Capitolo 2

16.7K 185 4
                                    

Maria era totalmente distrutta, voleva andare via e voleva stare lontano da Carlo.
Tanto che appena il medico uscì dalla stanza per farla rivestire lei ne approfitto, si vestì velocemente e poi, tramite la porta, si assicuro che non ci fosse nessuno.
Dopo di che uscì senza fare rumore e si precipitò fuori da quell'edificio, si diresse al supermercato che vi era lì.
Entrò ed iniziò a girare un po' per cercare di calmarsi.
Ma una voce che la chiamava da fuori la fece terrorizzare di più, era Carlo che la stava chiamando vicino alla sua macchina.
Ad un certo punto qualcuno entrò nel supermercato urlando.
Maria riconobbe subito la voce ed iniziò a nascondersi.
Ma Carlo la vide ed iniziò a correre verso di lei.
Di conseguenza anche Maria corse.
Ma svoltando a sinistra Maria si scontrò con un ragazzo, che la prese subito prima che il sedere di Maria si scontasse con il pavimento.
X: stai bene?
Maria: si scusami non volevo.... devo andare...
Il ragazzo la blocco dal polso.
X: dove stai andando?
Maria: lontano da lui...
Disse indicando Carlo.
X: stai tranquilla vieni.
Disse facendola avvicinare a lui.
Carlo: lasciala, non ti immischiare!
X:perché non esce dal supermercato?!
Carlo: e chi sei tu per dirmelo?sentiamo!
X: il proprietario, adesso fuori!
Carlo: prima o poi dovrai uscire Maria, ti aspetto fuori!
Maria era terrorizzata.
Carlo uscì.
Maria: la ringrazio signore, ora vado.
Disse per poi andarsene via quasi scappando.
X: aspet....
Quel ragazzo la segui.
Maria andò nel reparto dei cioccolati.
X: scappi sempre dalle persone?
Disse dirigendosi vicino ad Maria.
Maria: mi scusi.
X: non scusarti sto scherzando. Come ti chiami?
Maria: sono Maria, lei?
X: mi chiamo Felipe e darmi del tu, non sono un vecchio.
Disse ridendo.
Maria: va bene, scusa.
Felipe: che ti ha fatto quell'uomo?
Maria: niente.
Felipe: e tu pensi che io ti creda?!chi è?
Maria: il mio ragazzo, se possiamo definirlo così.
Felipe: che ti ha fatto?
Maria abbassò il capo e non rispose.
Felipe: tranquilla, forse ho capito.
Maria prese dei cioccolatini e si diresse verso la cassa seguita da Felipe.
Felipe: dammi faccio io.
Disse prendendo i cioccolatini di Maria.
Ma lei non gli e li fece prendere.
Maria: no, ma grazie.
Il cassiere passo i cioccolatini e guardò Felipe che fece capire al cassiere di non farla pagare e lui obbedì.
Maria: allora?
Cassiere: niente signora.
Maria: cosa?!
Poi guardò a Felipe che gli fece un sorrisino e capì.
Maria scosse la testa.
Maria: grazie.
Disse sorridendogli.
Stava per uscire quando si bloccò nel vedere Carlo.
Felipe si diresse subito da lei.
Felipe: tranquilla, ci sono io.
Maria: ti ringrazio ma è meglio che non ti metti contro di lui, ti farà male.
Felipe: che ci provi, non ho paura di un essere così inferiore.
Maria lo guardò sbalordita.
Maria: wow.
Felipe: cosa?
Maria: sei così sicuro di te.
Felipe: ovvio.
Maria: ma le tue cose?
Felipe: ce le hanno le mie guardie del corpo.
Maria: quindi sei davvero il proprietario?
Felipe: si. Ora usciamo.
Maria scosse il capo.
Felipe: ci sono io, fidati.
Disse per poi prendergli la mano.
Maria in quel momento si sentì protetta.
Uscirono dal supermercato.
Carlo: bene vedo che ti sei portata il tuo nuovo amichetto.
Maria: Carlo smettila.
Carlo: non darmi ordini!
Disse alzando la voce.
Maria si terrorizzò.
Felipe la strinse a se.
Felipe: tranquilla.
Carlo: questa la paghi Maria.
Felipe la strinse di più a se.
Maria: ahi!
Disse allontanandosi un po' da Felipe.
Carlo: ti fanno ancora male vero? Vuol dire che ti ho punito bene ieri.
Disse sorridendo.
Felipe guardò Maria che tremava ed era spaventata.
Felipe: stai bene?
Maria annuì.
Carlo: perché non la lasci e te ne vai per la tua strada?
Felipe: e invece perché non te ne vai tu?
Carlo: come osi.
Felipe mise dietro di se Maria.
Carlo cercò di tirargli un pugno, ma Felipe lo blocco subito.
Felipe: stai lontano da lei.
Una guardia si stava per avvicinare ma Felipe la fermò con uno sguardo.
Carlo riuscì a prendere Maria in quell'attimo di distrazione di Felipe.
Felipe: lasciala!
Felipe iniziò a diventare rosso, si era incavolato.
Carlo tirò uno schiaffo a Maria.
Al che Felipe tirò fuori dai suoi pantaloni una pistola.
Felipe sparò nella spalla di Carlo, che si accasciò a terra.
Felipe prese Maria che aveva iniziato a piangere e la strinse a se.
Felipe: shh, tranquilla ci sono io qui con te, non ti lascio sola.
Maria lo abbraccio.
Felipe disse alla sua guardia di concludere ciò che aveva fatto senza ucciderlo.
Maria: grazie Felipe, ora vado.
Felipe: dove devi andare, ti accompagno.
Maria: tranquillo non... non ti preoccupare.
Felipe: tu vieni con me.
Disse prendendola dal polso e conducendola nella sua macchina.
Entrambi salirono e Felipe mise in moto il veicolo.
Felipe: dove vuoi andare?
Maria: grazie Felipe.
Felipe : non devi ringraziarmi. Dove vuoi andare?
Maria: non so, a casa.
Felipe: ma vuoi davvero tornare a casa?
Maria scosse la testa.
Felipe: immaginavo.

Salvata e guarita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora