Chapter V: unexpected meeting

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"Non aver paura e
dammi la mano,

la notte è scura
ma io e te ci ripariamo."

Lucy's point of view

Io e Happy seguimmo la strada indicata dalla mappa (si, avevo rubato la mappa dal libro, ma solo perché mi serviva, okay?!) fin quando non giungemmo davanti ad una foresta.

<<Lucy, dobbiamo entrare lì dentro?>> chiese l'exceed indicando la foresta.

Annuii. <<La mappa dice che dobbiamo attraversarla>>

Così, io e Happy ci avventurammo nella foresta, cercando di non perdere mai di vista il piccolo sentiero.

"Qualunque cosa succeda, non devo mai perdere il sentiero...questo insegnano i film-libri-giochi horror!

E tu ci credi?

Non si sa mai! Potrebbe spuntare un Jason selvatico da un momento all'altro, chi te lo dice?

Oggi non è ne venerdì ne il 13!

Shhh, fa lo stesso"

Stavamo camminando tranquilli, quando davanti a me comparvero sette-otto uomini, tutt'altro che rassicuranti.

"Jason eh. Tu te le cerchi proprio!

Ma io non ho fatto niente! Ho solo seguito il sentiero!!

Te la sei gufata!

Forse non mi hanno vista...

Se se, certo...te lo do io un consiglio: corri Forest, corri!"

Cercai subito di cambiare strada, sperando che non mi avessero vista, e invece...

<<Oh, e questa donzella perché è qui tutta sola?>> esclamò uno.

"Ma tua madre"

<<Dovresti sapere che è pericoloso avventurarsi da sola in una foresta>> disse l'altro, leccandosi le labbra.

"Ma tuo padre"

<<Potresti fare brutti incontri>> ghignò un'altro.

"Ma tua sorella"

Gli uomini si avvicinarono pericolosamente a me.
Ero pietrificata dalla paura.
Uno dei malviventi mi prese per un braccio, tenendomi ferma.
I suoi compagni lo assecondarono.
Cercai di divincolarmi, ma oltre al vantaggio numerico, c'era da dire che erano uomini muscolosi, e io ero solo una ragazzina di 16 anni.

Inutile dire che i miei sforzi furono inutili.

I soggetti mi tenevano ferma, mentre anche l'ultimo uomo, probabilmente il capo, si avvicinò a me...troppo.
Il sul viso era ad un millimetro dal mio e potevo sentire puzza di alcool e fumo provenire dalla sua bocca.

"Che schifo."

Volevo urlare, ma la voce mi si bloccò in gola.
L'uomo mi afferrò il mento con due dita e mi sussurrò all'orecchio. <<Sei una ragazza così bella...>>

Non sapevo cosa fare, e come sempre, reagì d'istinto. Gli tirai una testata.
A quel punto l'uomo cadde a terra, massaggiandosi la testa, ancora dolorante.
Non riuscì a nascondere un sorrisino vittorioso.

Where are you now? ||Nalu||Where stories live. Discover now