°4°

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Cazzo.
Ma proprio lui dovevamo incontrare ?
"Ehm.. A quanto pare.." dico io mordendomi il labbro per il nervoso. "Levati dalle palle e lascia stare il mio amico, Jeon" dice Jimin prendendomi per il braccio e trascinandomi in classe. Mentre andiamo nei banchi dell'ultima fila chiedo a Jimin "Ei ma chi era quel tipo?"
"Si chiama Jeon Jeongguk, ha 16 anni ed è un bulletto della scuola, che ama vedere la gente soffrire. Uno stronzo insomma. Come mai sa chi sei?" mi dice Jimin, spostando lo sguardo dalla lavagna a me, osservandomi curioso. "Ehm.. Dopo che mi hai salutato, mentre mi facevo coraggio per entrare, dalla porta è uscito lui e mi è venuto addosso. Mi ha minacciato e se ne è andato. Non é successo niente di che" dico, fingendomi disinteressato. "Niente di che? Amico, sei fortunato ad essere vivo. Tutti quelli che lo infastidiscono vengono pestati a sangue. Sono scandalizzato, giuro" dice mentre mi guarda stupito. Io lascio cadere il discorso li, alzando le spalle e cominciando a seguire la lezione.
Cerco con lo sguardo Jeongguk e lo trovo pochi banchi sotto di noi, intento a disegnare qualcosa. Provo a capire cosa sta disegnando, ma i miei problemi di vista non aiutano. Appena suona Jeongguk ritira velocemente il block notes e lo mette in cartella, non dandomi la possibilità di vedere. Vabbè, glielo chiederò appena ne avrò l'occasione.
Mentre mi dirigo verso l'aula di inglese Jimin mi ferma e dice " Tae, mi dai il tuo numero di telefono, per favore? Almeno non devo correre per i corridoi per cercarti"."Oh si, certo. *** **** ***". Appena finisce di scrivere il numero, alza lo sguardo e, cominciando a allontanarsi, dice "A domani Tae, felice di averti conosciuto!" e se ne va. "Ci si vede Jimin" sussurro mentre vedo verso la mia classe. Guardo il cellulare e vedo una notifica, lo sblocco e guardo chi è.

Sconociuto
Ei Taee
Sono Jimin🦄

Tu
Ei Jiminiee🍁

Hai salvato il numero *** **** *** in "Jiminie🍁"
tocca per cambiare

Sorrido guardando il messaggio e mentre cammino mi perdo nei pensieri.

Meno di un'ora e sono libero di andare a casa! Cosa potrebbe andare storto?
Ebbene. Ho parlato troppo presto, come sempre.
In pochi secondi vengo sbattuto contro gli armadietti, schiacciato tra questi e un ragazzo. L'impatto mi provoca una fitta alla cicatrice sul petto e un probabile livido sulla nuca.
Ma che cazzo vuole questo ora?
Allontano il ragazzo davanti a me con una forte spinta, recupero il mio zaino (che era finito per terra), pronto ad andarmene. Purtroppo vengo subito riafferrato per la divisa scolastica e appena mi giro per vedere il mio aggressore, mi trovo davanti l'ultima persona al mondo che avrei voluto vedere.
Il mio peggior incubo.
Il mio peggior nemico
Proprio come 5 anni fa.
Era proprio lui.

Jackson Wang.

^my life is a disaster^Where stories live. Discover now