Sonetto VI: Meritamente, però ch'io potei

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Meritamente, però ch'io potei
abbandonarti, or grido alle frementi
onde che batton l'Alpi, e i pianti miei
sperdono sordi del Tirreno i venti.

Sperai, poiché mi han tratto uomini e Dei
in lungo esilio fra spergiure genti
dal bel paese ove meni sì rei,
me sospirando, i tuoi giorni fiorenti,

sperai che il tempo, e i duri casi, e queste
rupi ch'io varco anelando, e le eterne
ov'io qual fiera dormo atre foreste,

sarien ristoro al mio cor sanguinente;
ahi vota speme! Amor fra l'ombre e inferne
seguirammi immortale, onnipotente.

Sonetti - Ugo FoscoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora