Chapter 23, Artemide odia Percy

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Sophia's pov
"C'é un cartello ma non riesco a leggerlo bene" provo a sforzarmi ma non leggo da cosí lontano, sono miope.
"Cerinea" borbotta Alex assottigliandolo sguardo.
"Qualcuno si ricorda questa fatica?"
Chiede Percy scendendo dalla mini zattera costruita da Jason.
La chiamo mini zattera per non dire ammasso di legna.
Vorrei che Leo e l'Argo fossero qui...
Fortunatamente abbiamo le nostre armi per difenderci, altrimenti saremmo spacciati.
Prima che io possa parlare delle mie vaste conoscenze, Alex mi precede spiegando ogni dettaglio con cura.
"La cerva di Cerinea é stata la terza fatica di Eracle. Egli doveva catturare viva la cerva sacra ad Artemide, la dea della caccia e della Luna. Il suo sangue non poteva essere sparso per le terre di Cerinea, Artemide punisce con la morte chiunque lo faccia.
Aveva zoccoli e corna d'oro.
Subito Eracle capí che correndo non ce l'avrebbe mai fatta.
L'impresa duró circa un anno ma non credo che noi abbiamo tutto questo tempo.
Eracle le tiró una freccia alla zampa posteriore, punto in cui la cerva non avrebbe potuto sanguinare e la catturó.
Artemide si infurió, strano, si scaglió con forza contro Eracle che subito le spiegó le sue vere intenzioni.
Disse che non intendeva farle del male e che gliel'avrebbe restituita appena dopo averla portata come prova da re Euristeo"
Alex finisce il suo discorso e tutti noi lo fissiamo.
"Bravo Wikipedia" lo prendo in giro "Mi fai paura" dice Percy "Wow Alex, sembri ben informato" dice Nico sarcastico e sospettoso, mi sta nascondendo qualcosa, lo so.
"Già beh... mamma le raccontava a me e a Drew quando eravamo bambini"
"Fantastico!" Nico batte le mani sarcastico "A proposito, com'é andata la conversazione con lei?"
"Piuttosto bene"
I due si ammazzano con lo sguardo e c'é aria tesa.
"Ragazzi... la cerva" mormora Jason.

"Sembra troppo facile" borbotto.
Percy si avvicina piano e una freccia gli sfiora il braccio destro.
Una raffica di frecce segue la prima.
"State giú!" urlo.
Spuntano due fratelli identici, un maschio e una femmina ma il mio sguardo cade sulla ragazza che ancora impugna il suo arco.
Ha lo sguardo duro come se volesse ucciderci da un momento all'altro.
Ipotesi che non elimino.

"Andiamo Arty, hai quasi ucciso il ragazzo!"
"Non chiamarmi Arty ed era quello l'intento! Ma hai rovinato tutto come tuo solito! Solo perché mamma preferiva me!"
Mi inchino.
"Divina Artemide, esageratamente bello Apollo. Scusate l'impulsivitá del mio amico"
Gli altri si inchinano, allora non sono completamente idioti!
"La ragazza mi piace!" esclama Apollo un po' troppo allegro.
"Anche a me" borbotta Artemide "Quei quattro no peró, Jackson per primo"
Percy ha la decenza di non replicare.
"Allora chi siete e cosa ci fate qui"
"Divina Artemide io sono Sophia Grace e..."
" ... sei figlia di Zeus e capo dell'impresa ma la cosa non mi sorprende affatto" ipotizza lei guardando gli altri "Giá... lei deve darci una mano, la supplico, ci serve la sua cerva..." mi interrompe.
Normalmente mi sarei infuriata ma Artemide ha un arco il doppio di me... quindi la lascio parlare.
"Conoscete Eracle, vero?"
Annuisco
"Se giurate sullo Stige di riportarla qui, potete prenderla"
La ringrazio
"Giuro sullo Stige"
"Mi piacciono i tuoi modi di fare quindi voglio darti un piccolo aiuto figlia di Zeus. La polvere che tanto cerchi la incontrerai nella dodicesima fatica ma stai attenta, é ben nascosta e protetta"
"Sa qualcosa di Leo?"
"Il figlio di Efesto é morto, mi dispiace"
Cerco di mostrarmi forte ma qualche lacrima prende il sopravvento.

Apollo mi si avvicina "Hai un cosí bel viso, non rovinarlo con lacrime inutili! Ci sono io, piú tardi potremmo... ahi!"
Artemide gli tira una pigna in testa.
"Smettila!"
Lui si massaggia la tempia "Antipatica"
Lei lo guarda malissimo.
Quando ci dirigiamo verso la zattera con la cerva, Artemide mi ferma e penso ci abbia ripensato.
"Sei forte ma ricorda che anche i piú forti a volte cadono"
Dice Artemide, sembra che l'abbia sentita solo io, gli altri non ci fanno troppo caso.
Apollo mi bacia la mano e Alex mi trascina via.
Artemide mi fa un piccolo sorriso.
"Nico, porta la cerva ad Eracle, okay?"
Non sembra entusiasta di questa prospettiva ma annuisce.
Leo mi manca ma Artemide ha detto che é morto... non posso accettarlo!
E poi, cosa voleva dire la frase di Artemide?
"Sei forte ma ricorda che anche i piú forti a volte cadono"
Jason mi si avvicina piano sedendosi accanto a me.
"Scusa per ció che ti ho detto ieri, non pensavo nemmeno una delle cose che ho detto"
Non rispondo.
"Mi dispiace tanto"
Non rispondo.
"Troveremo Leo, vedrai"
Magari il cadavere...
"HAI LA MARMELLATA NELLE ORECCHIE?! ARTEMIDE MI É SEMBRATA ABBASTANZA CONVINCENTE QUANDO HA DETTO CHE LEO É MORTO!" sbraito.
"Sophia, mi deludi! Ti ricordo che stiamo parlando di Leo Valdez!"
Ci penso su e sorrido.

Leo non può essere morto!
"Grazie Jason"
"Figurati Sophia Grace"
Gli salto addosso abbracciandolo fortissimo facendoci catapultare tutti quanti in acqua.
"SOPHIA!" urlano tutti
"Dovreste ringraziarmi, vi serviva una doccia, Percy sa ancora di escrementi di cavallo!"
Percy mi sorride in modo malizioso, un sorriso che non mi piace per niente.
Capisco subito.
"Perseus, azzardati e io ti giuro che..."
Un'onda altissima mi travolge completamente "JACKSON!"
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Autrice's space:
Spero di essermi fatta perdonare da voi con questo capitolo.
Alex aka Wikipedia adoro troppo!
Nico non vuole lasciare i suoi compagni in compagna di Alex, spero lo abbiate notato ahah
Arty ... Non ho parole.
Avete notato che Percy non piace a nessuno? Ahah
Apollo che ci prova ... ma che novità!
Scrivere "Il figlio di Efesto é morto" mi ha uccisa nuovamente.
Percy sará ancora vivo dopo aver bagnato tutta Sophia?
Lo scoprirete domani!
(Ma probabilmente no)

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