Capitolo 29.

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Axel's POV.

"Perché non mi hai detto niente?!"-sbotto furioso dopo che lei si è ripresa.

Siamo nella mia macchina diretti verso l'università.

Ho chiamato Rick e mi sono fatto spiegare la situazione visto che Jessica non voleva aprire bocca.

Ora la sto portando da Rick all'università.

Ha chiamato suo fratello per chiedergli seicento miseri dollari, anziché venire da me.

Almeno sono sicuro al cento per cento che lei non mi ama per i soldi.. anche se l'ho sempre saputo e non avevo bisogno di rassicurazioni.

Per me i soldi non sono un problema.. sono ricco da far schifo.

Se non li posso spendere per far felice la donna che amo, come diavolo dovrei spenderli?

"Axel, non gridare.. ti prego."-mi supplica e io non posso rimanere arrabbiato.

"Jessica, ti avevo detto che se avevi bisogno di soldi, potevi chiederli a me."-la rimprovero.

"Axel, forse per te pagarmi la retta universitaria non è un problema, ma i miei fratelli ed io ormai sono mesi che non viviamo più insieme per più di due giorni, oppure quando uno viene da me per controllare la situazione l'altro si spacca la schiena lavorando e per cosa? Per me! Non posso sopportare l'idea che loro lavorino per farmi avere
un'adeguata istruzione in una delle più famose università di New York, per poi farmela pagare da te.. così non ha senso stare lontani per tanto tempo!"-mi risponde furiosa.

Cerco di appoggiare una mano sulla sua coscia ma lei la scosta.

"Piccola, io sto cercando di rendermi utile.. non fare così.. non agitarti."-la supplico.

Appena arriviamo all'università, ci dirigiamo in segreteria, dove Rick ci sta aspettando.

Chiedo alla segreteria le dovute informazioni, e dopo avermi dato il conto corrente bancario sul quale dovrei fare il versamento, chiamo Walter e gli dò i giusti ordini.

"È arrivato il suo pagamento, Signor Bass."-mi informa la segretaria, dopo aver controllato nel computer i versamenti effettuati.

"Arrivederci!"-mi congedo e porto fuori dall'università con me, la mia fidanzata e il suo amico.

"Apposto, Piccola."-le comunico, una volta fuori.

"Grazie.."-mi dice, un po' arrabbiata.

"Jessica, l'ha dovuto fare."-le dice Rick, prendendo le mie difese.

"Lo so."-risponde freddamente lei, per poi salire in macchina.

Saluto Rick e seguo la mia fidanzata.

Metto in moto e ci dirigiamo verso casa.

Jessica's POV.

Odio quando fa così.

Durante il tragitto, Tyler mi chiede se ho risolto e io gli ho detto che ha pagato Axel per me.

Ovviamente, non era d'accordo infatti la prossima volta che verrà qui, gli restituirà tutto, più gli interessi.

Appena arriviamo a casa, senza aspettarlo, mi dirigo nella nostra camera e mi butto sul letto in maniera delicata.

Poco dopo, Axel è davanti a me, in tutto il suo splendore.

"Piccola."-mi chiama.

"Non ora.. sono stanca."-lo liquido con questa semplice frase e lui scompare dalla mia vista.

Axel's POV.

È arrabbiata.

Perché quando cerco di fare qualcosa di buono, devo sempre prendermela dove non batte il sole?

Okay che è incinta, gli ormoni e tutto, ma mi aspettavo un grazie molto più affettuoso di un semplice 'sono stanca'.

Mentre mi dirigo in cucina, immerso nei miei pensieri, sento il cellulare nella tasca dei miei jeans, vibrare.

È Walter.

"Dimmi."-gli rispondo, andando dritto al sodo.

Non è giornata.

"Non è molto, ma posso dirti con precisione che la persona che guidava la jeep nera, è un uomo abbastanza muscoloso. Abbiamo schiarito le immagini è focalizzato sui punti piu chiari."-mi informa.

"Grazie."-gli rispondo e chiudo.

Un uomo?

Che sia qualche mio nemico?

Nessuno deve sfidare un mafioso.. soprattutto un Bass.

Ha osato minacciarmi.. Jessica è mia, e se c'è una cosa che noi mafiosi odiamo, e quando minacciano la nostra donna.

Nessuno può rapire la donna di un mafioso, e passarla liscia.. non deve accadere!

The best part of me.Where stories live. Discover now