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Even if my eyes are closedIt's as if everything gets clearerWhen the night looks for the sun againThe memories come to me

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Even if my eyes are closed
It's as if everything gets clearer
When the night looks for the sun again
The memories come to me

✧・゚: *✧・゚

Per una volta, Taehyung era davvero felice di avere il weekend libero dal turno, questo gli avrebbe certamente permesso di fermarsi e pensare alla sua attuale situazione.
Solitamente, passava quei due giorni nella più totale nullafacenza, steso sul divano a pensare cosa fare. Ora, invece, spendeva la maggior parte del suo sabato a curiosare sul profilo di jeonarts97, pregando vivamente che le sue dita non avessero qualche tic o che slittassero sullo schermo, dal momento che non riteneva fosse propriamente una splendida idea quella di mettere mi piace ad una foto di trentasette settimane prima.

Ad ogni modo, Jeongguk stava occupando la maggior parte dei suoi pensieri, che lo volesse o meno. Ogni volta che varcava la soglia del suo salotto, era inevitabile che il suo sguardo cadesse sul vaso appoggiato al tavolo, dove la rosa gialla ora vi si trovava. E ogni volta non poteva fare a meno di sorridere stupidamente.

Taehyung sapeva che il suo era stato un gesto impulsivo, ma non riusciva comunque a fermarsi dal pensare che almeno dovesse considerarlo un amico. Inoltre era stato davvero tenero il gesto che aveva fatto arrossire il ragazzo per mezz'ora spaccata.
Malgrado lavorasse in un negozio del genere da quasi più di quattro anni a quella parte, Taehyung non aveva mai ricevuto dei fiori da nessuno. Quindi, era naturale che fosse davvero agitato — non solo perché erano da parte di Jeongguk, ma proprio per l'atto in sé.
Chi pensava che ricevere un singolo fiore potesse rendere così felice una persona. E per un momento, si chiese se si sentiva così ogni giovedì la sua ex.
Onestamente, non riusciva a capire come la ragazza avesse potuto lasciarlo. Sì, non conosceva l'intera situazione, ma gli sembrava ancora un completo mistero come qualcuno potesse lasciar andare una persona come Jeongguk. D'altra parte, non si conoscevano ancora bene. Ma Taehyung aveva speso abbastanza tempo in sua compagnia per capire a grandi linee che tipo di persona fosse: dolce, gentile, premuroso, e davvero innamorato di lei.
Poteva solo pensare che fosse una sua perdita.

Tornò a lavoro di lunedì e, questa volta, Jeongguk arrivò in anticipo, circa venti minuti dopo l'orario di apertura.

«Hey.» Salutò, facendo sorridere il maggiore.

Il sole batteva illuminandogli gli occhi, la voce dal tono quasi soffice.

«Ciao Jeongguk.»

Come solito questo si avvicinò al bancone, appoggiando i palmi sulla superficie in legno. «Sono venuto sia ieri che l'altro ieri, ma tu non c'eri.»

Il respiro gli si bloccò in gola alla rivelazione.
«Seokjin, il proprietario, ha il turno durante i weekend.» Spiegò, il caffè fumante portato alla bocca e lo sguardo dappertutto tranne che sul ragazzo dinanzi a lui.

«Ho visto, buono a sapersi...»

«Dimmi, cosa stai cercando oggi?» Chiese, cercando di cambiare argomento.

«Quando mai lo so?»

La sua domanda era retorica, eppure Taehyung scosse la testa in segno di no.

Fissò lo sguardo su di lui: la sua frangia leggermente aperta, le sue sopracciglia marcate e il profilo impressionante – era ovvio il fatto che fosse bellissimo.
E gli sembrò ancora più splendido quando si piegò per prendere una rosa dalle tonalità di rosa scuro, portandosela al naso per poterne sentire il profumo.
Al contrario di Taehyung ch'era solo stufo di annusare fiori, probabilmente Jeongguk l'amava.

«Che ti prende con le rose?»
Poteva ricordare come prima il ragazzo non le avesse mai nemmeno considerate per la sua ex ragazza, quindi per lui era completamente una sorpresa.

«Cosa significa questa?» Gli chiese lui invece, ignorando completamente la domanda dell'altro.

Sospirò. «Gratitudine.»

Jeongguk sorrise, pagò per la rosa e la lasciò lì, sul bancone, sotto gli occhi di Taehyung così che potesse essere ammirata.

Bouquet » TaekookWhere stories live. Discover now