Chapter 14

438 16 0
                                    

"Bella dai sbrigati è tardi!" urla mia zia dal piano di sotto "arrivo!" urlo di rimando. Sbuffo. Ancora non capisco per quale assurdo motivo i miei zii vogliano che vada a questa cena di famiglia, dicono che serve per distrarmi e per non lasciarmi a casa da sola. E chi dice che io rimanga a casa da sola? Ma ovviamente questo è meglio che non lo sappiano.
Al volo prendo la mia giacca di jeans e a passo svelto scendo di sotto, trovando i miei zii ed Harry spazientiti.
Ci dirigiamo in garage e saliamo sulla Mercedes nera di mio zio. Devo ammettere che questa famiglia non si è mai fatta mancare nulla, non facendo mancare nulla neanche a me. Ma a differenza di mio cugino, non sono mai andata a vantarmene in giro.
Mio zio mette in moto e partiamo verso una meta a me ancora sconosciuta. Stiamo andando a casa degli zii di Harry, non miei, e questo mi fa sentire a disagio ma sono stata costretta a prendere parte di questa cena.
Annoiata durante il tragitto, sblocco il mio IPhone andando sulla chat di Luke.

"questa sera potrò aver bisogno di un salvataggio da una cena di famiglia"

Digito velocemente il messaggio e premo invio, sperando che il mio salvatore si faccia vivo al più presto. Intanto non mi sono accorta che siamo giunti davanti ad un alto cancello di ferro che circonda una maestosa villa. Quando il cancello si apre mi sporgo verso il finestrino per studiare il luogo. Tutto è ben curato, l'erba, le piante, le siepi, ogni minimo dettaglio. Questa famiglia deve essere così ricca che avrà sicuramente un giardiniere.  Scendo dal veicolo e un leggero vento soffia sulle mie gambe scoperte, forse avrei dovuto mettere delle calze sotto il mio vestito color panna.
Avanziamo verso il grosso portone d'ingresso e ad aprirci è una donna sulla quarantina, vestita tutta in tiro con un sorriso raggiante. Capelli biondi, occhi azzurri e un fisico da paura.

Bhe, con i soldi siamo tutti più belli.

"Elizabeth! Joe! Che piacere vedervi" esclama la donna contenta, allargando le braccia per salutare i miei zii. "Oh Harry, diventi sempre più bello" commenta poi, salutandolo con un bacio sulla guancia. Noto come mio cugino si senta a disagio, e posso capire cosa si prova "e tu devi essere Bella" continua avvicinandosi a me "si sono io, è un piacere" dico porgendo gentilmente la mano, che lei ricambia "io sono Marie. Sei davvero bella come mi hanno descritto i tuoi zii" dice tenendomi ancora la mano "la ringrazio" rispondo timidamente.
E ringrazio anche che non hai accennato dei miei genitori.
Penso tra me e me.
Marie ci invita nella sua dimora, e appena varco la soglia rimango a bocca aperta per la bellezza di questa casa. Ma rimango ancor più sconvolta quando davanti a me compare inaspettatamente un ragazzo dal viso familiare.
"Bella questo è mio figlio James" dice Marie presentandomi quello che si rivela suo figlio, spingendolo verso di me. Quindi James ed Harry sono cugini? Sono un attimo confusa e la testa comincia a girarmi. Perché Harry non me l'ha mai detto?
Non c'è situazione più imbarazzante di questa. Rimango impietrita per vari secondi, prima di rendermi conto di avere degli sguardi perplessi su di me.
"ciao" lo saluto timidamente con un cenno del capo. Marie ci porta nell'enorme sala da pranzo, e qui conosco anche Charlie, il padre di James.
E tutto questo sembra surreale. Mi sento soffocare. Marie ci invita a sederci a tavola ma io ho bisogno di uscire a prendere una boccata d'aria.
"scusate, ho bisogno di un minuto" sibilo flebilmente, per poi dileguarmi lontano da lì. Questa casa è enorme e io sto cercando solo la porta d'ingresso. Quando finalmente la trovo esco, mi siedo su uno dei gradini d'ingresso e tiro fuori il telefono dalla giacca. Lo accendo, notando amaramente che non c'è nessun messaggio da parte di Luke. Presa dal panico lo chiamo.
Uno, due, tre squilli. Nulla. Ma dove diavolo è quando ho bisogno d'aiuto?
"maledizione" impreco, riponendo bruscamente il telefono in tasca.
'Sempre al tuo fianco' eh Hemmings? Ti odio.
"Tutto bene?" una voce mi risveglia dai miei pensieri, facendomi spaventare. James è davanti a me con il suo solito sorriso innocente.
"avevo bisogno d'aria" mi giustifico "non te lo aspettavi vero?" mi chiede improvvisamente, sedendosi di fianco a me. Un'ondata di profumo alla vaniglia mi pervade le narici, ed è buonissimo "non è una cosa che ti aspetti. Sono accadute troppe cose in quest'ultimo mese che in diciassette anni di vita " constato, provocando una risata da parte sua "non sapevo venissi anche tu stasera. Non era proprio il modo con cui avevo intenzione di dirti che io e Harry siamo cugini" confessa grattandosi la nuca "non era compito tuo farlo comunque" ribatto riferendomi al fatto che Harry avrebbe dovuto dirmelo.
"so che adesso potrai vedermi sotto un'altra luce. Ma questo non cambierà nulla tra noi, vero?" Mi chiede preoccupato. Rimango spiazzata da quella domanda, o meglio dalla parola "noi". Non so neanche come definire il nostro rapporto, non che mi piaccia etichettare, però quel che abbiamo è strano, non siamo amici perché ci conosciamo da poco, ma neanche conoscenti perché con lui riesco a parlargli di tutto senza problemi.
"amici più di prima" rispondo timidamente, incrociando il suo sguardo e le sue labbra che si incurvano in un sorriso.
"credo sia ora di andare. Si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto" constata, per poi alzarsi e porgermi la mano per aiutarmi ad alzare "andiamo?" annuisco afferrando la sua mano e mi rendo conto di quanto sia più grande rispetto alla mia.

Beside You (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora