«Mi sembri nervosa.»
Kier fissò Mathias, seduto accanto a lui nella lussuosa limousine che li stava portando al Metropolitan. «Mi sento un'idiota vestita così.»
Con lo sguardo l'uomo percorse il fisico della ragazza seduta accanto a lui. Un abito da sera di un blu cupo, quasi nero, con un ampia scollatura. La seta scendeva morbida lungo il corpo, accarezzandolo, raccogliendosi sul fianco in una grande spilla che creava decine di pieghe. «Stai benissimo, Shiry ha gusto.»
Kier rimase in silenzio, sentendosi decisamente a disagio. Mathias non lo fissava come faceva Bao, era più raffinato, ma sapeva benissimo come guardava le donne che voleva scoparsi e lo stava osservando proprio così. Shiry l'aveva fatto tirare a lucido, alzando un sopracciglio quando le aveva detto che non aveva mai messo scarpe alte in vita sua e che quelli non erano tacchi, ma trampoli. Aveva ancora serie difficoltà a camminare, a essere onesti, ma se stava attento riusciva a non finire per terra. Doveva muoversi piano e gli sembrava di ondeggiare come se dovesse cadere a ogni passo.
Erano quasi in vista del teatro quando Mathias gli parlò di nuovo.
«Sorridi, Kaira. Non stai andando al patibolo, sai?»
«Giuro che fuori di qua sorriderò fino a farmi cadere la mascella. Fino a quel momento non ho intenzione di impegnarmi.»
Al tono della ragazza Mathias si mise a ridere, indicando la facciata che ormai era davanti a loro. «Tra un minuto, quindi?»
«Già. Ho ancora un minuto di vita prima di fare la scenetta della bella e stupida.» Quasi sputando quelle parole, Kier fissò l'esterno del Metropolitan Opera House e strinse le labbra. L'auto si fermò e sul suo viso si dipinse un'espressione radicalmente diversa. Un sorriso dolce e angelico, innocente e leggermente vacuo.
«Perfetto.»
«Se va bene a lei...» ribatté, scendendo.Per un attimo guardò spaesato il braccio che gli porgeva Mathias, poi collegò, capendo cosa si aspettava che facesse e ci mise la mano, avanzando accanto a lui lungo il perimetro della fontana fino all'entrata del teatro. Illuminato a giorno, grandioso e bellissimo, li accolse con i suoi pavimenti bianchi e lucidi e le grandi scalinate coperte da tappeti rossi. Rifiniture dorate in ogni dove ed enormi lampadari di cristallo spandevano una luce intensa. Assieme a loro entrarono i tre uomini che avrebbero badato alla sicurezza di Mathias, e lui li conosceva tutti. C'era Bao, che continuava a lanciargli occhiate decisamente d'apprezzamento, assieme a Bal e Glen.
I russi erano già lì e si avvicinarono con aria rilassata.
«Oh, ecco il signor Lazzari, cara. Puntuale come sempre!» L'accento dell'uomo era marcato e Kier lo riconobbe immediatamente. In passato aveva avuto a che fare con lui; come braccio destro di Mathias era andato a parlare direttamente con l'uomo in qualche rara occasione. Zakhar Petrov era uno dei pezzi grossi a New York e, accanto a lui, c'era la moglie. Una donna dall'aria mite e tranquilla, con grandi iridi azzurre e un fisico appesantito dall'età, anche se era ancora decisamente piacente. Sapeva che era la più fidata consigliera dell'uomo e in molti sospettavano fosse lei il vero cervello dietro le sue azioni. Era pericolosa, insomma.«Zakhar, Nadiya. Pyotr deve ancora arrivare?»
Lo sguardo di Zakhar si posò su Kier che continuava a sorridere, mentre con la coda dell'occhio aveva visto le guardie dei due che si erano già sistemate lì attorno. «Sì, ma sarà qua a minuti. Il traffico, capisci vero?»Mathias annuì e si voltò verso le scale. «Avviamoci, intanto.»
«Ottima idea, il palco è il solito.» Nadiya sorrise, mettendo la mano sul braccio del marito e avviandosi con loro. «Non è con te la signorina Cristoff, stasera?»
«No, e immagino sia un modo per chiedermi chi sia la mia accompagnatrice.»
La donna rise e annuì. «Come sono trasparente! Credevo che tra te e Shiry ci fosse qualcosa, io adoro i matrimoni.»
«Io un po' meno, Nadiya.» Mathias sorrise imperturbabile, guardando dritto davanti a sé con aria quasi annoiata.
«Lascia in pace questo povero uomo, donna! Tu e la tua insana passione per i matrimoni! Hai sposato già i nostri figli, fattelo bastare!»
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Demone Rosso
ActionKier lavora per Mathias Lazzari, in una New York di un futuro non troppo lontano, contesa tra mafia, yakuza e organizacija russa. Obbedendo a un ordine dovrà farsi arrestare e finire nel penitenziario di massima sicurezza di Dannemora, ma qualcosa...