Trovate un modo, Miss Elliot

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Quando arrivarono alla tenuta degli Hilliard, Lady Augusta venne ad accoglierle di persona.

- Ero proprio curiosa di vedere la donna per la quale mio fratello ha ritenuto necessario riempire più di quattro righe in una delle sue scarne lettere – annunciò la nobildonna squadrandola da capo a piedi.

Eliza intuì immediatamente che Lady Augusta avrebbe impiegato meno di un minuto a capire come stavano le cose tra lei e Basil se solo li avesse visti insieme... se solo avesse visto come si guardavano. Eppure non si sentiva minacciata.

Lady Augusta aveva uno sguardo acuto e un sorriso aperto e malizioso, Eliza trovò strano che lei e Mr. Harriman si frequentassero poco perchè certamente avevano molto in comune ed era evidente che provassero affetto e stima reciproca. La signora era un po' più giovane di lui, di pochi anni comunque, era una donna molto bella, alta e ben fatta e di un eleganza squisita. In gioventù doveva essere stata una vera bellezza.

- E qui c'è la mia Sarah! Fatti abbracciare! Sono così felice che tu sia qui!

Sarah sorrise sincera e abbracciò la zia dimostrandosi autenticamente felice.

- Che hai combinato, piccola mia, per indurre tuo padre a spedirti da me?

- Davvero non lo so zia. Mi stavo divertendo immensamente a Londra. Il viaggio è stato terribile.

- Ti divertirai anche qui – promise la zia – non sei finita in un luogo dimenticato da Dio, sappiamo svagarci anche qui in campagna... oh, a proposito, darò un ballo fra un paio di giorni. Spero tu non sia troppo stanca per parteciparvi.

- Oh no, zia Augusta! Solo voi potevate essere così premurosa!

Fortunatamente Sarah si adattò con estrema facilità ai nuovi divertimenti: usciva a cavallo, passeggiava, ballava, andava in visita presso le famiglie del circondario e mieteva nuovi cuori campagnoli.

Non nominò nemmeno una volta il giovane Windmere il quale fu rimpiazzato rapidamente da altri giovanotti, in particolare da un certo Mr. Robert Plummer allevatore di cavalli.

Poi, dopo tre giorni che erano ospiti di Lady Augusta, arrivò una lettera di Mr Harriman destinata ad Eliza.

Quando Lady Augusta le consegnò la lettera aveva negli occhi uno sguardo indagatore che non la stupì affatto. Eliza fremeva dalla curiosità di aprire la lettera, ma temeva anche di arrossire vistosamente leggendola lì a colazione davanti a Sarah e alla sorella di lui.

- Non aprite la lettera di Basil? - l'incalzò maliziosa la nobildonna.

- Vi ha scritto papà? A me non scrive mai – commentò Sarah.

- Nemmeno a me – confermò la zia.

A quel punto Eliza aprì il sigillo. Naturalmente erano poche righe.

"E' un supplizio.

Raccontate a lady Augusta la storia dei cavalli e ditele che arrivo sabato.

B.H."

Eliza finse di leggere qualcosa di un po' più sostanzioso di un paio di righe... poi schiarendosi la voce cercò di essere naturale nel dire che Mr. Harrinman desiderava acquistare dei cavalli e che per questo voleva visitare qualche scuderia nel Devon. Dopo quell'uscita si barricò dietro la sua minuscola tazzina di tè per osservare che effetto aveva fatto il suo annuncio.

- Dei cavalli?! - domandò sbalordita Sarah.

- Credo sia un dono per voi... gli hanno parlato molto bene di un allevatore qui nei dintorni... - spiegò Eliza.

- Immagino si riferisca a Mr. Popper, il mio vicino. Ha dei cavalli splendidi – le venne in aiuto lady Augusta – O a Mr. Plummer... sono i migliori allevatori della zona.

Il profumo del calicantoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant