2

2.3K 125 7
                                    

2

Louis stava seduto sul divano di casa, continuando a guardare la foto di Harry nel libro. Aveva perso ormai la cognizione del tempo. Accarezzava quell'immagine contemplandola. Faceva quello che faceva ogni giorno. Guardava, venerava, parlava e proteggeva Harry... E la tomba che lo costudiva.
Si portava il libro sempre con sé, sempre. Si sentiva male se si allontanava. Avevano provato tante volte a distruggerlo, ma puntualmente, all'allba, il libro era come nuovo, pronto ad accogliere il suo prigioniero.

Louis era in casa sua. La sua casa in cittá, quella in cui abitava quando conobbe Harry. Il riccio, dall'inizio della maledizione, ci era ritornato poche volte. Da una parte per i ricordi, dall'altra per Louis. Non voleva stare senza lui, e il lupo di certo non poteva stare in appartamento.

Guardò la sua chioma mora di capelli e ci passò un dito sopra.

« Oggi piove. Lo so quanto adori la pioggia» mormoró, sapendo che l'altro lo stava ascoltando.

Louis sospirò spostando lo sguardo fuori dalla finestra.

« Sono cinque anni, proprio oggi. Cinque anni della nostra tortura.... Dio, che giornata di merda. Mi manchi...» disse chiudendo gli occhi lucidi per qualche istante.

Tornó, poi, a guardare l'immagine di Harry.

« ...Ho trovato dei lupi morti oggi. Lupi normali. Sono caduti nelle ultime trappole dei cacciatori. Le altre le ho trovate e le ho distrutte. Non dovrebbero essercene piú...»

Avvicinò il libro alle labbra e bació l'immagine di Harry.

« ..Ti sposerò. E lo farò quando questa fottuta maledizione cesserá... Ma tu sai di avere piú fiducia di me. Io non... Non so.. Sono stati anni di tortura. La lontananza da te é una tortura. Saperti qui dentro, senza luce, né cibo e acqua... Non mi è piaciuto quello che hai detto prima di andartene. Io non sono niente senza di te, e tornassi indietro, rifarei tutto da capo.»

Sospiró di nuovo.

« Ti porterei al mare. So quanto lo ami..»

Sorrise.

« .. Ti immagino già all'altare. Con uno dei tuoi completi stravaganti, il branco, la tua famiglia, il profumo di salsedine, la tua goffagine, la tua tendenza a proteggere prima gli altri e poi te stesso... Ti direi mille volte si, te lo direi comunque. E non voglio piú sentirti dire quelle cose che hai detto alla cascata. Mi sono innamorato sei anni fa come lo faccio ogni volta che ti vedo. Ti amo.»

Ritornò a baciare l'immagine.

Stava per ricominciare a parlare quando qualcuno suonó al campanello di casa sua. Louis indurí lo sguardo.

Sentí distintamente la puzza di Tim, il cacciatore, o ex cacciatore come insinuava, fuori dalla sua porta.

« Che diavolo vuole il cacciatore rompicazzo a casa nostra?» sbottò alzandosi. Posò il libro sul divano e andò alla porta. L'aprí e rimase in silenzio, con lo sguardo fisso sul cacciatore.

« Louis»

« Cosa vuoi?» gli chiese atono.

« Posso entrare?»

Louis sorrise.

« Col cazzo»

Tim sospirò.

« Voglio solo parlare. Ho delle novitá sulla strega che vi ha rovinato la vita, penso che potrebbe interessarti, no?»

Louis perse il sorriso e, dopo un minuto di esitazione, lo fece entrare.

Louis prese il libro dal divano e lo tenne in mano, mentre Tim si sedette su una delle due poltroni presenti nel salotto.

Tuo, SempreWhere stories live. Discover now