Un demone travestito da angelo

Capitolo 40

- Come cavolo facciamo ad entrare ?? – sto battendo il piede a terra da circa un'ora, cercando di risolvere il seguente problema: come entrare nella residenza dei Collins, ma diamine a confronto Alcatraz è un parco giochi !! C'è un enorme cancellata alta più di due metri, che circonda tutta la zona attorno alla casa, e lo sappiamo perché l'abbiamo percorsa tutta, alla ricerca di un buco per poter scavalcare, ma non è stato possibile, è impenetrabile.

- Luna mi sto cominciando ad innervosire, non combineremo niente, a rimanere qui a osservare questa cavolo di cancellata – anche io Ra mi sto incavolando, ma cosa possiamo fare, vedendo come i due fratellini non hanno risposto alle nostre numerose chiamate e messaggi, dubito che ci apriranno la porta dandoci un party di benvenuto....

- Jackson, non potresti arrampicarti e scavalcare ?? Tutto quello sport servirà pure a qualcosa !! – mio fratello con le braccia conserte e gli occhiali da sole sul naso, si volta verso di me con la massima calma del mondo, sposta gli occhiali sulla testa e mi guarda alzando un sopracciglio

- Sorellina sarò pure uno sportivo, ma non sono certo diventato Spider-man per questo – sbuffo mettendomi le mani nei capelli, tutto il piano, tutto quello che avevamo progettato di dire, non si può nemmeno attuare, dato che non riusciamo nemmeno ad entrare in casa !!!!

- Ci sarà pure un modo per potere arrivare alla porta !! – mi guardo in giro frustrata, l'unica cosa che voglio adesso è spaccare tutto..... ma appena sto per scaraventare un sasso addosso a questo diamine di cancello, improvvisamente sentiamo un tic e una lucetta rossa lampeggiare sopra le nostre teste.

Ci guardiamo un attimo spaesati, non è che si autodistrugge o c'è un allarme inserito e tra poco ci piomberanno addosso i poliziotti ?? Non abbiamo ancora fatto nulla.....

Poi come per magia, il cancello si comincia ad aprire davanti ai nostri occhi sbigottiti, forse il sole ci sta giocando brutti scherzi, d'altronde sono solo le 9 del mattino e ci sono già 30 gradi all'ombra....

Mio fratello è il primo a fare un passo avanti, scoprendo che non succede niente come il saltare in aria grazie a delle mine antiuomo, ci fa segno di entrare, non so come sia possibile, ma non intendo sprecare un altro minuto !!!

- Forza e coraggio – un respiro profondo e percorriamo il lungo viale che separa il cancello dalla mega villa

- Certo che un po' più lontana non potevano costruirla la loro dannata casa, e che cavolo, sono i Bush del Texas ?? – beh in effetti, sapevo che erano abbastanza benestanti, ma non per questo pensavo che avessero un appezzamento di terra così tanto vasto come loro personale residenza, non mi stupirei se avessero anche dei recinti con i cavalli e pascoli di pecore, questo posto è immenso !!!

Dopo circa un quarto d'ora buono, passato sotto il sole cocente a sudare e a prepararci psicologicamente all'incontro, ci ritroviamo davanti alla porta della casa, non oso immaginare come sarà dentro....... Ammetto che tutta la mia spavalderia, è scivolata via insieme al sudore....

- Che facciamo, bussiamo ?? – domanda Rasha e vedendo che sia io che lei non ci decidiamo a fare una mossa, mio fratello contrariato, roteando gli occhi si accanisce contro la possente porta, dando qualche bel pugno poderoso, meno male che c'è lui !!!

Aspettiamo una manciata di secondi, ma non sembra che nessuno stia accorrendo ad aprirci....ottimo direi, di bene in meglio....

- Ehm e adesso ?? – domando grattandomi la testa, ho il cuore a mille, e penso di avere un infarto da qui a un secondo, se non succede niente !!!

Poi, mentre nella mia mente mi passano una dietro l'altra una serie di immagini di noi che veniamo arrestati per effrazione e di mio padre che incavolato come una iena, viene a tirarci fuori di prigione, la porta magicamente si apre e un omone gigantesco spunta da dietro con auricolare all'orecchio, vestito completamente di nero, deglutisco sonoramente alla vista, oh signori miei....