10 • l'unico modo per non avere paura è non avere niente da perdere

116 8 0
                                    


Ryan

Sono con una ragazza dentro una delle tante stanze della casa di Sam e mi sto riallacciando i pantaloni quando sento delle urla provenire da fuori.

Ma che cazzo...?

-Ehy.- Fa la ragazza alzandosi tenendo le coperte per coprirsi. Sorride e mi guarda con un'espressione soddisfatta.

La ignoro e mi sporgo dalla finestra: vedo due ragazzi dentro la piscina, ancora vestiti, che si stanno baciando con tutti che li guardano e li incitano. Niente di nuovo. Non vedo le loro facce ma il ragazzo mi sembra familiare.

Prendo la bottiglia quasi finita datami da Sam quando sono uscito dalla sala musica e apro la porta dirigendomi fuori. Sento la ragazza chiamarmi, non per nome perché non gliel'ho detto, ma la ignoro e corro fuori.

Appena arrivo davanti alla piscina mi accorgo che il ragazzo è Kevin. E la ragazza è Lola.

Kevin e Lola.

Tutti gli sguardi sono puntati su di loro, nessuno escluso.

Eppure Kevin sá che...
Gliel'avevo detto, lo sá.

Vedo le dita di Lola affondare nei capelli bagnati di lui, segno che non le dispiace per niente stargli così vicino, mentre il bacio si approfondisce, le mani di Kevin le accarezzano la pelle, le gambe di Lola si intrecciano intorno al suo bacino e con le mani gli accarezza il petto e gli addominali.

Trattengo il fiato e stringo i pugni deglutendo rumorosamente nell'inutile tentativo di calmarmi.

A dividerli ci sono solo i loro vestiti bagnati che aderiscono al corpo come una seconda pelle.

Sento come un colpo secco dritto nel petto e senza neanche aver pensato di farlo mi butto in acqua e li divido spingendo bruscamente Kevin che ha la tipica espressione di quando ti svegliano mentre stavi facendo un bel sogno.

Hanno entrambi le labbra arrossate e il fiato pesante a causa del bacio.
Mi ricorda qualcosa... Ma a Lola no, come potrebbe richiamare un ricordo che non ha?

Lei si avvicina a me per tenermi fermo ma la allontano stando attento a non farle male. -Ryan...- Tenta di parlare ma la interrompo urlando -Ryan un cazzo!- Non la guardo.

Senza staccare lo sguardo da Kevin mi avvicino a lui e gli urlo puntandogli l'indice sul petto in segno di accusa -Tu lo sapevi, te l'avevo detto. Te l'avevo detto cazzo!- Urlo.

Ho la faccia a un centimetro dalla sua e lui indietreggia intimorito dalla mia rabbia.

Ho una gran voglia di tirargli un pugno dritto nel petto solo per fargli provare una piccolissima parte del dolore che ho sentito io vedendo lei e lui avvinghiati in acqua.

Tutti i ragazzi ci guardano ancora dai bordi della piscina. Che cazzo vogliono? La loro vita è troppo noiosa quindi guardano la nostra?

Kevin deve aver sentito la puzza di alcool che faccio avendo bevuto quasi mezza bottiglia, perché cambia espressione e al suo sguardo oltre alla paura e al dispiacere si aggiunge la preoccupazione, ma posso giurare su Jason che sono ancora perfettamente lucido. Reggo abbastanza bene l'alcool.

Sento la rabbia aumentare dentro di me come una fiamma alimentata dall'ossigeno. Non mi interessano le conseguenze, la voglia di spaccargli la faccia è troppo grande...

Il Mio Stronzo PreferitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora