Capitolo 6

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Giorno 1 (parte tre)

Dinah era andata via mentre io restai tutto il tempo sul divano con un piumone, due coperte e un lenzuolo.
Non riuscivo a muovermi e la febbre era salita a trentanove. Questo significava che la mia reputazione avesse un forte rischio di essere rovinata.
"Ho visto un fiore giallo" cantai "Nato su una strada. Dentro una fessura. In mezzo al marciapiede"
Quando avevo la febbre improvvisamnete sembravo una bambina ubriaca e ogni volta le mie amiche Ally e Dinah mi sfottevano per quello.
"Un cane che passava curioso l'ha annusato" continuai "Chiedendosi cos'era... quel coso sconosciutoo!"
"Domani non puoi andare a lavoro" disse Lauren ai fornelli "Non credo che tu sia nel giusto stato per riuscire a mantenere una conversazione seria con qualcuno" disse quasi ridendo.
"Ma i broccoli sono alberi?" domandai fissando il soffitto e lei alzò un sopracciglio "Ma i Tronky sono tronchi?" domandai ancora "Ma le nuvole sono zucchero filato?"
"Dinah, per favore, chiama un'ambulanza" Lauren aveva già il cellulare all'orecchio "No, no, Dinah, tu non capisci! È impazzita!" disse e io alzai un sopracciglio "Non è Camila, è... non lo so, chiama un'esorcista... non so chi sia questa Ally ma se può aiutarci falla venire"
"Allysus!" esclamai con felicità "Che Dio sia con lei" unì le mani in segno di preghiera e subito dopo risi non sapendo il perché.
"Oh Dio mio, non posso credere che tu ti sia trasformata" disse Lauren, togliendo la padella dai fornelli per poi spegnerli "La vuoi la cotoletta?" domandò.
"No, non mi piace rileggere le cose"
Lauren si colpì la fronte e mise il cibo su due piatti.
"Non riesco ad alzarmi" dissi "Poi mi viene il mal di testa"
"Ti aiuto io" Lauren cercò di tirarmi sù ma siccome aveva i tacchi perse facilmente l'equilibrio e cadde sul mio corpo facendo scontrare le nostre labbra.
Sgranai gli occhi e lo stesso fece lei prima di staccarsi subito dal mio corpo.
In quel momento cadde il silenzio e mi resi conto di ciò che fosse sul serio successo.
Mi alzai da sola e mi diressi a tavola anche se con un forte mal di testa.
Mangiai la mia cotoletta velocemente e mi ributtai sul divano e mi coprì da testa a piedi.
Nel momento in cui Lauren finì di cenare qualcuno suonò e lei si alzò per andare ad aprire mentre io uscì la testa per controllare chi fosse.
Ally comparve con un crocifisso fra le mani e Dinah l'accompagnava dietro ridendo.
"Avete bisogno di un'esorcista, ancora?" domandò Ally.
"Credo di averla fatta ritornare come prima" sussurrò, come per non farsi sentire da qualcuno in particolare, cioè me.
"Come hai fatto?" domandò Ally, sapendo che quando avevo la febbre nessuno poteva fermare le mie azioni istintive.
"L'ho baciata"
Ricacciai la mia testa sotto la coperta ignorando le loro presenze finchè non mi addormentai.

*

Quando mi svegliai mi ritrovai in una camera da letto, no aspettate, ero nella camera degli ospiti?!
Lauren mi stava fissando con i suoi occhi verdi da gatto. Il suo corpo era vicino al mio e io spaventata sussultai cadendo a terra e sbattendo la testa.
"Oddio, Camz" esclamò aiutandomi ad alzarmi.
"Che?" domandai "Camz?" sembravo essere ritornata in modalità normale e non da Camila-drogata-ubriaca-raffreddata.
Mi aiutò a sedermi sul letto mentre portai una mano alla testa per il dolore.
"Ho... ho sbagliato" disse, avvicinandosi alla mia testa per controllare l'eventuale ferita.
La sua coscia era in mezzo alle mie gambe. Il suo viso vicino al mio. Le sue labbra così vicine da poterle osservare in tutti i loro dettagli.
"Oddio improvvisamente sei diventata più caldai di prima" disse, con la sua mano sulla mia fronte "Stai bene?" domandò, staccandosi "Camila, sei rossissima"
Il mio cuore battè velocemente e sperai che fosse a causa della febbre ma qualcosa non mi convinceva.
"Io... ho sonno" dissi "Perché sono qui?" domandai.
"Perché eri caduta dal divano circa otto volte, hai urlato, hai pianto e ho deciso di tenerti sotto'occhio portandoti qui e stranamente ti sei tranquillizzata" rise "Sembrava che avessi il potere di tranquillizzarti"
Sentì ancora il mio cuore accellerare e il mio stomaco per la prima volta si contorse a vedere il suo sorriso.
Deglutì e mi sdraiai.
"Buonanotte" dissi semplicemente prima di provare di nuovo a dormire, e anche se passò circa mezz'ora alla fine mi addormentai.
Ciò che mi fece paura fu che il respiro tranquillo di Lauren vicino alla mia spalla mi tranquillizzava quando facevo degli incubi e mi svegliavo.
"È solo... febbre" giustificai tutte le sensazione che quel giorno provai, ma giuro che non era a causa della febbre ma di Lauren.

Matrimonio a prima vista ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora