~Capitolo 21~

2.4K 90 3
                                    

E boooom ecco il secondo! Spero vi piacciano :3*
Ed ora ecco il link del video:

https://youtu.be/EZqebqU2uQg

Bene! Ora vi lascio alle lettura del capitolo!
Prometto che a fine settimana, tra domenica e sabato, pubblicherò il  prossimo! A presto :)
S.E.❤

Gli astanti rimasero a guardare Piton cadere, increduli e terrorizzati al tempo stesso.
“Severus!!!” L’urlo di Hermione riecheggiò tra le pareti delle case ancora in piedi.
La ragazza si gettò a terra e prese l’uomo tra le braccia, chiamandolo e cullandolo, ormai non le importava più se gli altri scoprivano la loro relazione.
Remus si fece vicino a lei e le mise una mano sulla spalla.
“Calmati Hermione, alzati su…” si lasciò così portare un po’ più distante in modo che Minerva e Filius, appena sopraggiunto, potessero controllare Piton.
La McGranitt si avvicinò con passo lento e calcolato, aveva un terribile deja-vu di quando si era avvicinata allo stesso modo a Silente dopo che era precipitato dalla torre.
Vitious al suo fianco sembrava più piccolo del solito ma si fece coraggio e si abbassò vicino al Preside: per un lasso di tempo che sembrò eterno non disse niente, poi parlò
“E’ vivo! E’ svenuto ma vivo! Dobbiamo portarlo in infermeria!”
Quella notizia fece riprendere la Vice Preside che ordinò a Remus di occuparsi di Hermione mentre loro avrebbero portato Severus da Madame Chips.
Provò a smaterializzarsi ma non ci riuscì, era un buon segno, le difese del castello erano ancora attive, segno che il Preside era ancora in forze.
Pochi minuti dopo lasciarono Severus alle cure di Poppy e si occuparono degli studenti.
 
In serata i professori fecero visita all’infermeria.
Poppy aveva sistemato Severus in un letto un po’ in disparte e li raggiunse nell’atrio.
“Buonasera a tutti, intanto vorrei rassicurarvi, Severus si è svegliato e visto quanto ho dovuto combattere per farlo stare a letto ancora un po’ direi che è in forma splendida!” s’interruppe un momento poi continuò “purtroppo non so dire da cosa sia stato colpito, nessuno degli incantesimi diagnostici che ho lanciato su di lui ha saputo identificare l’incantesimo usato da Elettra…chi di voi era presente può raccontare cos’è successo?” chiese guardando Minerva.
La Vicepreside teneva in mano il quadro di Silente, il vecchio preside infatti voleva essere aggiornato sulla salute di Severus e lei aveva ritenuto che sarebbe potuta servire la sua opinione sull’accaduto.
Remus fu più veloce di lei a rispondere
“In breve Poppy, quando siamo arrivati io ed Hermione Minerva e Severus avevano già sconfitto tutti e Severus si stava accingendo ad ‘interrogare’, per così dire, l’ultimo rimasto, se non ché è apparsa Elettra e l’ha ucciso. Ha scambiato due battute con Severus e poi ha attaccato; nessuno di noi però s’è accorto che stavamo fronteggiando un ologramma mentre la vera Elettra era alle nostre spalle.
Solo Severus se n’è accorto e s’è girato…”
“Ma troppo tardi perché mi ha colpito in pieno!” Piton con indosso una lunga camicia nera fece il suo ingresso nella sala.
“Severus Piton! Ti avevo detto di non alzarti!” urlò Poppy andando verso di lui minacciosa.
“E io ti avevo detto di far entrare tutti fino al mio letto così potevo partecipare alla ‘riunione’…come vedi non sono l’unico disubbidiente qui!” rispose beffardo
“Che testardo…! Almeno resta seduto!”
Ma ormai Piton non la stava più ascoltando perché stava guardando Hermione sorridendo e lei, in risposta, si lanciò verso di lui per abbracciarlo…al diavolo la segretezza!
Piton la strinse a sua volta, cullandola e cercando di calmarla “Sto bene, sto bene…adesso calmati; ho la pellaccia dura, dovresti saperlo…” lei sorridendo alzò lo sguardo su di lui e gli diede un leggero bacio
“Ho temuto il peggio…”
“Lo so, ma adesso calmati, sono qui…”poi rivolse l’attenzione agli altri presenti che li guardavano vagamente increduli e abbastanza inteneriti “credo abbiate capito no?”
Non ottenendo risposta Piton continuò “In realtà non vi vedo molto stupiti…l’avevate già capito?”
Pomona rispose a nome di tutti “Lo sospettavamo Severus, ci mancava solo una conferma dai diretti interessati! Ora che abbiamo anche quella…Congratulazioni!” disse sorridendo felice e anche gli altri si unirono a lei finchè Minerva non riportò tutti alla realtà.
“Scusate se vi interrompo ma vorrei riportarvi al motivo per cui siamo qui; Poppy, adesso che hai sentito cos’è successo, sai dirci qualcosa di più?”
La Medimaga in risposta interrogò Severus “Mi chiedevo, ricordi qualcosa di più preciso te?”
Piton si sforzò di ricordare ma non era cosa semplice “No, Poppy, niente di particolare; quando mi sono girato e l’ho guardata in faccia ho cercato di leggerle nella mente, ma per pochi secondi e non ho letto niente di utile purtroppo…” disse lanciando una lunga occhiata al quadro di Silente.
Poppy non si accorse di niente ed annuì “Vedi Severus, il fatto strano è che sembra non abbia avuto conseguenze su di te…però non so dirlo con certezza, magari non si sono ancora manifestate. Albus?”
Il vecchio Preside era rimasto silenzioso e pensieroso; dall’occhiata che gli aveva lanciato Piton poco prima aveva capito che il suo vecchio amico aveva taciuto qualcosa riguardo quanto letto nella mente di Elettra. Doveva assecondarlo.
“Non so Poppy…io direi che la cosa migliore adesso sarebbe dimettere Severus dal momento che non manifesta segni di sorta; anche Elettra se avesse intenzione di attaccare il castello ci penserebbe due volte con il Preside ancora in forze…”
Convinti tutti dalle parole dell’ex Preside uscirono dall’infermeria dopo aver concordato che Piton avrebbe passato almeno quella notte in osservazione.
 
L’indomani, domenica, tutto il castello parlava dell’accaduto e alla fine della mattinata Piton era vivo e vegeto oppure defunto oppure con 3 teste a seconda di chi raccontasse la storia.
Ogni dubbio sulla sua persona fu fugato a pranzo quando apparve come di consueto al centro del tavolo insegnanti, apparentemente in ottima salute.
Stranamente la notizia della relazione con Hermione non era ancora trapelata, ma sarebbe stata questione di un giorno o al massimo due.
Hermione era premurosa con Severus, (a detta dell’uomo anche fin troppo!), e non lo lasciava sfuggire alle sue cure facilmente! Solo dopo aver consumato un lauto pasto il Preside ottenne di poter stare un po’ da solo, infatti disse di dover conferire con il Ministro in privato….il che era anche vero, ma solo in parte.
Doveva trovare il tempo per poter parlare con Albus.
Per fortuna Kingsley, accompagnato da Potter per l’occasione, fu breve e conciso: raccolse la sua deposizione e le sue impressioni sui fatti, si accertò più volte del suo stato di salute e disse che stavano svolgendo indagini approfondite circa l’identità degli aggressori, il loro scopo e la loro base operativa.
Tutto si concluse in un colloquio di un’ora e mezza circa.
Quando i due uomini uscirono Piton chiamò Silente
“Albus! Albus esci! Lo so benissimo che sei nascosto dietro la scrivania del tuo quadro ed hai ascoltato l’intera conversazione….spunta la barba….” Disse con tono divertito
Silente uscì dal suo nascondiglio con aria fintamente colpevole e sorrise.
“Mi conosci fin troppo bene ragazzo mio…comunque Kingsley brancola nel buio da quello che ho capito..poco rassicurante. Ora però parla te, cosa volevi dirmi?” chiese andando subito al dunque.
“Vedo che hai colto la mia occhiata…”
“Certamente figliolo, solo mi chiedo cosa tu sia riuscito a leggere nella mente di Elettra di così preoccupante da non poterlo dire a tutti….”
Piton fissò il suo sguardo nero in quello ceruleo dell’uomo nel quadro, poi con voce ferma e bassa parlò
“Veterescent” disse solamente, ma bastò al suo interlocutore per capire
“Ne sei certo?”
“Quasi al 100%...” rispose Piton lasciandosi cadere sulla poltrona di fronte alla scrivania.
“Ha senso, Poppy non poteva individuarla e gli effetti si manifestano col tempo; ne hai parlato con Hermione?”
“No, e non intendo farlo…” rispose risoluto.
“E come di grazia?? Pensi che non se ne accorgerà? Credo ti guardi abbastanza da notare il cambiamento….” fece Silente stupito.
“Ci penserò a tempo debito; intanto non si può fare niente a riguardo…” rispose Piton con voce spenta.
“Cosa vorresti dire? Immagino che tu sappia che esiste una contro maledizione…” Silente era dubbioso adesso.
“Certo che lo so Albus, ma gli altri non credo e dovrà rimanere così…!” disse risoluto
“Severus, la Veterescent o Maledizione Invecchiante è terribile, dolorosa, rapida e inesorabile; ti condurrà velocemente ad un invecchiamento precoce e la morte arriverà tra atroci dolori; ma non ti sto dicendo nulla di nuovo, lo so. Il fatto è che esiste una sola contro maledizione ed Hermione è l’unica che può farla…”
