4-Incarico

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Il giorno dopo mi svegliai scosso da Phil.
«Whyat..Whyat svegliati! La guardia é venuta a cercarti, il Re ha deciso cosa farti fare» mi misi a sedere e mi stropicciai gli occhi scendendo dal letto.
«Oh..g-grazie» lui mi spinse amichevolmente verso la porta.
«Muoviti dai, magari hai fortuna e ti assegnano a quello schianto della principessa» mi fece l'occhiolino ridacchiando, io sorrisi ed uscii dalla stanza per raggiungere la sala del trono sforzandomi di ricordare la strada.

Qualche minuto prima

La regina stava seduta nel trono pensierosa, il re camminava avanti e indietro e Giuliette stava ferma seduta sul davanzale della finestra a guardarlo in attesa di una sua risposta.
«Mh..non lo so Giuliette, è un ragazzo..» lei sbuffó.
«Tu hai serve donne, e mamma li ha anche uomini, perché io devo avere solo ragazze? Non mi mangiano mica..» il re si fermó davanti a lei.
«Lo so lo so, però..sei una ragazza..e lui un ragazzo..giovani..poi magari ha sofferto stando lì e tu sei troppo gentile e non vorrei sia uscito di testa e..insomma non voglio ti faccia del male» la regina li guardó intromettendosi.
«Piú che altro è appena scappato dalla prigionia di Bob, non sappiamo in che stato mentale sia, magari dopo..» Giuliette incroció le braccia.
«Con voi lavorerebbe troppo, con me starebbe tranquillo e i primi tempi sarebbe perfetto per farlo riposare e non pensare a quello che ha passato, e poi non lo devo mica far dormire con me! Siete esagerati» i regnanti si guardarono e lei si voltò verso fuori.
«Va bene, allora è deciso, Elisabeth chiama la guardia e fate venire il ragazzo» la regina andó a chiamare la guardia e lui si sedette sotto lo sguardo incuriosito della figlia.

Con non poca difficoltà arrivai e una sentinella mi fece entrare. Mi prostrai come da routine davanti i troni.
«Alzati Whyat, ho ragionato e per i primi tempi ti affideró a mia figlia» la indicó con la mano e lei lo guardò stupita.
«Cos-davvero?!» lui la guardó e lei abbassó gli occhi zittendosi. Mi ero alzato e li guardavo in silenzio, il re continuó.
«Con lei ti abituerai all'ambiente e starai tranquillo senza lavorare troppo, successivamente se decideró di cambiare idea starai con me, ok?» io annuii e sorrisi inchinando il capo.
«Come desiderate maestà» lui si rilassò nel trono.
«Perfetto, ora vai pure con lei e servila nel migliore dei modi, non dimenticare chi é e portale rigoroso rispetto» la ragazza scese dal davanzale e si avvicinó a me, io mi inginocchiai al re.
«Ai vostri ordini» poi mi alzai e guardai la principessa, lei sorrise.
«Vieni con me» e si avvió alla porta, Philip ci guardó.
«Bene..» e insieme alla regina ci guardarono uscire.

La seguii per un lungo corridoio "Mh..Giuliette eh..che informazioni potrei prenderle..devo vedere come girarmela..é una ragazzina troppo gentile da quanto ho capito...non dovrebbe essere difficile..." ragionavo su come far andare avanti il piano e sfruttare la principessa quando i miei pensieri furono interrotti da un leggero tocco sulla mano, mi fermai e la guardai. Mi guardava sorridendo "Cazz..Phil ha ragione..è uno schianto..quel vestito poi le sta a meraviglia.." arrossii leggermente (ero pur sempre un appena diciottenne in preda agli ormoni) e lei si affacció davanti una grande finestra facendomi segno di avvicinarmi.
«Spero tu ti trova bene, ti farò visitare per bene il castello e ti farò fare cose semplici, se ti va potresti accompagnarmi nella biblioteca e seguirmi nei miei studi..» io annuii e mi avvicinai senza riuscire a levarle gli occhi di dosso.
«Guarda che bellissimo paesaggio, adoro guardare da questa finestra, si vede il mare..» io continuai a guardare lei ed annuii come un deficiente.
«Già..bellissima..» lei mi guardó.
«Cosa?» distolsi lo sguardo grattandomi la nuca.
«L-la luce..riflessa nel mare..b-bellissima..» lei ridacchió e si avvicinò a me guardandomi profondamente mentre io guardavo fuori.
«C-che c'é maestà?» lei mi spostó una ciocca di capelli dagli occhi.
«Che origini hai? Hai dei lineamenti..particolari..» mi spostai imbarazzato, guardando a terra, dovevo pur sempre tenere salda la mia patetica parte.
«N-non ricordo.. Da Bob mi hanno fatto qualcosa e..ricordo ben poco del mio passato..m-mia signora, mi scusi» lei sospiró.
«Mi spiace..dev'essere dura» io annuii e lei mi sorrise.
«Puoi chiamarmi Giuliette.. Tu sei Whyat giusto?»
«S-si..» lei mi fece cenno di seguirla.
«Perfetto Whyat, allora vieni, questa mattina ti faccio fare un bel giro del primo piano» annuii e la seguii.

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