Capitolo 3 Bloccata lontana da casa

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"you are telling the truth ... go on ..."
"in ... my dimention you are all in a comic book ... s-so i kinda know you ... ..."

Inclinò leggermente la testa.

"that's strange ... i-i know and also impossible to belive but ... i'm telling the truth"

Mi posò una mano sulla spalla.

"i belive in you ... miss Irene ... but if you know us ... you also know that we would be
suspicious about strangers ..."
"... i- i understand ..." dissi volgendo il mio viso verso il basso.
"now ... take your time ... and tell me ... you are far away from your home right?" mi chiese , alzandomi il volto dolcemente.
"yes ... i am ... and also ... kinda scared about it ..."
"you do not have to worry miss ... we would help you ..." mi guardò con uno sguardo compassionevole.
"i'm grateful for that ... you saved me ..." sentivo le lacrime che stavano per scendere , ma le trattenni , sorridendo leggermente.

Lui fece lo stesso e si allontanò con Donnie e Leo. Rimase solo Raph con me. Lui nel frattempo non staccava il suo sguardo da me. Era come se mi stesse studiando. Dopo un paio di minuti , mi chiese se volevo mangiare qualcosa ,e mi accompagno in cucina , dove mi sedetti su una sedia.

"i'm sorry that i couldn't make you something a little more filling ... but i'm not a good chef" disse ridendo un po' e porgendomi latte e biscotti
"nah don't worry ... i'm bad at cooking too" dissi ridendo con lui e iniziando a mangiare.
"oh here you are" entrò Donatello.
"she was hungry ... did Mikey eat all the pizza again?!"
"yup"
"don't worry i'm full ..." dissi poi sorridendo ad entrambi che ricambiarono.
"master splinter said that she can rest here as much as she want" mi disse sorridendo.
"YES!" disse contento il focoso.

Io e Donnie lo guardammo straniti.

"i-i mean ... g-good to know" disse incrociando le braccia e guardando altrove.
"ooook ... well is it a problem to you if you sleep on the couch?"
"nono ... it's fine ..." gli sorrisi.
"ok ... now you should probably sleep ... i'm going to my room. 'Night"disse il genio andandosene.

Entrambi lo salutammo. Poi mi alzai. Insieme a Raph andai verso il divano , dove mi stesi. Gli augurai la buonanotte e lui fece altrettanto. Mi avvolsi nella coperta , cercando di dormire. Inutile dire che non riuscivo a prendere sonno. E quando ci riuscì feci un incubo. Che bello. Mi alzai di scatto , per poi sentire i punti farmi male. Speravo solo che non si fossero staccati. Barcollai nel buio e raggiunsi il bagno , accendendo la luce. Controllai che non fosse successo nulla alla ferita. Fortunatamente era tutto a posto , non sanguinava nemmeno. Tirai un sospiro di sollievo. Bagnai leggermente la ferita con l'acqua fredda. Mi stavo asciugando , quando qualcuno si presentò alla porta , mezzo assonnato.

"wh-hy you are awake?"
"s-sorry Raphael! Didn't want to wake you up!" dissi girandomi improvvisamente.
"don't worry about that ... why are you awake?"
"just a bad dream ... and making sure that the stitches didn't broke up"
"oh ... i see ..."

Mi squadro per un paio di secondi. Piegò leggermente la testa lateralmente verso i miei punti. Io mi scostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio , un po' imbarazzata.

"come with me ..." esordì lui.

Ed ora dove mi porta? Mi portò in quella che , realizzai poi , era la sua stanza. Prese dall'armadietto delle bende.

"y-you should lift a little y-your shirt" disse distogliedo lo sguardo.

Era imbarazzato quanto me. Che carino. Feci quanto richiesto. Inizio a girarmi attorno con le garze. Erano movimenti lenti e quasi calcolati. Avvolse completamente la mia vita da vespa , sfiorandola di tanto in tanto.

"you can take it down now" disse , rimettendo a posto le bende rimaste.
"thank you Raphael ..." gli risposi sorridendo leggermente.
"ya' welcome"
"guess ... i will go back to che couch" dissi incamminandomi fuori da quella stanza.

Ma prima che potessi andarmene , mi sentì trattenere per un braccio. Mi girai. Era lui a trattenermi. Poi fu come se si fosse accorto di un comportamento sbagliato e mi lasciò , girandosi dall'altra parte.

"s-sorry ..."
"you ok?" ero come preoccupata.
"yes ... don't worry"
"bullshits ... you are not good at lying"

Lui mi guardò sorpreso. Poi sorrise malizioso.

"you are a smart one shortie ..."
"i'm not that short" dissi incrociando le braccia , anche se devo ammettere che era un nomignolo carino.
"oh really?" mi chiese sarcastico.
"t-think so ..."

Mi stava squadrando ancora dall'alto al basso.

"stop looking at me like that ... "
"like what?" chiese con quel ghigno maledetto.
"like that ... it's embarassing ..."
"oh ... you mean ..." disse avvicinandosi a me , e bloccandomi di conseguenza al muro.

Aveva il braccio sinistro sulla mia testa , mentre la mano detra era appoggiata al fianco.

"like this?" inclinò la testa.

Stoffa rossaWhere stories live. Discover now