Capitolo 13

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-"ACEEEE"urla mio fratello disperato.
Corre di qua e di là senza fermarsi respingendo tutti quelli che tentano di calmarlo.
Piange,urla e si dispera continuando a chiamare invano il nome di Ace.

Le prime due ore sono state infernali,non voleva saperne di conoscere la verità su quanto era accaduto, cercare di spiegargli il tutto mi è apparso così difficile che vederlo in quelle condizioni mi si è raggelato il sangue nelle vene.
L'uomo pesce Jimbe  l'ha forzato a reagire sperando di invogliarlo a vivere ed andare avanti.
È stata dura ma alla fine è riuscito a farlo ragionare.

-"Devi andare avanti perché tra due anni hai giurato alla tua ciurma di incontrarvi e gli hai promesso di aiutarli a raggiungere i loro sogni. Tu devi andare avanti per loro." Così gli ha detto Jimbe, e queste sono le parole che hanno spinto mio fratello ad andare avanti.

I giorni su Amazon lily passano veloci e sempre nello stesso ed identico modo in cui sono passati gli altri, Noiosi terribilmente noiosi.

La principessa serpente viene tutti i giorni a riempire di attenzioni mio fratello che insieme al re oscuro si allena duramente.
Boa hancock è convinta che mio fratello la ami e che un giorno la sposi, ogni tanto viene vicino a me cercando di consolarmi mi ha anche dato un appellativo infatti, mi chiama "cognatina" ma ovviamente si sta facendo solo dei film mentali perché mio fratello non capisce nemmeno che lei nei suoi confronti prova un sentimento differente dall'amicizia.
Penso a quanto mi dispiacerà per lei quando rimarrà delusa da tutto questo e continuerà ad odiare tutti gli uomini come in precedenza.

-"Siby il capitano ti vuole parlare." Mi corre incontro il mio tenero amico orso.

-"Cosa vuole?." Chiedo perplessa a Bepo che di risposta fa spallucce.

-"Non lo so Siby,mi ha detto solo di dirti che voleva parlare con te. Si trova nel suo studio." Mi dice l'orso bianco.

Faccio come mi dice e salgo sul sottomarino per poi raggiungere lo studio del chirurgo della morte per capire cosa ha da dirmi, arrivata alla porta busso due volte.

-" Avanti." Dice con il suo tono freddo.

Entro nella stanza e inizio ad avvertire la tensione, vedo lui seduto vicino alla scrivania intento a scrivere sul suo solito taccuino quando sente i passi sposta l'attenzione su di me e mi fissa con lo sguardo serioso.

-"Bepo ha detto che dovevi parlarmi." Gli dico torturando le dita delle mani per l'agitazione.

-"Sì." Afferma facendomi cenno con la testa di sedermi.

-"Ti ascolto." Gli dico sedendomi come mi ha indicato lui.

-"In effetti volevo dirti che domani io e la mia ciurma partiamo,siamo rimasti fin troppo fermi."Mi dice con il suo tono pacato.

-"Mi hai chiesto di venire per avvisarmi che domani andate via." Alzo un sopracciglio scettica.
Lo conosco non si sarebbe scomodato per dirmi solo questo.
C'è qualcosa sotto.

-"No." Mi risponde secco.
Immaginavo.

-"E allora che cosa vuoi da me?" Gli chiedo cercando di capire dove vuole andare a parare.

-"Te." Mi dice accennando un sorriso.

A quella risposta sono sicura che ho perso due o tre battiti cardiaci.
Ma cosa vuol dire quel "Te"?.
Rimango spiazzata incapace di parlare infatti Law se n'è accorto perché mi sta fissando con un ghigno irritante sul volto.

-"In che senso?." Gli domando spiazzata.

Lui si avvicina pericolosamente al mio volto fissandomi con i suoi occhi di ghiaccio che mi fanno improvvisamente spegnere il senso della ragione.

Elektra,the girl of lightning Where stories live. Discover now