DI DOBBY, IL POVERO BAMBINO SFRUTTATO

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Diciamoci la verità... chi non ha mai, nemmeno una volta nella sua vita, desiderato di vivere alla Tana?
Chi non ha mai, nemmeno una volta nella vita, desiderato di avere un quantitativo esagerato di fratelli con cui vivere tutti insieme appassionatamente?
Nessuna di voi, ne sono più che certa.
Il problema è, carissime lettrici, che quando più di dieci persone sono concentrate in una sola casa, diventa praticamente impossibile farsi i benamati cavoli propri, dovete credermi.
Prendiamo per esempio il bacio fra Hermione e Fred... Tutte vi starete chiedendo chi è che li spiava!
Non sarebbe molto più facile indovinare se il sopracitato ragazzo non avesse ben sei fratelli?
Senza contare poi i genitori, i tre bambini che gironzolavano per casa, le visite occasionali dei membri dell'ormai decaduto Ordine, e Fleur.
Beh, il fascino della Tana, in fondo, è proprio questo: tutti sanno tutto di tutti.

Charlie Weasley si riteneva un bravo ragazzo.
Uno di quelli che - a detta di sua madre - ogni ragazza vorrebbe al proprio fianco.
E allora perché, alla veneranda età di ventiquattro anni, non aveva ancora una fidanzata?
Non una di quelle che conosci in discoteca e ci passi la notte, no! Lui desiderava una di quelle ragazze da presentare ai propri genitori, con cui passare il Natale, con cui formare una famiglia.
Fu a questo che pensò dopo aver visto il suo fratellino Fred e la vicina di casa baciarsi.
"Troverò anche io la mia anima gemella" si consolò "Devo solo aspettare!".

Hermione non capiva cosa avesse tanto da fissarla Charlie Weasley.
Era forse l'unico della famiglia con cui non aveva avuto mai nessun tipo di conversazione, e tutta quell'attenzione la stava mettendo leggermente in imbarazzo.
Stava per chiedergli se avesse qualcosa incastrato fra i denti, quando l'entrata in cucina di Fred salvò la situazione.
-Buongiorno allegra famiglia! Dormito bene?- proruppe radioso.
Hermione sorrise sognante.
Ginny se ne accorse.
Lei si accorse che Ginny se n'era accorta.
Tom (a casa sua, ovviamente) si accorse che i suoi pantaloni blu cobalto stonavano con la borsetta bianca e viola di Hello Kitty (con tanto di autografo della Umbridge che gliel'aveva regalata).
-Dopo io e te parliamo- le sussurrò Ginny, stando attenta a non farsi sentire da Molly.
Hermione sorrise, imbarazzata, poi tornò a contemplare Fred in tutta la sua bellezza (Vedi Tom che urla "Con i capelli fucsia starebbe molto meglio!").
Quella mattina era così raggiante che il suo sorriso avrebbe fatto invidia al sole stesso.
-Mione, mi potresti passare il barattolo di marmellata?- le chiese con un tono vagamente melenso.
-Certo- sospirò lei passandogli il vasetto, felice come una Pasqua.
"Okay" si disse Molly "Fred odia la marmellata. Qua c'è qualcosa che non va!".
Fece due più due.
Fred+Marmellata+Hermione=...
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! DEVO CHIAMARE IMMEDIATAMENTE JEAN!"

-Dichiaro l'Ordine Fremione ufficialmente riaperto!- annunciò la Granger, battendo sul tavolo della sua cucina un martelletto da giudice immaginario.
I presenti emisero suoni malvagi, palesemente soddisfatti.
Un bambino bassotto e magrissimo entrò urlando in cucina.
-Padrona, Padrona! Ho fatto ciò che lei mi ha ordinato!- urlò terrorizzato, guardando con timore Jean.
-Grazie Dobby! Cos'hai scoperto?-
Il piccolo le sussurrò qualcosa all'orecchio.
-COSAAAAAAA?!-

Hermione si guardò attorno, perplessa.
-Ginny, hai sentito anche tu questo urlo?-
La rossa fece spallucce.
-Onestamente, Herm... a me pare tua madre che urla-
Hermione ridacchiò, consapevole che Ginny, con ogni probabilità, ci aveva azzeccato.

Finalmente, dopo pranzo, ebbe l'occasione di rimanere sola con Fred.
Aveva raccontato ciò che era successo a Ginny, e lei scoppiava letteralmente di entusiasmo.
La rossa li aveva lasciati soli apposta, consapevole che avessero molto di cui discutere.
-Ehm.. ti andrebbe di andare in giardino? Ti ho preparato una sorpresa! C'è una cosa che devi assolutamente sapere!- la invitò il rosso, nervoso.
Lei acconsentì immediatamente, un po' stranita dallo strano comportamento del gemello.
-Si... ecco... sarà quì tra poco...- 
Non potete immaginare la faccia di Hermione quando una sorridentissima Katie Bell corse incontro al ragazzo baciandolo con passione.
La riccia sentì un tonfo, ma continuò ad ostentare una perfetta faccia da poker.
-Beh, vi lascio soli- annunciò correndo verso casa sua.
Quel tonfo l'aveva prodotto il suo cuore che cadeva a pezzi.

-Ordine... Dramione?!- urlò inviperita Jean, strattonando il povero, povero Dobby.
-Si, Padrona. La sua fondatrice si chiama Katie Bell, ha una schiera di Mangiamore. I loro nomi sono Igor Karkaroff, Thorfinn Rowle, Evan Rosier, Augustus Rookwood, Lucius Malfoy e Narcissa Malfoy- la informò, deglutendo.
Molly lo guardò con la classica faccia da "What fe@ijè?!?!".
-Quei... quei...-
Non riporterò ciò che disse la dolce e cara Molly Weasley quel giorno, sarebbe troppo per qualsiasi persona debole di stomaco (o, peggio, di cuore).

Fremione: sempre e per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora