Parte 1

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Cameron non ha sempre vissuto in città, quando aveva circa 15 anni suo padre possedeva un'azienda agricola nell'illinois.

Anche da piccola cameron era una persona molto solitaria, con pochi amici, passava il tempo principalmente a passeggiare o a pescare, a volte dasola a volte col padre o con la madre, ma fu quando passeggiava con suo padre fece un'incontro che non sapeva avrebbe scaturito un legame addirpoco indistruttibile.

Era un pomeriggio di primavera e insieme a suo padre camerton stava tornando a casa dopo una battuta di pesca, a circa metà percorso cameron sentì uno strano pianto, era chiaro che non fosse un pianto umano, ma era particolarmente acuto, sembrava un cuccioloanzi una cucciola, andò ad'avvicinarsi e si imbattè in una piccola ma adorabile bastardina ferita a una zampa, era evidente che fosse stata abbandonata dalla famiglia e che, data la giovane età e con una zampa ferita sarebbe molto probabilmente morta.

Cameron la guardò, bastò uno sguardo per capire che quella cagnolina sarebbe stata la sua compagna di vita, decise di chiedere al padre se potevano adottarla, il padre, titubante, guardò la cagnolina, poi la figlia, e poi pensò, e pensò, "Cameron è una ragazza molto responsabile, è avere un cane potrebbe aiutarla ad'avere l'amico inseparabile che non riesce a trovare, che potrebbe darle tutta compagnia e l'affetto di un'amico...", dopo quei 2-3 minuti che per cameron sembravano non finire più, il padre acconsentì, sapendo di aver appena fatto a cameron uno dei regali più beli della sua vita, il giorno dopo la cagnolina aveva la zampa anteriore destra fasciata, era vaccinata e completa di tutto il corredo che serve per accudire un cane, mentre cameron.., cameron non smetteva un'attimo di coccolarla, e lei non smetteva un'attimo di leccarla in segno di apprezzamento, sembrava impossibile staccarle.

Ma mentre tornavano a casa cameron pensava che qualcosa mancava alla cagnolina..., "Non' ha un nome!" pensò Cameron, mentre la guardava Cameron pensò che Danielle sarebbe stato un nome perfetto, grazioso e bello da pronunciare, "La chiamerò Danielle, che ne dici papà?", "Mi sembra un nome molto bello", Danielle fece dua abbai felici, "Sembra che piaccia anche a lei", "Allora si decide per Danielle".

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