Capitolo 7

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«Aspetta.»
Si gira guardandomi e io mi alzo mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Non faccio in tempo a parlare che Stiles apre la porta entrando.
«Scusate il disturbo ma io e Lydia avremmo fame.»
Scott alza gli occhi e io guardo Lydia sbuffando.
«Ordiniamo la pizza?»
«Va bene, faccio io.»
Scott esce prendendo il telefono e io mi siedo sul letto.
Appena Stiles esce dalla camera, Lydia si siede accanto a me.
«Quindi?»
«Non ho detto niente.»
«Perché no?!»
«Siete entrati voi ecco perché.»
Si mette le mani sulla bocca e io mi appoggio al muro.
«A lui piaci?»
«Si.»
«Lo sapevo!»
Urla lei e io mi metto un dito davanti alla bocca per farla stare zitta.
«Potete parlare dopo.»
«Ci proverò.»
«Ma solo parlare non altre cose da adolescenti con gli ormoni a mille.»
Mi metto a ridere e lei si alza, andiamo di sotto in soggiorno e ci sediamo sul divano.
«Fatto.»
Si siedono pure Scott e Stiles e restiamo in silenzio.
«Ragazzi basta parlare per favore.» Dice Stiles con tono ironico.
«Vi è morto il gatto? Su con la vita!»
Ci mettiamo tutti quanti a ridere e Lydia si alza prendendo dalla cucina una bottiglia vuota.
«Bene, ora si gioca a obbligo o verità.»
«No Lydia! Lo abbiamo fatto l'ultima volta questo gioco.»
Sbuffo io appoggiando la testa all'indietro.
«Dai! finché aspettiamo le pizze.»
Annuisco e appoggia la bottiglia sul tavolo facendola girare.
Si ferma su Stiles che sceglie obbligo.
«Ti obbligo a farti truccare e rimanere tutta la serata truccato.»
«Va bene ma almeno truccatemi bene.»
Prendiamo tutti i trucchi di Lydia e iniziamo a truccarlo.
Prendo lo specchio e lo giro verso di lui.
«Sono bellissimo!»
«Già.»
Sorride Scott e Stiles si alza avvicinandosi.
«Scottino vieni qua!»
«No, non ti avvicinare!»
Si mettono a correre per tutta la casa e alla fine Stiles lascia a Scott lo stampo del rossetto sulla guancia.
«Questo non vuol dire che sono gay!»
Ci ricorda Stiles ridendo mentre gira la bottiglia.
Si ferma su Lydia che sceglie verità.
«Ti sei mai innamorata di un nerd?»
«Se devo essere sincera, si.»
Sentiamo bussare alla porta e Lydia va ad aprire.
«Pizze!»
Prendiamo le nostre rispettive pizze e mangiamo continuando a parlare.
Finiamo di mangiare e Lydia decide di mettere su il caffè per restare svegli.
«Abbiamo ancora domani per riposarci poi ci tocca lavorare.»
Ci ricorda Stiles e noi annuiamo sbuffando.
«Vado un secondo in bagno.»
Mi alzo ma non faccio in tempo ad arrivare in bagno che Lydia esce dalla cucina e mi versa tutto il caffè sulla maglietta.
«Oddio! Scusa!»
Inizia a bruciare e io corro in camera entrando nel bagno.
Mi tiro su la maglietta e con la mano ci metto su un po' di acqua fresca.
«Hai bisogno di aiuto?»
Metto giù la maglietta e vedo Scott davanti alla porta.
«Aspetta qui.»
Esce e io mi siedo sul letto aspettandolo.
Lo vedo entrare con del ghiaccio e sedersi accanto a me.
Lo prendo e lo metto sull'ustione che mi si è creata.
«Ti sei fatta davvero male.»
Sussurra e io faccio un sorriso annuendo.
«Mi faccio male facilmente.»
«Ho detto a Lydia che non ti sei fatta niente.»
«Ecco perché non viene. Di solito quando mi faccio male chiama il pronto soccorso.»
«Addirittura?»
«Si è l'unica persona che si preoccupa per me.»
Abbasso lo sguardo e tolgo il ghiaccio dalla mia pancia.
«Non ho un buon rapporto in famiglia.»
«Mi dispiace.»
Alzo lo sguardo guardandolo negli occhi e faccio un piccolo sorriso.
«Va meglio?» Mi chiede e io annuisco.
«Grazie.»
Lui mi guarda e fa un sorriso.
«Figurati.»
Scendiamo di sotto e continuiamo la serata.
Forse dovrei ascoltare Lydia, lui non è così male come penso.

Ti odio ma ti amo Where stories live. Discover now