SPIEGAZIONI

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Attenzione! Queste spiegazioni fanno riferimento alla fine della prima parte di Tu sei, pubblicata in contemporanea con questo capitolo. Andate a leggere Quarto giorno e Fine primo tempo, prima, o potreste beccarvi spoiler!

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Sono tornata dall'Uganda per il tempo necessario a dirvi due paroline e due ringraziamenti, poi torno a trincerarmi nel bunker :D

Non voglio che l'epilogo sembri una cosa forzata, come se per esigenze di "colpo di scena" dovessi per forza concludere così. Per questo per me è necessario spiegarvi e dirvi che ho cercato di nascondere nel capitolo precedente - come accade sempre per le parole che scrivo - i segnali di ciò che stava facendo Beatrice, le ho intrise di puzza di bruciato. Secondo me a una rilettura consapevole, ora, potrebbero balzare all'occhio. (E sapeste quanto avrei voluto avvisarvi mentre leggevate!)

Beatrice si convince che non è la decisione a logorarla, tutto le suggerisce che deve condividere la sua vita con lui, ogni sua reticenza è spazzata in un attimo dalla ferma convinzione che se tutto la conduce a lui allora è lì che deve andare, è certa di aver sprecato un sacco di minuti, secondi, ore. Sono tutti riferimenti presi dal testo. Anche le ultime parole del discorso che fa prima di trovare l'accendino (e il biglietto) sembra la favoletta che sta ripetendo a memoria a se stessa prima di riversarla pronta e fumante agli altri. Beatrice non dice mai di averlo capito, di averlo maturato. Non dice di essere in grado di lasciar andare il passato, tanto che quando Andrea le propone di parlare lei dice di no, non è pronta. E l'impulso di scacciarlo via quando pensa a lui a letto con Bianca le è sempre annidato sotto pelle, non ci ha fatto i conti.

Il fatto è che Beatrice è una ragazzina pressata da questa decisione più grande di lei che lotta con un amore irrazionale e viscerale ancora più grande della decisione stessa. Caratterialmente è ancora come un grumo di plastilina modellabile da persone ed eventi, suo malgrado non ha ancora costruito una personalità radicata e forte che le permetta con maturità di decidere ciò che è meglio per lei. Non sa che fare, ma sa di avere un limite temporale per decidere che si è per giunta autoimposto. E allora quasi nel panico decide di petto, di pancia, con i giorni passati insieme al suo Andrea che nel frattempo è anche diventato migliore di quello che era e decide di lasciar andare tutto.

Ma basta un biglietto perché nel cuore della notte si ritrovi a fare i conti con la realtà e decida di scappare – e il punto di questa situazione finale per me e il mio modo di vedere le cose, è che se prima è stato Andrea a sbagliare, stavolta è stata lei, anche solo per essere scappata nel cuore della notte. Qualunque fosse il suo motivo, giustificabile o meno. Metà di voi sperava ritornassero insieme, metà no, vuoi perché non ci sono seconde possibilità, vuoi perché magari vedeva ancora un "noi" per loro, ma nel futuro, dopo che entrambi cresceranno e matureranno ulteriormente. Ebbene, alla fine si sono lasciati – almeno momentaneamente - : ma non era questo il modo. Lei che parla di rispetto, stavolta non ne ha avuto, soprattutto dopo quello che lei volontariamente aveva lasciato accadesse.

Ovviamente questa è solo la mia personale interpretazione, che può tranquillamente andare a braccetto con la vostra per cui invece si è comportata benissimo e Andrea se lo meritava. Il mondo è bello perché è vario, sempre.

Concludo questa parte di spiegazioni col dirvi che quello che ho cercato di trasmettere è che non sempre quando una storia finisce è colpa solo di una persona, anzi: spesso è colpa di entrambi. Date per scontato, quando parlo del futuro, che Andrea sia il carnefice e Beatrice la parte lesa, forse perché la logica ci porta a questo a volte.

Ma alla luce dei fatti ora ne siete ancora sicuri?

Avremo le nostre risposte nella seconda parte, che non vedo l'ora di iniziare. :D

Ci sentiamo presto con i ringraziamenti, ho bisogno di un po' di tempo per elaborare il tutto. Queste emozioni sfiancano anche me.

Sono pronta ai dibattiti, alle riflessioni, ai commenti, sempre.

Vi voglio bene.

Giulia

Tu sei (Le ceneri)Where stories live. Discover now