Capitolo 3 ~ Daily Life ~ Almost Hell Heaven ~ [Parte 1]

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   "Stai bene?"

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   "Stai bene?"

A fare quella domanda fu un ragazzo dai lunghi capelli biondi e gli occhi timidi. Ma sapeva benissimo di aver fatto una domanda stupida. Quel ragazzino aveva appena visto la testa di sua madre esplodere come un cocomero.

"..."

Secondo i rapporti della Future Foundation, quel superstite si chiamava Amami Rantaro. Lui e la sua famiglia erano stati assaliti dai Remnants of Despair e i genitori erano stati uccisi a colpi di mazza da baseball davanti ai suoi occhi. L'unico superstite oltre a lui era la sorellina neonata, Ayumi.

Se non avesse preso sua sorella e non fosse corso via dall'uscita secondaria, a quest'ora sarebbero stati massacrati da quelle bestie.

"Mi chiamo Mitarai Ryota" disse il giovane facendo un sorriso buono "Adesso sei al sicuro"

Erano su un elicottero da guerra. Al fianco del ragazzo c'erano vari agenti della Future Foundation, mentre la sua sorellina era stata portata via da una divisione differente.

"Dov'è mia sorella?" chiese Rantaro con occhi spenti.

"Al sicuro. La porteranno al quartier generale e presto potrai riabbracciarla. Hai la mia parola, conosco tutti quanti in quella divisione. Il direttore e Munakata si occuperanno di tutto"

"..." Rantaro aveva finito i discorsi. Era sotto shock e aveva ancora i vestiti sporchi del sangue schizzato dai cervelli dei suoi genitori.

"Posso fare qualcosa per te?" gli domandò Ryota. "Qualunque cosa"

"Non voglio niente" rispose "Voglio solo... dimenticare. Voglio dimenticare ogni cosa"

"..." Ryota stringeva uno strano smartphone tra le mani. Sembrava custodirlo con estrema cura, quasi fosse un tesoro. "Rantaro, dico bene?"

Il ragazzino non rispose, ma Ryota sorrise. "Voglio farti vedere una cosa"

Forse mosso dalla curiosità, forse perché l'altro aveva quel sorriso confortante sulle labbra, forse perché non aveva niente da perdere, Rantaro annuì.

"..." Ryota gli mostrò qualcosa, sembrava un video o comunque una ripresa.

Gli occhi di Rantaro rimasero un secondo congelati su quella strana immagine psichedelica. Poi il sorriso gli tornò sulle labbra. Era un sorriso genuino, un sorriso colmo di speranza.

"Come ti senti?" gli domandò Ryota.

"Che cos'è?" Rantaro era tornato vivo, con espressione allegra.

"La speranza" rispose Ryota con occhi buoni "La sola speranza che ci è rimasta"

...

Danganronpa Alter V3 ~ Beautiful Lie ProjectWhere stories live. Discover now