15- war of hormone

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Da ben due giorni Taehyung e Jungkook avevano smesso di parlare e mandarsi messaggi. Non che non si mancavano, Taehyung passava tutto il giorno ad ammirare il corpo del minore che gli passava sempre davanti, appositamente. Ma Jungkook era troppo orgoglioso per scusarsi col minore e aveva la costante paura che i suoi genitori potessero sospettare qualcosa, dato che persino Jimin gli aveva scoperti. Taehyung provò a non pensare a quel ragazzo per qualche secondo mentre l'acqua calda picchiettava violentemente sul suo corpo perfettamente scolpito dalla palestra. Era davvero colpa sua se era gay? Se non riusciva ad essere particolarmente attratto dalle ragazze? Girò la manopola dell'acqua uscendo dal doccia ed avvolgendosi in un accappatoio. Provò a togliere il vapore dallo specchio pensando a quanto fosse patetico continuare a pensare ad un ragazzo che non teneva minimamente a lui. Jungkook lo aveva usato solo per scoparlo, ormai si era convinto di questa idea. Molto probabilmente era un etero curioso, voleva solo provarlo a fare con qualcuno del suo stesso sesso, non era amore o altre cazzate simili. Si morde il labbro ed uscii da quel bagno completamente invaso dal vapore avvicinandosi alla sua valigia, che teneva gelosamente sotto il letto.

"Stai uscendo?" Chiese la voce tremendamente fredda di Jungkook alle spalle di Taehyung. Si era finalmente deciso ad andare a parlare con Taehyung ma, il trovarlo intento a prepararsi per passare la giornata fuori lo fece ingelosire." Con quel tuo amico strano? Quello che sembra un cavallo?"

"Non chiamare così Hobi, Jungkookie!" Lo rimproverò suo fratello, sorpassandolo. Aveva ben capito che i due avessero litigato e voleva solo spronarli un po' a parlare, dato che conosceva la testardaggine degli altri.

"E come dovrei chiamarlo? J- Horse?" Ridacchiò il più piccolo di tutti e tre.

"Sul serio? Non riesci proprio ad essere serio per un momento?" Chiese Taehyung alzando un sopracciglio. D'altronde cosa potevi aspettarsi da Jungkook? Si sapeva che era immaturo per la sua età ma provava ad auto convincersi del contrario, sempre. Ma in realtà si capiva subito la differenza di esperienza.

" mi dite perché avete litigato voi due?" Jimin si sedette sul proprio letto, sapeva che non sarebbe stato facile far risolvere quei due, quindi si mise comodo.

" non abbiamo litigato" Rispose Jungkook forzando un sorriso sarcastico." Taehyung mi ha detto educatamente di non rivolgergli più la parola."

" questo perché tu hai tirato in mezzo i miei genitori!" Urlò Taehyung facendo sbucare la testa dalla t-shirt bianca che aveva appena deciso di asciugare. Fortunatamente aveva ancora l'asciugamano legato in vita, altrimenti sarebbe stato nudo.

"Perché avresti fatto una cosa del genere, Guk?" Jimin alzò leggermente la voce contro suo fratello. Sapeva meglio di chiunque altro quando Taehyung avesse sofferto per i suoi genitori. Quante volte si era chiuso in bagno a piangere mentre gli urlavano contro che il suo modo di amare era sbagliato, mentre non c'è nulla di sbagliato nell'amare.

" perché lui ha parlato di papà." Rispose freddamente Jungkook girandosi per tornare nella sua stanza, ma non prima di aver lanciato uno sguardo gelido al proprio fratello. Qualcosa scattò nella testa di Taehyung, facendogli dimenticate completamente l'orgoglio e corse ad inseguire il minore, tirandolo dal braccio per farlo girare verso di se.

" mi dispiace, okay?" Chiese guardando negli occhi il tenero Jungkook, che aveva fissato i suoi nelle labbra carnose e tremolanti di Taehyung.

" Tae.." Iniziò il minore accarezzando i capelli biondi dell'altro." Faresti meglio a vestirti, sta arrivando una mia amica."

" una tua cosa??" Urlò Taehyung appena Jungkook tornò nella sua stanza. Gli abitarono pochi secondi per ragionare sulle parole del minore e lo raggiunse correndo in quella piccola stanza dipinta di giallo, nonostante gli facesse altamente cagare." Viene qui per scoparti?"

" c'è differenza. Sono io che mi scopo lei." Ribatté Jungkook, come a precisare meglio il concetto in modo da inserirsi perfettamente nel cervello di Taehyung.

"Sei Prorpio un coglione, mi fai schifo." Urlò Taehyung chiudendosi nella sua stanza per vestirsi completamente col boxer e skinny jeans neri. Si diede un'ultima occhiata allo specchio, assicurandosi di aver smesso di piangere per non far colare il trucco per una persona così inutile con Jeon Jungkook. Appena aprii la porta si ritrovò, per una seconda volta, il minore sulla soglia.

" sei molto bello." Commentò squadrando da vado a piedi l'abbigliamento del maggiore. Taehyung fece un cenno e lo sorpassò con una spallata per scendere le scale.

" Taehyung, dobbiamo parlare." Una piccola risata amara uscii dalle labbra di Taehyung che continuò a camminare, provando ad ignorare Jungkook.

" forse non hai capito, Jeon Jungkook, io e te abbiamo chiuso". Precisò Taheyung.

Daddy Issues| vkook|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora