Capitolo 12

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Scendo le scale e vado ad aspettare Sergio nella piazza. Metto gli auricolari e mi siedo su una panchina. Dopo qualche minuto lo vedo arrivare sulla bici. Alzo una mano per fargli vedere che sono qua e lo chiamo
«ciao! » fa lui
«ciao.. »
«forza, vieni» mi indica il posto che occupo di solito sulla bici
«dove andiamo? »
«alla pizzeria è ok? »
«certo»
Inizia a pedalare e presto arriviamo alla pizzeria dove andiamo di solito con Ettore e Anna. Entriamo nella grande sala e ci sediamo a un tavolo. Dopo circa un'ora stiamo mangiando la nostra pizza.
Parliamo di argomenti che piacciono a noi, come League of Legends e giochi simili. Nessuno accenna all'argomento Noi.
«A che ora devi essere a casa? » chiede ad un certo punto
«non ho un limite, di solito faccio mattina passeggiando da sola, quindi.. »
«okay.... »
«mi piace passeggiare di notte, lo faccio spesso»
«okay. Se ti fa piacere, possiamo passare da casa mia e guardare qualche film»
«si, volentieri» cos'è, un invito? OMG
Sono felicissima, usciamo dalla pizzeria, mano nella mano e andiamo verso la bici. Saliamo e ancora Sergio pedala. Arriviamo a casa sua e saliamo in camera. Ci sediamo sul divano, colleghiamo il portatile alla tele come facciamo sempre e ci sediamo a guardare video stupidi. Mi accoccolo in un angolo del divano, do la schiena a Sergio. Ad un certo punto vengo colta da un brivido
«hai una coperta? »
Non risponde, si alza, apre l'armadio e mi butta addosso una coperta nera. Mi avvolge con la stoffa mentre io rimango ferma. Anche lui si accoccola attorno a me, come una coperta. Mi abbraccia.
«grazie» gli dico piano per non rompere la quiete. Ormai il video è finito e il PC è in stand-by.
«ti... » comincia «lascia stare» dice poi
Improvvisamente acquisto sicurezza, il che è molto strano
«ti amo» glielo ho detto secco, in faccia. Sembra rimanerci come se non se lo aspettasse, ma in fondo sappiamo che entrambi lo sapevamo già.

Sergio's pov

Okay. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma pensavo che lo avrei fatto io. Mi ha esplicitamente detto in faccia "ti amo". Non è da lei.
«ti amo » ripete tesa. Sul suo volto si disegnaa preoccupazione di non essere ricambiata. Aspetta una risposta.
«anche io» le rispondo con fare rassicurativo. Si rilassa e si lascia stringere. Rimaniamo immobili, sul mio divano blu. Se prima ero felice, ora sono non so cosa.
È perfetto.
Ho tra le braccia Veronica, l'unica persona che amo e che mai amerò, sta praticamente dormendo, si sente evidentemente protetta vicino a me, ha detto due volte che mi ama. Insomma, come potrei essere più felice.
La sento irrigidire i muscoli della schiena e muoversi. Senza spostare le mie braccia, che ancora la avvolgono, si volta verso di me ed appoggia la testa sulla mia spalla. Sento il suo petto contro il mio, il suo cuore che batte lento. La stringo forte, non la voglio più lasciare. Ci addormentiamo sul divano, abbracciati.
Ci svegliamo solo la mattina dopo, avvolti nella coperta nera.

Veronica's pov

Mi sveglio, sono più rilassata che mai. Sono le sei del mattino, ho molto caldo. Mi sento un po' stordita, non riconosco la mia stanza. «buongiorno» mi sento sussurrare.
Dapprima trasalisco, poi mi ricordo.
«buongiorno» sorrido a Sergio, che ancora mi stringe a se.

sterenike || amici?Where stories live. Discover now