Capitolo 1

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Quali mali sono in grado di redimerci dalla nostra via? Troppi

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Quali mali sono in grado di redimerci dalla nostra via? Troppi.
Sbagliamo nel pensare che invece il bene non possa farlo.Spesso siamo divisi tra queste due nostre lotte interiori, il male ci porta sulla via sbagliata, ma siamo proprio sicuri che il bene ci possa condurre su quella giusta?
(Sharon Franco, Dangerous vol.1)

Amber

"Guardo intorno a me e vedo diversi visi familiari, sono distrutti dal dolore.
Cerco di intuire dove possa trovarmi, ma nulla mi aiuta.
La radura che si presenta dinanzi agli occhi è infinita.
Il cielo è uggioso, con il suo colore grigio rispecchia le facce delle persone che mi circondano. Inizio a scappare, non so perché ma non mi piace stare qui in mezzo e non mi ricordo nemmeno come ho fatto ad arrivarci in un posto simile. La tristezza mi divora e queste persone sembrano fatte di pezza; immobili nelle loro divise di dolore. Corro a più non posso.
All'improvviso, si materializza nel bel mezzo del nulla, l'ultimo essere che mi sarei mai aspettata di incontrare. Lui non mi vede. È lì, con le braccia a penzoloni, estraniato da quello che lo circonda; lo sguardo atono indirizzato alla mia destra.
Cerco di parlargli, di esprimergli il mio malessere, ma nessun suono esce dalla mia bocca, allora provo a capire cosa sta guardando.
Eccola lì... la cassa funebre, quella stessa che mi fece morire dentro."

Mi sveglio tutta sudata, da un po' di tempo non facevo più questo incubo, mi ha torturata per anni e credevo di averlo sconfitto; invece eccolo qui, più prepotente che mai.

«Amber!» Eccola, già di prima mattina, la voce più squillante e fastidiosa al mondo.
«Mamma arrivo, metto solo gli orecchini e ti raggiungo». Le dico, mentre collego che devo ancora indossare i vestiti, essendomi appena svegliata, ma sarò svelta.
Sento che borbotta qualcosa, non ho voglia di scoprire gli arcani pensieri che le passano per la testa, sono ventidue anni che cerco di comprenderla e lei, al contrario, si ostina a non farmi entrare nel suo mondo. Non abbiamo mai avuto un grande feeling, sono sempre stata un fine per arrivare ai suoi mezzi. È così da tutta una vita, quando ero piccola sfruttava la mia presenza per dimostrare ai suoi conoscenti quanto era una brava madre di famiglia, crescendo sono diventata una figlia trofeo dai grandi occhi caramello e capelli cioccolato. Fino a quando, un giorno, ha deciso di mettere in offerta la mia mano al migliore partito possibile. Successe quando... da quando lui... be', insomma, da quando l'evento peggiore della mia vita ha cambiato le carte in tavola e l'incantevole donna che mi ha messa al mondo ha deciso di sbarazzarsi di me.
Nonostante tutto abbiamo un rapporto aperto e mi va bene così. Meglio sicuramente di essere sola al mondo. Mio padre, invece, ha rappresentato sempre entrambi, amandomi come solo un papà può fare e tappando i buchi lasciati da sua moglie.
Bisogna essere portati a fare i genitori e non ne faccio una colpa a chi non lo è.

Dopo essermi fatta una doccia ghiacciata al volo,(amo l'acqua fredda, mantiene i miei sensi vivi), mi vesto velocemente, allaccio la cintura dei jeans e sono pronta.
«Solo gli orecchini, vero?» Ovviamente aspettavo il suo rimprovero che echeggia dal piano di sotto; devo ammettere che mi conosce molto bene, prevede ogni mia mossa come solo lei sa fare.
La vedo appena mi affaccio dalla scalinata: una bellissima donna di un metro e settanta, ha cinquantacinque anni e lunghi capelli biondo platino da mozzare il fiato, sempre acconciati a dovere, nulla a che vedere con me, che sì, sono alta più o meno come lei, ma non giovo della sua grazia sovrannaturale. Questo, giusto per rammendarmi che comunque lei potrebbe indossare anche un sacco di iuta e sarebbe perfettamente pronta, mentre io per essere presentabile ho bisogno del mio tempo; cosa che lei non potrà mai capire.

Attrazione pericolosa. L'uomo oscuro. COMPLETA Where stories live. Discover now