SETTE

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ROLEX

Dalla porta entrò Einar, e Filippo non pareva molto felice.
"Ein!" disse Fede accompagnandolo al tavolo
"Ciao a tutti" disse Einar timidamente e arrossendo leggermente mi guardò
Sorrise.
Io ricambiai.
"Ciao,..Einar" disse Filippo con un tono piuttosto irritato
Lui lo saluto con un cenno della mano.
Fil sembrava piuttosto agitato.
"Calmo, ti ho promesso che non sarebbe successo niente" lo rassicurai
"Lo so" rispose lui in fono secco per poi irrigidirsi non appena Fede gli indicò il posto nel quale accomodarsi
"Oh, perdonami" disse Einar sorridendo non appena mi urtò leggermente con il suo braccio
"Tranquillo" gli dissi per poi girarmi dalla parte di Fil
Mi scostai i capelli dalle spalle e mi accorsi che Ein mi stava guardando.
Sentii Filippo prendendomi la mano.
Lo guardai di sfuggita e appoggiai la testa sulla sua spalla.
Lui strinse ma mano.
"Qualcosa mi dice che vi siete divertiti,.." disse Benjamin guardandomi
Io non capii subito, ma poco dopo ci arrivai.
Filippo mi guardò sorridendo.
"Si,...parecchio anche" disse sfiorandomi i lividi sul collo per poi lanciare un'occhiata ad Einar
Rabbrividii al suo tocco.
Benjamin rise.
Filippo no.
"Che aspettiamo? Se raffredda tutto...avanti abbuffiamoci!" esclamò Simone sedendosi di fronte a me
"Che buon profumo" disse Einar per poi accanirsi sul vassoio con gli stuzzichini
Quel gesto mi fece sorridere.
"Ne vuoi uno?" chiese lui prima di appoggiare il vassoio vicino al mio piatto
"Si, volentieri"
Filippo tossì.
Io sbuffai.
Lui mi diede un bacio sulla guancia e io accennai un sorriso.
"Non sta succedendo niente, per favore.." gli sussurrai all'orecchio mentre lui sorseggiava della vodka
"Che cos'ho fatto?" domandò lui sorridendo malignamente
Lo guardai male.
"Oh, Rolex, sto scherzando..." disse accarezzandomi la guancia
A quel tocco delicato sorrisi e sussurrai gli sussurrai all'orecchio che lo amavo.

Tutti erano uscito a fumare, io ero rimasta al tavolo.
Mi versai dell'acqua nel bicchiere di cristallo e guardandomi attorno sorseggiai dal bicchiere.
La porta si aprí cigolando e io mi voltai.
Einar richiudendo la porta lentamente sorrise.
"Allora? Com'è?" domandò lui sedendosi accanto a me
Sorrisi annuendo.
"Bene,...cioè circa, vorrei poterti parlare senza la sua interruzione..." dissi guardando verso la finestra
Filippo continuava a guardare dentro, io cercavo di ignorarlo ma non ce la facevo.
"Tranquilla, lo capisco, al suo posto sarei geloso anche io" disse lui sorridendo
Quel sorriso mi confortava molto.
Ero davvero felice di averlo accanto in quel momento, di potermi sentire me stessa anche con qualcun altro al di fuori di Fil.
"Non penso sia solo gelosia, lui è un tipo piuttosto possessivo, ma ormai non ci faccio nemmeno più cado,...per me è la normalità questa" dissi continuando a guardarlo attraverso il vetro della finestra
"Ti capisco, davvero" disse lui versandomi dell'acqua nel bicchiere
Facendo spallucce mi accorsi che Filippo ci stava guardando.
Sbuffando una nuvola di fumo spense la sigaretta e si avviò verso la porta d'ingresso.
Einar di accorse e si spostò leggermente piú in la.
Filippo entrò in casa e venendo da me battè una mano sulla spalla di Einar.
"Allora,...andiamo?" domandò Filippo mettendo via l'accendino
Einar mi guardò e poi si voltò dall'altra parte.
Annuii e mi alzai sospirando.
Anche Einar si alzò dalla sedia.
"Forse è meglio che tu stia ancora un attimo qui" gli disse Filippo fermando Einar
Si guardarono per poi distogliere lo sguardo.
Fil mi prese per mano e ci avviammo fuori.
Salutai Einar con la mano e lui con un cenno della testa rispose al gesto.
Comprendendo il motivo del suo atteggiamento non ricorsi a domande in piú.

Il viaggio di ritorno a casa fu tranquillo, parlammo un pò e con la musica in sottofondo mi persi nei miei pensieri.

"Scusa se mi comporto così, ma sai come sono..." disse lui bloccandomi prima di aprire la porta
"Sta buono" gli dissi stampandogli un bacio
"Sei fatto così, non ci posso fare niente,...sei così da quando ti ho conosciuto, la cosa positiva è che non ha dovuto cambiare niente per me,..ormai mi ci sono abituata a vederti cosí" dissi accarezandogli il petto
Lui sorrise.
"E poi,...imbronciato sei così sexy..."
Lui sorrise di nuovo e facendo fuoriuscire la lingua dalle labbra mi abbracciò ma subito dopo di distaccò da me.
"Che succede?" gli domandai notando quel broncio che tanto amavo

FILIPPO
Non era vero che non ero cambiato, all'inizio ero una persona totalmente diversa.
Solo che lei non lo sapeva, o meglio, non poteva ricordare.
"Nulla,...tutto apposto..." dissi sorridendo e aprendo la porta entrai in casa
Mi tolsi la giacca è le scarpe.
"Sei sicuro?" domandò Rolex chiudendo la porta
"Si tesoro. Non c'è niente che non vada. Sto bene, stiamo bene" le dissi stringendola a me
Stavo di merda tenendo quel dannato segreto, ma era troppo presto per dirglielo.
La mia vita non era mai stata come quella che stavo  vivendo in qual momento, anzi, era un completo disastro.
Io ero un disastro.
Ogni giorno lottavo con le persone per cercare di combinare qualcosa di sano per la mia vita, ma fallivo sempre.
Con il suo arrivo nella sua vita trovai una valvola di sfogo, era la tipica ultima arrivata a scuola e la usavo come sfogatoio, la maltrattavo.
Dietro tutto questo ci stava una storia.
Sapevo che qualcosa mi avrebbe riportato su quella via ma non pensavo che potesse accadere così presto.
Rolex era la persona più importante per me.
Ho cambiato radicalmente la mia vita per lei.
E mi ha fatto solo che bene.
Lei non sa che tutti gli amici che abbiamo qui all'inizio erano tutti dalla mia parte, ognuno aveva un ruolo nel gioco che avevo organizzato.
La volevo tutta per me, ma non feci che rovinarci entrambi.
Mi resi conto che quel segreto era troppo grande per essere controllato da una sola persona, così lo condivisi con tutti.
Compreso Einar.
Mi comportato così con lui semplicemente perché avevo paura che lui si prendesse l'iniziativa è raccontasse tutto a Rolex.
Perché sapevo che era quello il suo intento.
Non facevo altro che proteggerla, avevo paura di perderla, ma facendo così di sicuro quel momento non avrebbe aspettato ad arrivare.





Non vedi che va meglio qui con me? •Irama Plume•Donde viven las historias. Descúbrelo ahora