La mattinata è volta in un attimo, infatti ci ritroviamo direttamente a tavola.

<<Scusate ma non ho fame.>> dico correndo in bagno.

Mi appoggio alla tazza ed inizio a vomitare.

Sento qualcuno tenermi i capelli.

<<Vai tranquilla.>> dice la voce che riconoscerei anche a km di distanza.

Ricomincio a vomitare, dio mi sento un errore.

<<Vado a prenderti l'acqua.>> dice ed io annuisco con un <<Mh>> ancora accasciata per terra.

Nel frattempo sento dei passi.

<<Siamo io e Chile.>> Dice mia sorella.

<<Va tutto bene?>> chiede Beatrix con voce tremolante.

Mi alzo e mi appoggio alla vasca. <<Si tutto bene.>> mento, ho un fortissimo mal di testa.

Mi avvicino al lavandino e mi sciacquo la faccia, quando finalmente arriva Bill con il bicchiere d'acqua.

<<Grazie.>> dico prendendolo e bevendolo tutto in un sorso.

<<Vieni qui.>> dice Chile aprendo le braccia.

Mi avvicino e mi abbraccia. <<Ti voglio bene.>> dice capendo il mio dolore, lui ha perso il padre tempo fa quindi sa come mi sento.

Mi scollo dall'abbraccio sorridendo, vado da Bill che ha la faccia preoccupata.

<<Se vuoi dico a mamma che non c'è la fai a fare il discorso.>> dice Beatrix mentre io abbraccio Bill.

<<Tu hai visto papà?>> dico titubante.

<<Ehm no, mamma mi ha chiamata direttamente dicendomi insomma quello che appunto gli era successo.>> Dice

<<A me comunque sembra strano. Non sembra dispiaciuta, poi il medico non ha il diritto di dirci che non possiamo vedere nostro padre dopotutto almeno uo che ho sedici anni lo potevo vedere.>> Dico roteando gli ochhi.

<<Arlen non ha tutti i torti, quando è morto mio padre avevo sedici anni e mi hanno fatto entrare al obitorio.>> Puntualizza Chile.

<<Secondo me è strano.>> dice Bill.

<<Anche secondo me.>> Dico io

Poi Chile dice<<Ma se andiamo da mia madre e chiediamo chi è stato portato recentemente al obitorio?>> si ferma per per prendere un respiro <<Dopotutto sapete che ci farebbe questo favore.>> aggiunge.

<<Tua mamma è dottoressa?>> chiede curioso Bill.

<<Si>> dico io.

<<Allora?>> domanda di nuovo Chile.

<<Sono le due e mezzo dovremmo essere qui per le tre non possiamo chiamarla?>> dice Beatrix.

<<Certo.>> dice Chile.

<<Spostiamoci in camera mia. Anche i muri hanno le orecchie qui.>> dico prendendo Bill per la mano e nel frattempo Chile e Beatrix dietro di noi.

Ci sediamo sul letto io e Bill vicini e Chile e Beatrix lo stesso.

<<Okay metto il vivacoce. Se vi azzardate a chiamarmi con i nomi stupidi con cui mi chiama mia madre vi taglio la testa.>> dice Chile facendoci ridere.

Dopo due "bip" la madre di Chile risponde.

<<Pronto tesoro dimmi.>> dice la madre di Chile.

Una Vita Con TeWhere stories live. Discover now