Chris Evans

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Chris Evans × Reader.

Bollino: 🟢

Rapporto: Amore

Richiesto da: Greyhawk_

Lo conosci da così tanto tempo che non ti ricordi neppure quando hai iniziato a provare dei sentimenti per lui.
Stiamo parlando di Chris.
Vi siete conosciuti in un modo parecchio insolito. Frequentavate la High School e lui era al terzo anno mentre tu al secondo. Avevate l'ora di educazione fisica in comune e il vostro insegnante aveva deciso di mettere in campo due squadre che avrebbero giocato una partita a basket: una femminile e una maschile. Tu e le tue compagne contro i compagni di quel...bellissimo ragazzo dai capelli castani e gli occhi azzurri.
Il fischio di inizio ti aveva distratta dai tuoi pensieri, una tua compagna ti passò la palla.
Voi e i ragazzi ve la giocavate alla pari.
Ad un certo punto toccava a te fare canestro, ma quando stavi per tirare la palla un ragazzo ti spinse per terra. Tu ti rialzasti immediatamente,
«È fallo in attacco!» esclamasti verso il ragazzo che stava ridendo,
«Peccato che il Coach non l'abbia visto» disse guardandoti dall'alto. Accidenti se era alto.
«Riprendiamo» disse un altro ragazzo,
«Io non alzerò un dito fino a quando non avrò i tiri che mi spettano» ribattesti stizzita,
«Neanche noi» rispose il capitano della squadra femminile,
«Coach!» chiamò il ragazzo che prima aveva catturato la tua attenzione,
«Cosa c'è, Evans?» chiese l'uomo,
«Mi ha spinta mentre tiravo» dicesti puntando il dito contro il giovane che ti aveva buttata per terra,
«Temo di non averti vista, signorinella» disse il Coach togliendosi il cappello e passandosi una mano sulla fronte,
«Quindi niente tiri» ti schernì il ragazzo,
«Ti ho visto spingerla» aveva confessato Evans,
«Chris, ma che cazzo fai?» gli aveva esclamato un altro ragazzo,
«Odio barare» aveva dichiarato in risposta lui, «Perché devi sempre fare cazzate?» aggiunse ringhiando minaccioso al ragazzo che ti aveva spinta,
«E va bene, Evans. Fallo in attacco! Due tiri, signorinella» disse il Coach passandoti la palla.

Al termine della giornata scolastica, sulla strada per casa, qualcuno ti affiancò,
«Ti sei scavata la fossa» disse. Era Evans.
«Ci sono abituata» rispondesti affrettando il passo per seminarlo,
«È un vero coglione» dichiarò tirandoti per un braccio,
«Cosa vuoi?» domandasti fermandoti e girandoti verso di lui,
«Chris, piacere» ti porse la mano, tu la afferrasti
«T/n» ti presentasti confusa, ma sorridente.

                                 ~

«Robert» chiami Mr. Iron-man salutandolo con un cenno della mano,
«La signora Evans è venuta a trovare il suo maritino?» chiede scherzoso,
«No. La signorina T/c è venuta a trovare il suo compagno di bevute che come al solito ha dimenticato qualcosa a casa mia» dici alzando la voce per farti sentire da lui. Lui. Chris.
«Le sue mutande?» domanda divertito Robert,
«Il portafoglio» rispondi sventolando per aria l'oggetto,
«T/n! Che ci fai...Oh! Ecco dove diavolo era!» esclama Chris cingendoti la vita con un braccio,
«Stamattina ho provato a chiamarti, ma non hai risposto» spieghi guardandolo di lato,
«Il mio telefono è morto» si giustifica Chris mostrandoti il suo cellulare, lo schermo totalmente distrutto,
«Sei un disastro, Evans» dici scoppiando in una fragorosa risata,
«Tu non sbagli mai?» ti chiede avvicinandosi pericolosamente a te, le vostre labbra sono a pochi millimetri di distanza,
«Mai. Io sono perfetta» soffi sulla sua bocca, lui ti sorride e di colpo ti bacia. D'istinto indietreggi, ma poi premi di nuovo le tue labbra sulle sue e ti ritrovi a circondargli il collo con le braccia mentre lui intensifica il bacio. Senti la sua lingua accarezzarti le labbra che schiudi per dargli libero accesso, posa le mani su entrambi i tuoi fianchi,
«Chris, c'è Robert» mormori,
«Sinceramente non me ne frega un cazzo» risponde brevemente riprendendo a baciarti,
«Evans! In scena!» esclama probabilmente uno dei registi, Chris si stacca,
«Sì...Arrivo!» dice schiarendosi la voce,
«È una cosa lunga?» domandi infastidita,
«Ci metterò poco. Aspettami nel mio camerino» ti sussurra in tono non poco malizioso,
«Ti aspetto» rispondi con un occhiolino seducente. Lui si allontana.
«A quando le nozze?»,
«Robert, ti prego».

Immagina (...puoi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora