solo detto quello che mi è stato detto di dire da una nonna psicopatica che mi è entrata nella testa" protestò. Su una cosa ci trovavamo d'accordo, mia nonna era oggettivamente psicopatica. "Non mi avete risposto" rinfacciai, il biondino si aggiustò gli occhiali sottili e dorati "È stata una notte molto agitata" disse con aria solenne, annuii "E dovete venirlo dire a me? Mi dispiace per voi ma a parte cantarvi una ninna nanna non posso fare nulla" confessai alzando le spalle, intravidi la massa di capelli biondi di Will passare dietro la figura di Cassie imprecando contro un paziente di nome Nolan. Avrei voluto mi venisse a salutare, ma non dovevo distogliermi dal gran consiglio piuttosto confuso riunito intorno a me. "Volevamo....nel senso...noi...cioè, tuo....ok" Jason sospirò "Allora, noi...cioè non proprio io, nel senso, un po' più Nico, ma ehi anche..." Annabeth si sbattè una mano sulla fronte "Erato è apparsa in sogno a tre di noi" disse ferma. Sospirai debole "Mamma?" Domandai cercando di risalire all'ultimo ricordo che avevo di lei. Si, alla consegna dei Grammys qualche anno prima, seduta accanto a Taylor Swift, o forse era al concerto di Beyoncé, avevo dei ricordi un po' confusi. "Nico, Percy e Leo" continuò la bionda spostando rapidamente le mani sul libro bizzarro. Leo rise "Oh si chica tua madre è uno schianto" Esclamò.
Forse era nel videoclip di Ed Sheeran.
Tornai alla realtà "Bene, e quindi...vi ha detto qualcosa?" Domandai dubbiosa mentre si udiva l'urlo frustrato di Will "NO NOLAN! NON DI NUOVO CHE  SCHIFO! PORTATEMI IL DISINFETTANTE! Nolan devi smetterla di farlo senza preavviso!". Nico si asciugò le labbra sottili con il tovagliolo "Stava litigando" bofonchiò, attesi "Con Apollo, era parecchio arrabbiata, ha minacciato di bruciarlo vivo". Che cosa assurda, dare fuoco al sole. Leo sbuffò "Io resto più caliente". Nicolas roteò gli occhi "Era arrabbiata perché ti aveva mandata giù, e continuava a ripetere: cosa faranno ora che il dragone è atterrato?!" Concluse sospirando. Ero maledettamente confusa. "Non sapevo con chi stesse parlando nel mio sogno ma...parlava del giorno degli avi, non so cosa sia" mormorò Valdez rigirandosi sulla sedia "E ha nominato Reyna Avila Ramirez Arellano" continuò lasciandomi più che perplessa. Non sapevo chi fosse questa Reyna, ne in che contesto l'avesse nominata. Magari era l'inserviente dei bagni delle muse e l'aveva nominata tipo "REYNA! VAI A PREPARARMI LA VASCA! PETALI DI ROSA PER ME E CALLIOPE!" Oppure era una gigantessa: Reyna la terrificante. Mi morsi il labbro " E chi è?" Domandai perplessa. Tutti sospirarono. Non avevo granché bisogno dei loro sospiri. Jason si sistemò gli occhiali "Una semidea romana". Fantastico adesso oltre ai greci, anche i romani. Quelli erano fin troppo bellicosi. Una volta, ricordo, prima che dichiarassero la non belligeranza (stiamo parlando dei tempi dell'Impero) ci vollero più di tre anni e migliaia di morti. Centinaia di migliaia di morti e feriti dopo dichiarano la neutralità. Pff, cretinata. I romani non sono mai neutri.

Leo si mise a ridere "Non ce la farete" borbottò guardando Annabeth e l'oracolo armeggiare con l'aggeggio grigio. Rachel gli fece il verso. Nico si schiarii la voce "Non era più facile un messaggio Iride? È da mezz'ora che violentate i tasti del pc" borbottò, Annabeth roteò gli occhi "Povero ingenuo, pensi che non ci abbiamo già provato?" Domandò ironica. Rimasi in religioso silenzio mentre i semidei continuavano un dibattito sul fatto che non si potesse contattare in quel modo una semidea romana. Mi sentivo molto all'interno di un tribunale, forse anche un po' più divertente.
Dopo una quindicina di minuti in cui mi interrogai su quanto tempo avessero passato riuniti attorno al mio letto, Rachel tirò un urletto. Jason cadde dalla sedia aggrappandosi a Leo il Fuscello che cadde tirando giù tutta la sedia, Nico fissò il tutto allibito mentre Annabeth urlò "IL PC VI PREGO!" In modo piuttosto isterico. "REYNA!" Urlò Elizabeth Dare tre o quattro volte.
Assurdo ma io continuai a pensare ai sogni che avevano fatto gli altri con mia madre. Mia madre arrabbiata con Apollo, alquanto improbabile.
"Non ci posso credere" mormorò Leo, mi guardò sconvolto "Ce l'hanno fatta" sussurrò allibito, io annuii non so se più per consolazione o per rinfacciarglelo. "REYNA!" Urlò Jason da terra, dal tono stridulo che usò posso dedurre che avesse un pezzo di un arto di Leo tra le scapole, poco importa se fosse un ginocchio o magari un gomito.
Come si faceva a vedere una ragazza da un libro di metallo. Che razza di stregoneria da ventunesimo secolo era quella, ma se c'era di mezzo Dedalo era giustificabile.
Un sorriso si fece largo sul volto di Annabeth "Reyna" disse cantilenando con tono alquanto inquietante. Li fissai per qualche secondo con l'impulso irrefrenabile di andare a vedere la semidea romana ma qualcuno mi precedette, e non era Cassie.
Il figlio di Ade si era pacatamente lanciato sulle mie gambe senza preavviso, e ringraziai Apollo per le ossa che erano rimaste compatte. "DAI QUA CHASE!" Urlò mentre se ne stava disteso e si contorceva stile otaria con il mal di pancia. Una voce metallica  uscì dall'aggeggio grigio mentre Jason risorgeva dal pavimento con i ciuffi biondi scompigliati e Leo aggrappato alla sua schiena. "Vi vedo bene" disse sarcastica la voce aldilà dello strumento. Almeno presumo e spero fosse sarcastica.
Seguirono uno scambio di informazioni piuttosto confuse e Mr Tenebra che lanciava sguardi carichi d'odio ad Annabeth, da quel che avevo capito, e credetemi era assai poco, la famosa Reyna stava osservando la strana combriccola su una specie di ologramma sospeso in aria. Non chiedete spiegazioni, ne so quanto voi.
Lo scambio di informazioni fu rapido e caotico. "PARTIRE!?" Urlò con un verso strozzato Jason "Di certo se avete bisogno di me vorrete vedermi di persona" disse la voce dall'altra parte "Com'è messo il tuo gioiellino Valdez?" Continuò, Leo si passò una mano tra i capelli "Quale dei tanti Ramirez Arellano?" Domandò. Seguirono alcuni attimi di silenzio "Stanno tutti bene comunque, ho apportato giusto qualche piccola modifica grazie al piccolo Harley" disse sistemandosi le bretelle "Grandioso" disse Reyna con una dose di entusiasmo pari a un misurino della farmacia per gnomi. "Beh, per quanto riguarda i libri sibillini, i lavori sono in corso, e no, non siamo a buon punto ne sembra ci sia nulla che sembra potervi aiutare" mormorò Reyna mentre tutti sbuffavano rassegnati. "Posso avere l'onore di vedere la nuova ospite?"Chiese, e tutte le mie cellule sperarono non fossi io. Le mie speranze si frantumarono come un bicchiere di vetro quando la mano di Annabeth si strinse attorno al mio esile polso.

Lo schermo tremolante entrò nella mia visuale, e il mio cuore smise di battere ammesso che battesse ancora.
"Tu?" Chiesi, non poteva essere lei. Alzai un sopracciglio a livelli sovrumani, ma lei sembrava non capire "Noi non ci conosciamo" disse. Forse si sbagliava.

YEEEEEP SALVE GUYS CHIEDO UMILMENTE VENIA PER LA MIA ASSENZA MA SAPETE ESAMI, E CRETINATE VARIE, HO FINITO L'ALTRA MIA OPERA CHE SE VI VA POTETE PASSARE  A LEGGERE E ORA AVRÒ TUTTO IL TEMPO PER DEDICARMI A QUESTA SPLENDIDA FF,GRAZIE MILLE SE LA LEGGERETE PROMETTO DI NON FAR MORIRE TROPPA GENTE, VI VOGLIO BENE E AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO

La voce del vento 黃帝Donde viven las historias. Descúbrelo ahora