Capitolo due.

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La mattina successiva partirono per New Orleans verso le sette. Avevano fatto le valige la sera prima in fretta e furia.
Per tutto il viaggio Allison non disse nulla. Aveva le cuffiette nelle orecchie e la musica sparata a tutto volume. Klaus decise di non dirle nulla, non voleva farla arrabbiare più di quanto già lo era. Kol grazie a Dio stava meglio, Rebekah era incazzatissima con Niklaus, ma nessuno batteva Elijah, che non gli rivolgeva neanche una parola. Neanche un 'buongiorno', lo ignorava totalmente. Daniel era indifferente a tutto ciò. Era partito con loro, lui sapeva dove si trovava Hayley, e sopratutto sapeva perfettamente come era organizzata la città. Durante il viaggio Klaus provò più volte ad parlare con Allison, che in tutta risposta si metteva a urlare i testi delle canzoni.

Quando arrivarono nella città della Louisiana tutti i Mikaelson rimasero basiti.
Alle streghe non era permesso praticare la magia, i lupi mannari erano stati cacciati della città ed erano stati costretti a rifugiarsi nella palude, ma la cosa più sconvolgente era che il capo di New Orleans era Marcel Gerard.
I vampiri regnavano nella città e tutte le altre speci sovrannaturali vivevano nel terrore. Cos'era successo alla New Orleans del 1920? Daniel li portò nella sua casa, dove sul divano c'era Hayley sdraiata a pancia in su.
« Klaus...Elijah...Allison... » biascicava la lupa mentre si passava le mani nel ventre. Klaus si sedette accanto a lei sul divano e le accarezzò il ventre.
« Non ti sforzare. Porti in grembo mio figlio... » la ragazza si rassicurò, pensando che l'ibrido tenesse anche solo un poco a lei.
« Ma sappi che Allison vivrà con noi e il bambino, e se la cosa non ti va bene farò in modo che tu muoia dopo il parto » le strinse il viso con la mano. Hayley cominciò a sudare freddo, e a piangere. Le goccioline che scendevano dagli occhi entravano e si intersecavano tra le dita di Niklaus.
« Va bene, va bene, come vuoi tu » Klaus sorrise e la lascio il viso. La fece stendere di nuovo, e alzò leggeremene la sua maglietta guardando la sua pancia, già abbastanza gonfia. Ci mise una mano sopra come per sentire il bimbo.
« L'ho sentito scalciare » esultò Klaus. Hayley iniziò a ridere, così come lui. Sembravano una di quelle copiette perfette che si vedono nel film o nelle pubblicità, quelle in cui si videro e subito si innamorarono l'uno dell'altra, che si erano sposati cinque anni prima. Ora finalmente lei era incinta ed erano felicissimi naturalmente. Già immaginava tutto. Loro tra un anno a cambiare pannolini, tra due anni ad aiutare il bambino a camminare, tra dieci anni ad aiutarlo a fare i compiti, a quindici vietargli di uscire la sera e tornare tardi. Una famiglia felice, una coppia con un figlio tanto desiderato, in  un solo secondo Allison aveva creato tutta la loro vita da quando sarebbe nato il bambino.  Non reggeva la situazione. Uscì dalla casa, e cominciò a vagare per le vie di New Orleans, che erano piene di turisti affascinati dalla bellezza sovrannaturale del luogo.
Ed effettivamente New Orleans era proprio bellissima. Musica e arte ovunque, il jazz regnava nella città, così come gli artisti di strada. In pochi secondi Allison capì perché Klaus amava tanto quella città.

Continuò a vagare per le strade, non sapeva neanche dove stava andando, voleva solo allontanarsi il più possibile dalla casa di Daniel, e sopratutto da Hayley.
Hayley...l'aveva ritenuta un'amica, una vera amica. L'aveva aiutata a sciogliere il legame di asservimento che aveva con Klaus, erano uscite insieme, erano legate. Come aveva potuto farle una cosa del genere? Neanche si rese conto che ormai era calata la notte. Accese il suo iPhone per vedere che ora fosse. Erano le 21:10. Pensò che fosse il caso di tornare sui suoi passi e andare a casa di Daniel, ma c'era un piccolo problema. Non aveva idea di dove si trovava e sopratutto come tornare indietro. Iniziò a girarsi intorno, ma si rese conto che l'oscurità avvolgeva ogni cosa. Sentì un'improvviso vento gelido alle sue spalle. Poi qualcuno che la spingeva contro il muro.
« Mmm...guarda chi abbiamo qui... » sussurrava il ragazzo. Allison cercava di liberarsi ma lui le aveva preso i polsi e glieli stringeva mentre alzava le braccia. Il ragazzo misterioso iniziò a baciarle il collo.
« Lasciami! Lasciami! » gridava Allison cercando di allontanarlo, ma lui continuava.
« Rilassati tesoro, abbiamo tutta la notte davanti... » ridacchiò. Nonostante i suoi trecento anni il ragazzo aveva le spalle larghe ed era decisamente più forte di lei sotto ogni punto di vista. Poi la luce improvvisa di una torcia e la calda voce di Elijah seguito da Klaus.
« Marcel lasciala subito! » gridò Klaus chiaramente irritato. La luce che finalmente illuminava mostrava un ragazzo di colore, molto sexy. Il ragazzo di nome Marcel la lasciò e lei corse subito tra le braccia di Klaus che la strinse forte a sé.
« Niklaus ed Elijah Mikaelson...siete tornati vedo... » Marcel si avvicinò minaccioso verso loro e Allison si strinse più forte al corpo di Klaus.
« Sì, siamo tornati e tu non devi più neanche avvicinarti a lei » rispose Elijah. Marcel guardò bene la ragazza.
« Immagino che sia la tua ragazza Klaus »
« Sì, esatto. E se tu le torci solo un capello te la vedrai con me » fece diventare le iridi gialle, come un segno di avvertimento. Marcel ridusse gli occhi neri a due fessure.
« Non ho paura di te Klaus. »
« Dovresti averne, sai di cosa sono capace »

« MA DICO SEI IMPAZZITA? SCAPPARE COSÌ E GIRARE IN UNA CITTÀ CHE NEANCHE CONOSCI! » Klaus rimproverava Allison severamente, e lei lo ascoltava in silenzio senza controbattere.
« So che stai per avere un figlio, ma io non sono una bambina non c'è bisogno che mi sgridi! » urlò lei alzandosi dal letto.
« Oh è questo il problema! Mio figlio »
« SÌ KLAUS SÌ! TUO FIGLIO! ORA LASCIAMI IN PACE VOGLIO STARE SOLA SE NON L'HAI CAPITO! » lui rimase offeso dalle sue parole, ma vedendo le lacrime nei suoi occhi uscì dalla stanza chiudendo la porta. Allison guardò la specchiera e gli diede un pugno facendo spaccare il vetro. Si passò le mani tra i boccoli biondi scompiglaindoseli. La stanza che Daniel gli aveva dato era piccola, ma tanto il giorno successivo sarebbero andati in una delle tante case dei Mikaelson, quindi non si preoccupò.
Voleva morire in quel preciso istante, ma morire veramente. Aveva paura che il bambino potesse rovinare tutto. Tutto quello che aveva costruito con Klaus poteva essere demolito da quella nascita, ma non sarebbe successo se il bambino fosse morto.
Allison alzò lo sguardo e guardò la sua immagine riflessa nello specchio, che essendo rotto moltiplicava la sua immagine. Non si era mai sentita così cattiva in tutta la sua vita, ma non le interessava. Se quel maledetto bambino fosse morto lei e Klaus sarebbero rimasti insieme per sempre e nulla sarebbe andato male. Sorrise perfidamente e le sui iridi assunsero quel colore dorato che la faceva sembrare un mostro.

Angolo autrice~🌻
Hey babies!💗
La foto è stata messa totalmente a caso, lol.
Sì lo so che non aggiornavo da veramente tanto tempo, ma come vi ho già detto sono di esami e non ho molto tempo per scrivere o postare i capitoli!
A voi come sta andando l'estate? Siete di esami anche voi o siete liberi?
~Bea❤️

The Original hybrid the original love 2||K.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora