Avete mai avuto la sensazione di cadere, precipitare in un crepaccio senza fondo? Probabile, succede a tutti almeno una volta.
L'avrei preferita, questo era certo.
Mi avvicinai all'aula di pozioni, i sotterranei di Hogwarts non erano mai stati così cupi e gelidi. Mi strinsi le braccia nella divisa e proseguii: i miei passi rimbombavano ritmicamente nel corridoio deserto. Ma dove accidenti erano finiti tutti?
L'unica luce che vidi proveniva dall'aula di pozioni.
La mia mente cercò di farmi porre delle domande, ad esempio sul perché mi stessi trovando lì, e sul come ci fossi arrivata.
Ma per qualche motivo evitai di domandarmelo e proseguii.
Varcai la soglia bussando sul portone di legno massiccio - Professor Lupin?-
Teddy mi aveva chiesto, tempo addietro, ti non chiamarlo con il suo nome nelle ore scolastiche; per quanto potessimo avere un buon rapporto, lui era sempre un mio professore, ad Hogwarts.
Strizzai gli occhi e vidi la sua chioma blu elettrico china sopra ad un calderone sulla scrivania.
Lui non sembrò sentirmi, e continuò a mescolare e aggiungere ingredienti.
Mi avvicinai superando i banchi vuoti e mi fermai davanti alla cattedra, notando che le snelle dita di Teddy stavano tremando leggermente.
-Che intruglio prepari?- gli chiesi guardando gli ingredienti sparsi sul tavolo.
Teddy mise dei fiori di mughetto nel mortaio, e incise delle radici di Bubotuberi per farne uscire il succo violaceo, che gocciolò nel contenitore.
-Una pozione speciale- sibilò lui, così piano che mi parve di essermelo immaginata.
Non sembrava proprio la voce di Teddy, inoltre non ero ancora riuscita a vedero in faccia perché lavorava costantemente a testa bassa.
Visti gli ingredienti, e notando un'ampolla di vetro contenente una polvere grigiastra (polvere d'argento probabilmente) dedussi che stava preparando la pozione antilupo.
Me lo sentivo.
Teddy martoriò i fiori nel mortaio insieme al succo, con movimenti rapidi e frettolosi.
Li aggiunse nel calderone, sempre tremando.
-Ti..ti senti bene, Teddy?- gli chiesi incerta.
Teddy si fermò di scatto, per un istante una scintilla di paura mi si formò nello stomaco.
-Benissimo, cara Rose- rispose lui, con un tono che non seppi riconoscere, e subito riprese a fare ciò che stava facendo.
Restammo in silenzio, durante il quale Teddy mischiò il suo calderone a testa bassa.
Stava cominciando a farmi davvero paura.
Dopo un po' prese cautamente l'ampolla con la polvere d'argento e ne versò un pelo nel calderone.
Sembrava terrorizzato dall'idea che quella sostanza entrasse in contatto con la sua pelle.
Rimise l'ampolla al suo posto, e si sfregò le mani sui vestiti quasi meccanicamente.
Non seppi perché lo feci, ma appena Teddy riprese a mescolare, afferrai velocemente l'ampolla e la strinsi tra le mani.
Teddy smise di mescolare e il suo viso si alzò verso di me.
-Non la toccare- mormorò fissando l'ampolla. Le sue iridi color paglia, erano circondate da vene rosse che coprivano quasi tutto il bianco dei suoi occhi.
Erano un bene che guardasse le mie mani e non me.
-No.- dissi caparbiamente, infondo ero pur sempre una Grifondoro -Prima mi spieghi cosa sta succedendo, e cosa ti prende- dovetti sforzarmi per impedire alla mia voce di tremare.
-Devo fi..finire....devo finire la p-pozione....- Teddy cominciò a tremare piu forte e riprese a mescolare il calderone con più vigore.
Cercai di fermarlo posandogli una mano sul braccio, ma lui emise una specie di ringhio, e io mi allontanai di scatto.
Strinsi l'ampolla tra le mani e mi guardai attorno.
La mia attenzione venne attirata da un qualcosa di luminoso che si stava estendendo sul parquet.
Alzai il viso e vidi la luna, bellissima e piena, fare capolino dall'enorme vetrata che dava sul Lago Nero.
Luna piena.
Mi voltai verso Teddy e lo vidi appoggiato con le braccia alla scrivania mentre respirava affannosamente, le sue dita si contorcevano e si allungavano, le sue unghie crescevano a dismisura e si trasformano in micidiali artigli.
Mi guardò e ringhiò facendo brillare i suoi bianchi denti affilati.
Con un balzo saltò sulla scrivania e si mise in posizione d'attacco verso di me.
Vidi il suo corpo ricoprirsi pian piano di peli, e gli occhi diventare sempre più famelici.
Indietreggiai con il cuore che mi rimbombava nelle orecchie -T-Teddy?- balbettai.
Il mio professore fece un balzo in avanti, verso di me, e io lanciai il contenuto dell'ampolla contro di lui e urlai.
Aprii gli occhi, e mi accorsi di star urlando davvero.
-Stai bene?- mi chiese una voce.
Avevo il fiato corto, sentivo i capelli appiccicarsi sul collo bagnato di sudore e il mio cuore galoppava ancora.
-Sì- dissi girandomi e cercando di respirare in modo normale.
Era mia cugina Lily, seduta su una sedia vicino al mio letto.
Strinse gli occhi verdi osservandomi -Ti ho mai detto che parli nel sonno?- mi chiese. Alzai un sopracciglio guardandola incuriosita. Lei fece una risata -a volte é come guardarsi una sit-con babbana-
Evitai di correggerla e dirle che si diceva "sit-com" e che nessuno usava più quel termine.
-Ehm, non lo sapevo. Grazie.- dissi confusa.
Mi tolsi le lenzuola bianche che mi coprivano le gambe e mi tenevano caldo.
Avvertii subito un dolore alla caviglia, e la vidi bluastra e gonfia.
-Cosa ci faccio in infermeria?- le chiesi.
-Sei caduta dalla scopa- spiegò Lily
-E come ho fatto a cadere dalla scopa?- le chiesi alzando gli occhi al cielo.
-Beh, non lo sappiamo ancora. Madama Bumb ha praticamente aperto un'indagine. Pensiamo che qualcuno ti abbia fatto il malocchio alla scopa.-
Annuii.
-Tra poco arriveranno anche gli altri- mi informò Lily -ovviamente non c'ero solo io a tenerti compagnia.- prese qualcosa dal taschino della tunica -ho trovato questo...quando sei caduta dalla scopa-
Il mio stomacò sprofondò. Lily posò quello che riconobbi come il mio libro sul comodino. Era avvolto da un panno marroncino.
-L'hai...letto?- le chiesi facendo scorrere gli occhi dal libro a lei.
-Non l'ho fatto, e nemmeno tu avresti dovuto- rispose lei guardandomi con i suoi occhi verde giada.
Non seppi cosa risponderle, cosi restai come una stupida a fissarla.
-Ho percepito subito il suo potere...dovresti consegnarlo alla McGranitt, questo libro ha qualcosa che non va-
Strinsi le labbra, lo sapevo, ma lei non lo aveva letto, lei non poteva capirmi.
-Hai ragione- mentii.
Vidi Madama Chips entrare in infermeria seguita da Domi, mio fratello Hugo, mio cugino Albus e suo fratello James.
-Sorellina, come stai?- mi chiese Hugo sedendosi sul bordo del letto.
-Un po' stordita, ho male alla gamba più che altro- risposi.
-Ovviamente- rispose Madama Chips -è fratturata-
-Su con la vita cugina! Tutta la scuola parla del tuo incidente! Ti piaaaace avere attenzioni eh!- disse James dandomi un pugno sulla spalla ed esibendo il suo sorriso mozzafiato che faceva girare la testa a molte studentesse.
James Potter però, in fatto di tatto, era un vero idiota.
-Oh, ehm si certo- dissi ridacchiando.
-Dovrà chiederti un favore, non ti illudere- disse Albus Potter con un tono che all'apparenza potrebbe sembrare snob, ma io conoscendolo sapevo che non era tale. Il taglio dai capelli castani gli dava un'aria ordinaria, ma i suoi occhi blu scuro avevano un che di carino; purtroppo il suo carattere schietto e il suo camminare sempre a testa alta si rispecchiva nella sua casata: Serpeverde.
-Non é affatto vero!- protestò James.
-Ragazzi!- li riprese madama Chips -si é appena svegliata-
James e Albus tacquero guardandosi la punta delle scarpe.
Sebbene Madama Chips fosse avanti con gli anni, la sua statura imponente e il suo sguardo omicida non avevano perso la loro abilità nell'intimorire gli studenti.
-Domi, come mai così silenziosa?- le chiesi.
La rossa mi guardò e mi fece un piccolo sorriso, ma lo trovai più falso del mito dei gorgosprizzi.
-Niente- rispose -sono solo stanca-
Le due scuse preferite dalle donne.
-Ti ho portato una cioccorana- disse Hugo prendendo la scatolina e porgendomela.
-Temo dovrà mangiarla dopo. Prima la medicina.- disse la Chips strappandola dalle mani di Hugo e ficcandosela in tasca.
-L'ho sempre detto che ruba i dolcetti ai bambini- bisbigliò James all'orecchio di Albus, a quanto pare non abbastanza piano, dato che l'infermiera si girò e li fulminò con lo sguardo.
-Sta arrivando qualcuno- disse improvvisamente Lily.
Ci girammo tutti verso la porta, ma non vedemmo nessuno.
Madama Bumb prese dall'armadio bianco una boccetta del medesimo colore, a forma di scheletro.
-NO,no,no,no- dissi subito -so cos'è quello- ebbi un brivido di disgusto.
-Papà l'ha provato al secondo anno, dice che sa di cacca di drago e piscio di folletto- bisbigliò di nuovo James ad Albus. E di nuovo ad un tono di voce non abbastanza basso.
-Se non la smettete vi butto fuori- annunciò Madama Chips, ma James e Albus si erano già messi a complottare qualcosa, erano lì a bisbigliare tra loro, gasati solo come i maschi sanno esserlo.
Li vidi scambiarsi qualche galeone.
-Forza, non abbiamo tutto il giorno- annunciò sbrigativa l'infermiera.
Svitò la boccetta e me ne versò una razione abbastanza abbondante nel bicchiere sul comodino.
-Fa finta che sia succo di zucca- la buttò lì Lily
-Sarà difficile- commentò James.
Nel chiacchiericcio generale mi feci forza e presi il bicchiere.
L'odore mi arrivò ancor prima che avvicinassi il contenuto al naso e subito smisi di respirare.
"Non sarà più difficile che bersi un boccale di burrobirra a goccio" pensai per rassicurarmi.
Madama Chips stava cercando di far star zitti James e Albus, ai quali si era aggiunto anche mio fratello.
Lily mi guardava e aveva un piccolo sorrisetto sulle labbra.
Dominique invece guardava fuori dalla finestra, e sembrava voler essere da tutt'altra parte.
Avvicinai il bicchiere alle labbra tappandomi il naso.
1...2...3!
Cominciai a berlo a sorsoni e dopo aver ingoiato il primo sentii il gusto amaro e un conato di vomito che mi fece sputare tutto il contenuto in modo abbastanza teatrale.
Silenzio di tomba.
Scorpius Malfoy era appena apparso nella folla e teneva delle pergamene in mano.
Ma per Merlino, possibile che sia apparso proprio lui sulla mia traiettoria di sputo dell'ossofast?
-Weasley- disse lui furioso a denti stretti, avevo davvero una mira eccellente, insomma, gli avevo sputato in faccia senza neanche vederlo arrivare. Si passò la manica della tunica sul viso per asciugarsi.
-Io ve l'avevo detto, che stava arrivando qualcuno- disse Lily con un risolino.
James imprecò e passo tre galeoni ad Albus, che aveva l'aria molto soddisfatta.
-Ero venuto a portarti gli appunti di Trasfigurazione, domani c'è un test- disse lui secco buttandomi le pergamente sulle gambe.
Io non sapevo cosa dire.
-Ehm...scusa..?- provai a dire facendomi piccola piccola.
-Forza, lasciamoli un po da soli- disse Albus prendendo James per il braccio.
-Perché dovremmo lasciarli da soli?- chiese inopportunamente James.
-Ma che dite??- sbotto Scorpius diventando paonozzo -io vado a farmi una doccia, ora puzzo di cacca di drago-
E detto ciò se ne andò, su tutte le furie.
James, Albus e Hugo si stavano tenendo la pancia dal ridere.
-Okay ora basta! Tutti fuori!- disse Madama Chips esasperata -e tu- disse rivolta a me aggiungendomi nel bicchiere l'ossofast che avevo sputato -bevitelo tutto, se vuoi tornare in sesto entro stasera- posò il bicchiere sul comodino e fece sgombrare l'infermeria.
Salutai la mia bizzarra famiglia e mi sdraiai con un sospiro appoggiandomi al cuscino.
Presi i fogli di permagena e li srotolai per darci un'occhiata.
La calligrafia di Scorpius era elegantissima, nulla in confronto ai miei appunti disordinati.
Si era preso la briga di portarmi i suoi appunti. Era un gesto carino.
Non capivo ancora perché l'avesse fatto.
Il libro disse improvvisamente la mia testa il libro è sul comodino, accanto a te.
Mi sforzai di allontanare quella tentazione e mi concentrai sulle pergamene di Scorpius, immergendomi nello studio per non pensare.Salve a tutti😊 ho deciso di non mettere foto di chi dovrebbe interpretare Albus, o James o tutti gli altri. Penso sia più carino che ognuno di noi si immagini i personaggi a suo modo ^-^
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciate una stellina in tal caso.
Alla prossima🖖

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~Rose e Scorpius~ "Secrets"
FanfictionÈ il quinto anno ad Hogwarts per Rose Weasley. Un altro normale anno, in cui non sarebbe successo niente come nei precedenti. O almeno così pensava. Le cose nella scuola di magia e stregoneria cominciano a farsi burrascose quando Rose e Scorpius, gr...