Capitolo 9

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Tony fermò la macchina davanti casa dei fratelli Morgan, i due che Lucy Barrow, stando ai tabulati, aveva cercato di contattare inutilmente.

Bussò sull'infisso in legno e una giovane donna, sui venti anni scarsi gli aprì vestita solo con un pantaloncino in jeans a mutanda e una maglia a rete larga adagiata su una canottiera nera.

"Salve" sorrise la ragazza provocatoriamente.

DiNozzo si schiarì la voce: "Buongiorno, sono l'agente dell'ncis Anthony DiNozzo e sto svolgendo un'indagine che coinvolge la sua vicina di casa Lucy Barrow...".

"Oh si, Lucy! Le è forse successo qualcosa?" chiese giocando con una ciocca dei lunghi capelli neri.

"Forse può dirmelo lei, so che ha cercato di chiamarla alcuni giorni fa e le ha anche lasciato un sms" ribatté Tony non lasciandosi ammaliare dalle moine della ragazza.

"Oh si, ora ricordo!" sospirò lei, "ma era solo uno stupido scherzo" rise.

"Perché ha pensato questo?".

"Perché chi potrebbe mai voler rapire una che abita da queste parti, andiamo!" rise, "voleva di sicuro vendicarsi dello scherzo che le avevo fatto io l'altra settimana, siamo un pò pazze, ma ci vogliamo bene" sorrise.

"Capisco e suo fratello è in casa?" chiese prendendo appunti.

"Chi? C.J.? Oh no, a quest'ora sarà all'officina a scolarsi qualche birra con i suoi amici" fece spallucce lei.

Tony si guardò un secondo le spalle, poi riportò l'attenzione sulla ragazza che continuava a mangiarlo con gli occhi: "Puoi mica indicarmi quest'officina?".

"Se vuoi... ti ci accompagno" sorrise.

"Non è necessario, basta che mi dai l'indirizzo e me la cerco da solo" sorrise cordialmente declinando l'invito.

"Aspetta" sbuffò rientrando in casa, "ecco" disse dopo una manciata di secondi e porgendogli un biglietto da visita della carrozzeria in questione.

"La ringrazio, buona giornata" si congedò DiNozzo in modo impeccabile.

"Quando vuoi" sorrise lei salutandolo dall'uscio della porta con la mano.

Tony sorrise tra se e se, non era certo interessato a una ragazzina, ma non poteva non gongolare davanti a tanto interesse.

Si spostò in macchina nella zona dove avrebbe dovuto trovare l'officina in questione, quando sul marciapiede opposto al suo senso di marcia, vide una donna coi capelli corti, bassina, camminare a passo spedito: "Ma quella..." mormorò frenando bruscamente. Scese dalla macchina: "Ehi Lucy Barrow!" la chiamò, ma non appena lo vide, la donna iniziò a correre.

"Ferma ncis!" le urlò dietro, ma senza sortire alcun effetto, "sei piccolina ma sei veloce eh? Ma non potrai mai farcela contro un campione come me!" ringhiò aumentando la velocità fino a raggiungerla afferrandola per un braccio. Lei urlò cercando di liberarsi.

"Calmati non voglio farti del male" cercò di tranquillizzarla Tony, ma lei continuava a dimenarsi con forza.

"Non toccarmi, lasciami!" ansimò sfinita dalla corsa.

"Ascoltami un attimo!" la prese per le spalle costringendola a guardalo negli occhi, "respira ok? Qui nessuno vuole farti del male, mi chiamo Anthony DiNozzo e sono un agente dell'ncis, sono qui per aiutare te e Thomas" si bloccò per guardarsi alle spalle, "non è che ora mi dà un altro colpo in testa vero?".

"Non è con me" rispose con un filo di voce la donna.

"E dov'è?".

"E pensi che te lo dica?" scattò tirandogli un calcio negli stinchi e fuggendo dalla parete dove Tony l'aveva costretta con il suo corpo.

"Non mi fido di te! Non posso fidarmi di nessuno!" gli urlò prima di voltare l'angolo.

"Maledizione! E' una pazza furiosa questa!" sbraitò DiNozzo tenendosi la parte del corpo dolente.

Provò a inseguirla, ma sembrava svanita nel nulla, prese il cellulare per comporre il numero di Gibbs, quando la vide tornare col volto pallido ed il fiato corto.

"Sei venuta a darmi un altro calcio?" sorrise cinicamente Tony.

"Scappa..." sussurrò Lucy.

Tony la fissò senza capire, quando una sagoma alta e robusta apparve alle sue spalle afferrandola con forza.

"Ncis, lasciala andare o sparo!" tuonò Tony estraendo la pistola.

"Se lo fai, le spezzo il collo" minacciò l'altro.

"Mi dispiace" mormorò Lucy impaurita.

"Ok, stai calmo..." cercò di negoziare l'agente, "lasciala andare e farò finta di non aver visto nulla".

"Non c'è problema amico, perché tanto tu verrai con noi!".

Tony rise: "Non credo proprio".

"Io dico di si, bellezza". La voce proveniva da dietro le sue spalle e quando si voltò fu colpito da una forte scarica elettrica di un teaser allo stomaco. Tony cadde in ginocchio stringendo i denti, ma la persona davanti a lui gli scaricò addosso altre due scariche: una alla spalla ed una al petto così potenti da farlo crollare.

"Perché? Lui non c'entra, lasciatelo stare!" urlò Lucy scossa dalla scena che aveva appena visto.

"Ci è stato detto di prendere anche lui" rise la persona che la teneva stretta, "cammina" le ordinò spintonandola.

Un piccolo angeloМесто, где живут истории. Откройте их для себя