CAPITOLO 38

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In realtà non sapevo dove andare, però Chiara era da sei mesi che viveva da sola, nel senso viveva con sua cugina ma lei se ne andata quindi credo di andare da lei
~telefonata con Chiara~
-hei principe- mi disse
-ciao principessa-
-che stai facendo?- mi chiese
-ho litigato con mia mamma e mi ha buttato fuori di casa praticamente- gli dissi ridendo
-perché ridi?- mi chiese lei
-boh sono felice di andare via da qua e fare quello che voglio- gli dissi
-fai quello che vuoi?- disse ridendo -verrai a vivere con me e non aspetto neanche una risposta e quindi deciderò io per te dato che sei maschio e non sei in grado di cavartela da solo- mi disse
-chi ha detto che verrò con te?- gli dissi
-beh hai un posto dove andare?- mi chiese ridendo
-no, hai ragione- gli dissi ridendo
-domani vieni?- mi chiese
-di mattina che i miei non ci sono- dissi
-perfetto- disse lei urlando
-ma perché gridi- gli dissi ridendo
-amore andiamo a vivere insieme facciamo quello che vogliamo, usciamo sempre, ci ritiriamo all'alba, non sei felice?- disse lei euforica
-si sono felice amore- le dissi ridendo
-ci sentiamo dopo che è arrivata aurora- mi disse
-va bene a dopo- le dissi
-ti amo- disse lei
-ti amo- dissi
~fine chiamata~
-Filippo scendi- mi disse mio padre dal piano di sotto
Scesi e andai da lui
-che vuoi- gli dissi seccato
-ma io che ti ho fatto che sei arrabbiato con me- mi disse dispiaciuto
-scusa, dimmi- gli dissi
-ti va di fare un giro? Devo andare a fare una cosa in banca- mi chiese lui
-va bene aspe- dissi salendo
Andai in camera mia misi dei jeans con una felpa enorme ed uscì
-andiamo- dissi una volta sotto
Mentre eravamo in macchina tra risate e discorsi passò in radio una delle mie canzoni
-ma questo non è Irama?- disse mio padre ironico ridendo
-ah quello strano mhh forse- dissi ridendo
-bravo filo guarda dove sei arrivato- mi disse lui
Gli sorrisi soltanto, un sorriso malinconico
-mi mancherà tutto questo- dissi guardando il finestrino
-anche a me, ma ci sarò- mi disse guardando attentamente la strada
-si ma non così- gli dissi trattenendo le lacrime
-ci sarò, sappi solo questo- mi disse mentre una lacrima gli arrivò sulla guancia
-scusami- gli dissi
-non fa niente ti capisco- mi disse - piuttosto dove andrai visto che hai detto che domani vai via- mi disse
-da Chiara- gli dissi
-a vero che lei non vive più coi suoi- mi disse -non fate cavolate che siete giovani- continuò lui
-c-cosa?!- gli dissi imbarazzato sapendo dove voleva mirare
-nel senso... Emh... Usate le giuste precauzioni che ancora avete tanto tempo, non fate cavolate che i bambini non li porta davvero la cicogna- mi disse ridendo conoscendo il mio imbarazzo riguardo l'argomento
-emh, s-si- dissi solo
- ma si cosa filo?- mi disse ridendo più forte
-non preoccuparti per questo- gli dissi senza guardarlo
-capito Capito- disse lui ridendo - siamo arrivati, scendi?- mi chiese
-si- gli dissi
Eravamo davanti l'edificio
-hei fanti, vieni qui?- sentii gridare da un ragazzo
Mi girai e vidi quelli che non avrei mai voluto vedere, erano i ragazzi del liceo,quelli che ci avevano fermato quando ero con Chiara, Aurora e Lori
-chi sono?- mi chiese mio padre
-no niente, entra ora arrivo- gli dissi
Lui entrò e io andai da questi
-Ciao Filippo- mi dissero
-che volete?- dissi io
-che antipatico- mi disse uno
-hei ma la tua ragazza è disponibile adesso?- mi chiese uno ridendo
-no mi dispiace arriva prima se mai dovessi arrivarci anche se ne dubito fortemente- gli dissi guardandolo negli occhi
-credi che non ci arrivi?- mi disse con tono di sfida mettendosi di fronte a me
-lo so e basta, non lo credo e poi credi davvero che lei verebbe con te? - gli dissi ridendo
-vedo che hai preso di coraggio- disse un altro
-abbastanza- gli dissi spostando lo sguardo su di lui
-va bene è stato un piacere ciao coglioni- dissi io per poi andarmene
Loro mi chiamavano ma lasciai perdere, non ero più il ragazzo polemico, odiavo fare a pugni con la gente e anche se lo fossi non potrei farlo perché un sacco di ragazzini mi seguono e non potrei dare questo esempio
-hei fatto?- mi disse mio padre uscendo all'esterno
-si andiamo- gli dissi
-va bene ma chi erano- disse lui
-amici- dissi
-non ci crede nessuno ma va bene- mi disse
-andiamo a casa?- mi chiese poi
-va bene- gli dissi
Arrivati a casa decisi di andare da Chiara
-ciao- dissi uscendo
-dove vai?- sentii dire da mia madre, ma non risposi e uscii
Suonai al citifono
-chi è?- mi disse chiara
-amoreee - dissi
-sali principe- mi disse aprendo
Mi aprì in tutta la sua bellezza
(FOTO SOPRA)
-ma come sei bella- le dissi baciandola
-ciao amore- mi disse abbracciandomi
-perché sei qui?- mi disse ridendo
-mi stai cacciando? me ne vado?- gli dissi ridendo
-no no - disse ridendo più forte
-mi mancavi- gli dissi
-saliamo in camera mia?- mi chiese
-va bene- dissi
-andiamo- disse andando verso le scale per andare al piano di sotto
Solo che dato che lei era avanti a me nelle scale "involontariamente" le guardai il posteriore poco coperto per via dei pantaloncini troppo corti
Ero troppo preso
-che vuoi far... FILIPPO- mi disse spostandosi e urlando alla fine il mio nome dato che continuavo a fissarle il sedere
-scusa- le dissi
-sei un cretino- mi disse ridendo
-io?! Ma se tu ti metti davanti a me con quei cosi addosso è ovvio che ti guardo- le dissi ridendo
-io non ti guardo "altro" ne se stai avanti ne se stai dietro di me- mi disse mettendosi le mano sui fianchi
-si ma io sono maschio- le dissi sorridendo
-va bene, che vuoi fare?- mi disse
S'POV CHIARA
Mi guardò con uno sguardo innamorato e dolce
-ti vorrei per me- mi disse
Andai da lui e lo baciai
Gli saltai addosso e misi le gambe attorno ai suoi fianchi lui mi mise le mani sul sedere per poi palparlo
-mmh- dissi continuando a baciarlo
Andò in camera mia senza smettere di baciarmi, chiuse la porta con un braccio mentre con l'altro continuava a tenermi
Facemmo l'amore e alla fine mi diede un bacio nella fronte
-ti amo talmente tanto- mi disse
-ti amo anche io- gli dissi
-ora voglio fare un giro- gli dissi io ridendo
-tu sei pazza - mi disse ridendo
Ci sistemammo e uscimmo
-ma quanto sei bello?! - gli dissi prendendolo per mano nel bel mezzo della strada
-mai quanto te- mi disse guardandomi
-dove andiamo?- mi disse
-alle giostre- gli dissi
-andiamo- mi disse lui ridendo
Andammo al parco giochi e mi misi su un'altalena
Filippo mi spingeva mentre rideva troppo  e io gridavo fortissimo mentre i bambini ci guardavano male
-ma siete scemi?- disse una ragazza con una gonna sopra il culo e una maglietta super trasparente con tono acido e superiore
-no ci stiamo divertendo qual è il tuo problema?- gli dissi
-peccato che sei così potevi essere un gran fregno, anche se sinceramente un giro me lo farei - disse guardando Filippo
-senti bella gira largo- gli dissi mettendomi davanti Filippo
-ma bella a chi? Punto uno questo è un posto per bambini punto due porta rispetto punto tre io stavo solo guardando un bel ragazzo non puoi impedirmelo Ciccia- mi disse con quella voce da oca
-si da il caso che il bel ragazzo é mio quindi guarda altro- dissi io
-calmati oca- mi disse
A quel punto mi avvicinai ma Filippo mi fermo
-Dai amore lascia stare andiamo- mi disse
-lasciami - gli dissi
-vieni con me calmati- mi disse prendendomi entrambe le mani
mi lasciai trascinare da Filippo
-la odio- gli dissi - ma l'hai vista? Era nuda! Poi "giro me lo farei"! Ma ti pare una cosa normale- dissi presa dal panico
-calmati- mi disse lui
-calmati?! Ti era pure piaciuta,te la sei guardata tutta! - gli dissi
-dai ma che dici amore- mi disse lui
-amore cosa?! - gli dissi
-eddai non fare scenate non l'ho guardata e lo sai- mi disse prendendomi la mano
-non toccarmi- gli dissi
-va bene ciao allora quando ti sei calmata e hai smesso di fare la cretina mi fai uno squillo-mi disse andando via
Lo guardavo allontanarsi e sapevo di doverci andare
Alla fine corsi verso di lui, ma era troppo avanti
-Filippo- dissi gridando tra la folla
...


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