Il vecchio Preside sapeva che il suo giovane amico era testardo, ma questa volta avrebbe usato tutte le sue carte per fargli cambiare idea!
“Albus, lo so tutto questo; ma non voglio assolutamente obbligarla a…” si prese la testa tra la mani lasciando la frase in sospeso.
“Non vuoi obbligarla a far cosa?” Silente forse aveva capito il problema..
Piton, dopo quella domanda si alzò dalla sedia di colpo “A far cosa mi chiedi?? Ad essere legata a me per sempre!! Lo sai che si crea un legame indissolubile tra le persone coinvolte paragonabile ad un legame di sangue, il sentimento che li lega deve essere puro e sincero…senza contare che il processo della contro maledizione è difficile e pericoloso..” e ricadde sulla poltrona.
Albus aspettò un attimo che il suo interlocutore si fosse calmato, poi rispose placidamente
“Hermione è una strega molto dotata, lo sappiamo entrambi questo; onestamente non capisco se tu temi di scoprire che il suo sentimento non è così forte come speri oppure che non voglia essere legata a te in quel modo….”
“No, Albus, il problema è un altro: è Grifondoro fino al midollo, quindi è coraggiosa, altruista, leale, giusta. Io temo che lei, pur di salvarmi, faccia il rituale senza curarsi di quello che vuole! Io non voglio che lei dopo sia incatenata a me per sempre se non è quello che desidera davvero…”
Il vecchio Preside rimase pensieroso per un po’; adesso capiva il turbamento di Severus, ma doveva trovare un’obbiezione valida al suo ragionamento per fargli cambiare idea, altrimenti non l’avrebbe neanche ascoltato.
“Ragazzo mio, ho capito il tuo discorso e lo condivido ma ti chiedo di riflettere su una cosa: poniamo il caso che lei ti Ami, con la A maiuscola, potrà continuare a vivere bene sapendo che esisteva un modo per salvarti e che tu lo conoscevi ma non hai voluto coinvolgerla di proposito?” rimase in attesa della risposta dell’altro che però tardò ad arrivare.
Piton infatti rifletté bene sulle parole del suo mentore e rispose
“Ok, Albus, puoi aver ragione, il fatto è che non voglio obbligarla…”
Rimasero persi nei loro pensieri entrambi per un po’, poi Piton ruppe il silenzio
“Ho deciso, farò come dici: le dirò della maledizione e della contro maledizione, ma le dirò anche che quella deve essere usata proprio come ultima possibilità, perché io cercherò delle alternative”
“Mi sembra un buon compromesso, ma pensi davvero di trovare alternative?”
Piton non rispose, sapevano entrambi che non c’erano ed era solo un modo per prendere tempo.
“Vado a cercare Hermione…” e con un ultimo cenno al quadro uscì lasciandosi alle spalle un Silente alquanto perplesso e preoccupato per le sorti del suo giovane e testardo amico.  

Una nuova vita per Severus Piton - SNAMIONEWo Geschichten leben. Entdecke jetzt