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POV. Sulfus

"There's a fire burning inside me
cold steel calls out my name
Tempted to give in to the rage
Torn apart by this affliction
locked up inside myself
This life is much too young to fade

Stavo provando per l'ultima volta la nuova canzone che avevamo inserito nella playlist degli Ashes Remain "End of me".
La casa era vuota,come sempre,ed io ero in camera mia a suonare con la chitarra e cantare,incurante dei vicini che avrebbero potuto sentirmi.

Ero completamente immerso nella canzone.

I ran away from the pain
always breaking down inside
incomplete
but now I see
This won't be the end of me

Il ritmo di questa canzone era una cosa assurda. Semplicemente fantastico.

Non so cos'avrei dato per poter diventare alla stregua di questa band,scrivendo canzoni tanto magnifiche.

Nonostante fossimo abbastanza bravi a suonare le loro canzoni,rimanevano comunque delle cover. Non canzoni nostre ma di altri.

The world around me
sells an empty promise
They build you up just to watch you fall
It's time to meet this face to face

La canzone,però,non riesce a tenere lontani i miei pensieri dall'angelo.

Questa sera è sicuro al 100% che sarà presente al nostro concerto.

E' ancora pomeriggio,mi rimane circa una mezz'oretta scarsa prima di andare al locale e cominciare a prepararmi insieme agli altri. Il mio suonare adesso è soltanto per passare il tempo e si,anche per non pensare all'angioletto.

Ovviamente è tutto inutile. Il mio cervello è come un televisore con il telecomando rotto,è impossibile cambiare canale.

I ran away from the pain
always breaking down inside
Incomplete
but now I see
This won't be the end of me

Al pensiero del nostro incontro dell'altro giorno a scuola,mi viene da ridere.

"Suona la campanella della ricreazione ed io non faccio che esultare interiormente per questo. Fare due ore di seguito con la Marrocco sono troppe da sopportare. Sono bravo in matematica,e mi piace anche,ma fisica non riesco proprio a digerirla.

Automaticamente mi alzo dal vanco ed esco fuori,avviandomi per i corridoi affollati per raggiungere le scale che portano sulla torretta.

Quello è il mio posto preferito in tutta la scuola. Perchè si,ho il mio posto preferito nella scuola.

Il piccolo balconcino con la ringhiera ed il vento che ti soffia in faccia,la vista di tutta la città e la gente che passa per strada.

Tutto di quel posto mi rilassa,ci vado quando voglio stare da solo o quando ho bisogno di pensare,che la scuola sia aperta o chiusa.

Nessuno a parte me conosce quel posto.

Continuo a farmi strada tra i ragazzi affamati diretti alla mensa ignorando chiunque mi chiami,compresi i miei amici che,vedendomi camminare in questa direzione,capiscono che voglio stare solo e non voglio essere disturbato.

Perfino dei curiosi come loro capiscono quando è meglio rimanere fuori da certe cose e lasciare alle persone il loro spazio.

In quest'ala della scuola ormai non c'è più nessuno,ci sono solo io e le statue di angeli e demoni sparse ai lati delle pareti. Più volte sono rimasto a guardarle,affascinato dalla loro fattura,dalla loro bellezza.

Tutto da uno sguardo ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora