CAPITOLO 20: OGNUNO HA UNA STORIA

30 4 0
                                    

2080
Mark si avvicinava ad Harvey con sguardo minaccioso. E con una pistola in mano. "Ciao ciao, fratello..."
Poi si rese conto di sognare. Appena sveglio, si alzò guardando le protesi delle gambe. Oramai ci aveva fatto abitudine. Passeggiando nella base dei Minutemen e attraversando l'areoporto di Boston Common, arrivò a casa sua: l'avamposto di Boston. Salutò la sua famiglia e andò subito a lavorare. "Entrata pip boy accettata. Benvenuto Mark!" disse l'assistente vocale del Vault 209 appena Mark collegò il suo pip boy al pannello di comando della porta del Vault. Appena entrato, salutò gli scienziati e si avviò verso gli alloggi. In fondo, questa storia non è stata poi così brutta. Ognuno di noi sa come gestirla. Ognuno di noi sa come è iniziata, ma nessuno sa come finirà. Un po' come la vita. Ognuno ha una vita. Ognuno ha una storia. E questa è stata la NOSTRA storia. Entrando, Mark vide tutti i coloni che aveva salvato nel centro di contenimento dell'Istituto salutarlo: "Buongiorno Soprintendente!"-"Salve Soprintendente!"-"Soprintendente." Già. Soprintendente. Chi l'avrebbe detto. In fondo, tutti sanno come inizia, ma solo chi arriva fino in fondo, sa come finisce...

CAPITOLO MOOLTO PIÙ BREVE DEL SOLITO, MA SPERO ABBIATE AFFERRATO IL CONCETTO.

FALLOUT 209Where stories live. Discover now