5 AM

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Vi consiglio questa traccia di Amber, canzone alla quale tengo particolarmente, a mio parere perfetta per questa OS ed anche suggeritrice del titolo.♡
(Munitevi di cuffiette)
È tutta scritta dal punto di vista di Tae.
Buona lettura~

Non ricordo se fosti tu a svegliarmi od il ricordo del caffè

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Non ricordo se fosti tu a svegliarmi od il ricordo del caffè.
Ma mi ricordo invece di un'immagine vivida di te, appoggiato alla balaustra di marmo del nostro balcone.
Guardavi lontano, oltre i grattacieli.
Ti intravedevo dalle ante della porta finestra, ancora pregnanti di goccioline di pioggia, a testimonianaza della tempesta che ci aveva accompagnato tutta la notte.

Avevo avuto paura, si.
Ho sempre temuto il forte boato che produce un tuono.
Ho sempre temuto il cielo caliginoso, quando sembra di poter sprofondarci dentro.

La notte le lenzuola non tenevano caldo, ed il mio primo pensiero era far scorrere la mano sulla superficie del lenzuolo, accarezzarne ogni piegolina per rilevare il tuo corpo dormiente.
E tu eri sempre lì, pronto a proteggermi ogni qualvolta ne avessi bisogno.
Com'erano caldi i tuoi abbracci quando avevo paura.

Ogni frammento di te era diverso ed affilato, e all'inizio raccogliendone ognuno mi tagliavo.
Il tempo mi guarì le ferite, e tu me le baciasti tutte.

Alzai a malavoglia il volto dal tessuto fibroso del cuscino; non mi è mai piaciuto farlo.
Sopratutto se profuma di te.

Tu non fumavi, ma al mio risveglio una sigaretta ti sfiorava le labbra.
Te ne chiesi il motivo, e tu mi risposi confessandomi che siamo tutti destinati ad abbandonarci, prima o poi. Non t'importava che il fumo ti consumasse i polmoni, o che ti scavasse fin dentro l'anima.
Mi dissi che mi amavi, e ti bastava quello per essere felice.
Mi regalasti uno dei tuoi migliori sorrisi.
Com'era bello il sole delle 5.
I raggi sbiaditi e tiepidi filtravano attraverso le finestre che davano sull'infinito, e mi piaceva giocarci fingendo di intrappolati tra le dita.
Allo stesso modo di come mi piaceva tesserti i capelli.
Al sole ricordavano fili d'angelo e profumavano di ciliegia.
Poi guardavo quello scorcio urbano specchiato di porpora.
Era la mia routine.

Com'eri bello quella mattina.
Jeans chiari e capelli scompigliati.
I bicipiti erano in contrazione e la tua pelle chiara era accarezzata dai raggi caldi del sole delle 5.

Il tuo profilo sferzava il vento come le più impetuose scogliere.
Ed i tuoi occhi, che belli che erano.
Una sola balaustra ti separava dal vuoto, e ne eri consapevole.

Ti piaceva vivere ogni momento, gustarti ogni più piccola sensazione che la vita ti donava.

Ergei il busto per avere di te una visione più comoda. E mi persi.
Rimasi concentrato a delineare quel tuo corpo perfetto, passando dalla vita stretta, alle spalle contratte, alla bellezza dei nei sulla tua schiena, che sembravano formare tante piccole costellazioni.
Un angelo caduto.
Attirai a me il lenzuolo color panna, per mascherare il brivido causato dal vento fresco delle 5.
O eri tu?

In lontananza c'era il primo vociare delle persone e delle macchine che di rado passavano.
Ricordo alla perfezione ogni tuo movimento: portavi la sigaretta alla bocca, ne insipiravi il contenuto e lo rilasciavi all'esterno, sotto forma di morbida nube di fumo.
Poi ti giravi, e mi guardavi.
Sorridevi appena, ma mi bastava.
Poteva cadere il mondo da un momento all'altro, ma non mi importava. Mi sentivo un ré; il padrone del mondo, anche se le mie mani non avrebbero mai potuto reggerlo tutto.

Mi sentivo così bene.
Mi sento così bene.
Grazie a te vivo perché mi hai insegnato a farlo.
Grazie a te apprezzo ogni respiro che prendo.
Grazie a te ho imparato ad amare il giorno e la notte.
Grazie a te ho imparato a volare, e mi basta guardarti per ricordarmene.
Mi hai insegnato ad amarmi.
Ti sei fatto amare.
Sei lo sbaglio più bello della mia vita.
Sei sotto la pelle, sino nelle ossa.
Sei il tatuaggio che mi ha e mi rimarrà segnato a vita.
Sei la consapevolezza che, un giorno, quando dovrai andartene, ti volterai come hai fatto quella mattina e mi sorriderai, lasciandomi l'amaro in bocca dei tuoi baci, il sale delle tue parole sulle labbra, e porterai con te una stella, così che io possa vederti per sempre.
E ti dissolverai.

Angolino autrice inutile~
Alloura.
Questa one shot mi stata suggerita dal bellissimo panorama che mi si è parato davanti quando siamo andati a sciare, anche se non c'entra un granché ma mbèh.
Questa è una delle tante OS che avevo ancora nella libreria perché incerta sul pubblicarle.
Il mio obbiettivo sarebbe quello di -magari- una os a settimana, ma vedrò cosa posso fare.
Se ne avete voglia, lasciate una stellina od un commentinoh ●w●
Gamsa~
Un abbraccio ed un biscotto♡

5 AM~ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora