[ IN REVISIONE ]
» Sequel di "He likes playing"
Katherine è pronta a fare di tutto per salvarsi da quell'uomo che le ha rovinato la vita, persino rinunciare alla vita che tanto ha sognato. E infatti compie un gesto estremo, ma non ha fatto i conti c...
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« Come questi anni che sono veloci, che stancano i volti mentre formano i cuori. Sono gli anni più duri, ma dicono i migliori. »
Alexander's pov Guardai per l'ennesima volta l'orologio del cellulare. Sbuffai per la decima volta in meno di un'ora, mentre aspettavo fuori da quel triste edificio. In momenti come quelli rimpiangevo di aver smesso di fumare. Non che ne sentissi il bisogno, solo che così facendo avrei saputo come passare il tempo.
Incredibile come per ottenere il permesso di portare fuori una bambina dall'orfanotrofio ci volessero così tanti permessi. Kat la faceva sembrare così semplice.
A proposito di Kat, quel giorno sarebbe stato il suo compleanno. Il primo passato insieme. Le sue amiche le stavano organizzando una festa a sorpresa ma, non per vantarmi, le sorprese più belle gliele stavo organizzando io.
Ultimamente tra noi procedeva tutto a gonfie vele. Nonostante i nostri continui battibecchi, il nostro amore e la nostra complicità erano sempre più forti. Contro ogni aspettativa stavamo ancora insieme. Nessuno avrebbe scommesso nemmeno un dollaro su di noi, eppure eravamo perfetti l'uno per l'altra.
Il giorno del mio diploma era stato bellissimo vederla con il sorriso smagliante e gli occhi pieni di lacrime e orgoglio. In quel momento avevo desiderato che i suoi occhi mi guardassero per sempre in quel modo. L'avevo resa orgogliosa e quello sarebbe stato il mio obiettivo per il resto della vita.
- Aleeeeex. - Finalmente il suono della sua vocina delicata arrivò alle mie orecchie.
- Principessa. - le sorrisi. Mi piegai sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza e accoglierla tra le mie braccia.
Appena mi aveva visto da lontano aveva cominciato a correre come una pazza, nonostante le proteste del responsabile. Quella bambina, a soli sei anni, era una vera e propria bomba di energia.
- Dov'è Kitty? - chiese guardandosi intorno. Probabilmente si aspettava che la sua amica comparisse improvvisamente.
- Lei non sa che oggi trascorrerai la giornata con noi, è una sorpresa per il suo compleanno. - le spiegai mentre le accarezzavo i lunghi capelli biondi che aveva lasciato crescere solo perché voleva somigliare alla mia ragazza.
Katy per quella bambina era un esempio da seguire, la ammirava e qualsiasi cosa lei facesse, Isabel era già pronta a fare lo stesso. Dal canto suo, Kat voleva un gran bene a quella bambina.
- Sì, Lacey e Ambra me l'hanno detto. - annuì - Infatti le ho fatto un regalo. - gli occhietti color nocciola le si illuminarono e indicò la piccola busta che stringeva tra le mani.
