In memoria e rispetto di MJ

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Per favore leggete tutto, per me è molto importante.

Come potete vedere dal titolo di oggi, non recensirò alcuna storia. Il perché è semplice.

Oggi non è un normale lunedì, oggi è lunedì 25 giugno.
"Cosa c'è di speciale?" vi chiederete voi.

Il 25 giugno 2009, alle 23:26, ci lasciò una delle più grandi leggende musicali della storia.

Ci lasciò un eterno bambino, una persona pura dal cuore d'oro.

Ci lasciò Michael Jackson.

Io sono una grande fan di Michael, come alcuni di voi avranno già notato, ma non è solo per commemorarlo che sto scrivendo questo capitolo.
Oggi voglio togliervi dei dubbi che da sempre circondano la sua persona e che lo hanno diffamato.

Sapete, le classiche notizie come "si è sbiancato", "era rifatto", eccetera.

Ciò che spesso la gente non sa, però, è che molte notizie, se non quasi tutte, che circolano sul suo conto sono esclusivamente frutto dell'immaginazione di giornalisti vari.

Se vi state chiedendo perché, la risposta è semplice: soldi.

Se si lavora in ambito notiziario, ciò che si viene a sapere è che la gente è sempre interessata allo scandalo. Gli scandali attraggono un sacco l'attenzione.
Un titolo come "Tizio dà una certa somma in beneficienza" non attrae l'attenzione. La gente semplicemente ignora il giornale.
Se invece il titolo recita qualcosa come "Tizio uccide Caio", la gente si chiede "Perché? Cosa lo ha spinto a farlo? Certo che è davvero un bastardo!" e comprano il giornale senza nemmeno pensarci due volte, per sapere di più.

Spesso queste persone ripongono una fiducia esagerata nei confronti dei giornalisti. Non si chiedono nemmeno se quello che scrivono è vero, perché tanto "sono giornalisti, deve essere per forza vero!".

E purtroppo non è finita qui, la gente continua ancora a credere a queste sciocchezze e ne inventa di nuove, lo diffama e lo insulta

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E purtroppo non è finita qui, la gente continua ancora a credere a queste sciocchezze e ne inventa di nuove, lo diffama e lo insulta.
Basta pensare che, di recente, qualcuno ha vandalizzato la stella di una stazione radiofonica, credo, di nome "Michael Jackson", pensando fosse quella del vero Michael. Sua figlia, Paris Jackson, è intervenuta immediatamente e ha pulito la stella, nonostante non fosse quella di suo padre, perché, come disse lei, "un nome è un nome".

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