Capitolo 3

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Sean's Pov
Sono appena arrivato a casa, ho trattenuto le lacrime fino a qui, ma appena vedo la porta di casa mia ci appoggio sopra le mani e scoppio a piangere, mi siedo per terra e appoggio la schiena contro la porta continuando a piangere 'Perchè l'ho fatto?' dico tra me e me mentre continuo a singhiozzare 'Lei non mi ha fatto nulla...a parte il fatto che non le frega un cazzo di me mentre io mi fido cecamente di lei, oppure per il fatto che io le dico tutto e lei a malapena mi sa dire ciao...' continuo a piangere, sento squillare il telefono, è Cole 'che cazzo vorrà quello stronzo adesso...' dico cercando di smettere di piangere, senza riuscirci...ma comunque mi asciugo le lacrime.
Rispondo a Cole "Cosa vuoi?" gli chiedo tra i singhiozzi "Sta di merda" mi dice lui "E a quanto pare anche tu" non lo sopporto, basta "Levati dal cazzo McCall" gli dico chiudendogli la telefonata in faccia.
'Forse ho sbagliato, ma ho bisogno di staccare, a lei non è mai importato nulla di me, per una volta voglio poter fare io lo stronzo, lei mi trattava di merda e poi per una volta che io le faccio qualcosa fa una scenata con Cole?' penso con un sorriso amaro sul viso.
Mi rialzo, mi asciugo l'ultima lacrima rimasta che mi sta rigando la guancia, prendo le chiavi dallo zaino e poi apro la porta, mia madre è al lavoro, mio padre dovrebbe essere in casa, ma non mi interessa, vado in bagno per sistemarmi, mi guardo allo specchio, ho la faccia rossa, visto che ho pianto, e le mie lentiggini si notano ancora di più,e mi ricordo quando lei provava a contarle, scoppio di nuovo a piangere, sono appoggiato al lavandino e vedo il mio riflesso nello specchio, dai miei occhi azzurri sgorgano le lacrime, apro il rubinetto e mi bagno la faccia, bagno anche i miei capelli, da bagnati sembrano marroni, anche se in realtà sono biondi, i suoi capelli sono marroni, i suoi stupendi occhi verdi...
Decido di andare in cucina, apro il frigo e prendo la bottiglia d'acqua, la apro, butto il tappo per terra con forza e poi bevo, l'acqua freddissima attraversa il mio corpo, è una sensazione strana, ma continuo a bere.
Dopo aver rimesso l'acqua a posto e aver richiuso il frigo vado in camera mia, mi metto sul letto e fisso la mia camera, davanti al letto c'è un armadio, mentre a sinistra ci sono due puff, con davanti la TV, noi ci guardavamo sempre Netflix insieme... Poi vicino alla finestra c'è la scrivania, su cui c'è il mio computer, la scrivania è bianca, il computer è fisso, sopra la scrivania ci sono tre foto, una di me e con i miei genitori e i miei due fratellini, Teo e Rose, Teo ha 8 anni, mentre Rose ne ha 14, a destra c'è una foto di un paesaggio, che ho scattato io in montagna l'anno scorso e poi... una foto mia e di Bea, mi alzo, la prendo e la sbatto con violenza contro il muro. Mi manca, ma sono troppo orgoglioso per ammetterlo, sono troppo orgoglioso per chiamarla, per dirle che ho sbagliato, per andare da lei e stringerla forte...
Beatrice's Pov
Stanotte non ho dormito, ma stranamente mi alzo subito dal letto, vado in bagno, mi faccio una doccia, una doccia fredda, freddissima, poi mi asciugo i capelli con il phon, mi pettino questo ammasso deforme di capelli scuri e poi mi metto un po' di mascara, vado in camera a vestirmi, metto la mia amata felpa della 'Trasher' nera, con sotto una maglietta nera e dei leggings che, non c'è neanche bisogno di dirlo, sono sempre neri.
Prendo dei calzini e me li infilo ai piedi, poi vado in cucina per fare colazione, sono le 6:32, mia madre appena mi vede sputa il caffè che stava bevendo per lo stupore, e mi fissa incredula con gli occhi sgranati "Ehi,mamma" le dico scuotendo una mano davanti alla sua faccia per 'svegliarla' "Scusa Bea, ma non sono abituata a vederti che vieni a fare colazione così presto" mi dice "anzi, non sono abituata nemmeno a vederti venire a fare colazione in generale" continua lei ridendo e continuando a prendermi in giro, intanto io prendo i cereali dalla dispensa e poi il latte dal frigo, li appoggio sul tavolo, prendo una ciotola e un cucchiaio e preparo i cereali.
Dopo averli mangiati saluto mia mamma con un bacio sulla guancia e vado a lavarmi i denti, mi incammino verso il bagno, prendo lo spazzolino e ci metto sopra il dentifricio, dopo essermeli lavata vado in camera mia, prendo il Mac e mi metto sul letto, apro Netflix e faccio partire Suits, il quinto episodio della prima stagione, mi piace un sacco quella serie TV, l'ho appena scoperta.
Sono le 7:45, sto uscendo di casa, sono in orario per la prima volta in vita mia, mi metto le cuffiette nelle orecchie con la musica e mi incammino verso la fermata...
Sto entrando nella scuola e vado verso la mia classe, appena entrata la prof non c'è ancora, ma c'è tutto il resto della classe, compreso Sean, sono tutti con la faccia in mezzo ai libri, ma appena entro Sean alza la testa,solamente per poi riabbassarla subito, trattengo le lacrime, mi faccio forza e mi metto vicino a Chloe, un'altra mia compagna di classe, è piuttosto simpatica, ha i capelli rossi, la carnagione molto chiara, le lentiggini su tutto il viso e gli occhi verdi, tipo i miei, porta gli occhiali, sono neri ed hanno una forma strana, tipo a cerchio, le stanno molto bene.
Sean invece è vicino a David, un ragazzo che a me sta un po' sul culo... c'è anche Cole, dietro di me. Poi entra la prof e la lezione comincia.
"Pss" è Chloe, girandomi vedo che ha in mano un bigliettino, me lo passa, è un pezzo di carta staccato un po' a caso da un quaderno probabilmente, sopra c'è scritto 'Ehi,piccola,tutto ok?' e sotto è firmato 'McCall' mi giro e lo guardo male, poi, sempre guardandolo prendo quel fottuto pezzetto di carta e lo strappo mettendo ció che rimane sul suo banco con violenza.

In The Darkness Where stories live. Discover now