POV YOORA
Rimasi seduta nel letto, a pensare alle parole di Jimin. Io non so cosa vuol dire amare una persona, le uniche emozioni che ho provato sono state solamente quelle negative, emozioni come la rabbia, paura, delusione, ma non l'amore. Certo, voglio bene a mio fratello ,a questa è un altra emozione. Per me amare qualcuno significa soffrire.
A distogliermi dai miei pensieri fu il bussare alla porta della stanza, con un flebile "avanti" una cameriera fece il suo ingresso.
Cameriera- Il signorino ha fatto comprare questi abiti apposta per lei.-
Io- Grazie-
Gli sorrisi. Era una ragazza giovane, carina. La cameriera si inchinò e uscì dalla stanza. Guardai i vari vestiti poggiati ordinatamente nell'letto. Li presi uno ad uno e li guardai attentamente. Erano tutti bellissimi. Alla fine optai per dei jeans neri attillati con degli strappi, una camicia nera e rossa e delle scarpe Adidas nere.
Dopo essermi cambiata, uscì dalla stanza, accanto alla porta si trovava la cameriera che poco fa mi aveva portato i vestiti. Le sorrisi di nuovo.
Cameriera- Signorina, da questa parte-
Seguì la ragazza per tutto il corridoio, per poi scendere una scalinata, girammo a destra ed entrammo in una sala da pranzo stupenda. Un enorme lampadario in vetro pendeva dal bianco soffitto, le pareti color lilla erano tappezzate di quadri, un enorme tavolo in legno era posto in mezzo alla sala, delle bellissime sedie erano poste ai lati.
Seduta in una sedia, c'era una signora stupenda, guardai meglio la donna e mi accorsi che era la stessa ad avermi fatto rovesciare lo champagne. Sgranai gli occhi.
Io- Salve....-
La donna si girò verso di me e mi mostrò un sorriso perfetto.
Signora- Oh ben svegliata cara! Spero che Jimin non ti abbia infastidito di prima mattina. Quel ragazzo e iperattivo.-
Jimin- Stai parlando di me mamma?-
In quel momento Jimin fece il suo ingresso nella grande sala. Si andò a sedere in una sedia e mi squadrò da testa a piedi, vidi le sue goti diventare un po' più rosse del normale. Posai il mio sguardo a terra imbarazzata per l'intera situazione.
Io- Scusi signora, non è quello che sembra... io-
Signora- Oh cara! Lo so, e grazie a me se tu sei qui!-
Alzai la testa e guardai la signora con espressione pensierosa.
Signora- Ieri sera ti sono venuta addosso facendoti rovesciare lo champagne nell'abito solamente per aiutare mio figlio a portarti via da quell'inferno.-
Io- Signora.... vi siete messi nei guai salvandomi.-
Signora- Non dire queste cose, non è giusto che una bellissima ragazza venga trattata in quel modo! E poi diciamoci la verità, tuo padre è un mostro.-
Abbassai lo sguardo, consapevole che quella era la verità. sapere solamente che io ero sua figlia mi faceva sentire uno schifo.
Io- L-lo so.... Eppure.... Lui non si arrenderà finchè io non sia di nuovo lì. Ho promesso.... C-che avrei salvato mio fratello....-
Le lacrime prese a scorrere incontrollate sulle mie guance. Sentì due braccia circondarmi e stringermi in un abbraccio. Poi sentì la dolce voce della donna che mi consolava.
Signora- Cara mia, tuo fratello non è in pericolo, quindi non vedo perché tu debba soffrire.-
Io- I-io....-

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La mia piccola principessa ~Park Jimin~ Bts~
FanfictionYoora. Una dolce ragazza, con un brutto passato alle spalle e un futuro incerto. E talmente matura da prendersi cura di suo fratello maggiore di 29 anni, che alla tenera età una malattia lo colpì, rendendolo un ritardo mentale. Park Jimin. Un raga...