14. Che pozione!

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-Sei in squadra con Malfoy!- esclamò Teddy.
Nell'aula regnò qualche secondo di profondo silenzio, durante i quali io fissai a bocca aperta il mio professore.
-Sta scherzando?- chiesi una volta riprese le mie facoltà mentali -Non può mettermi in coppia con lui...farà di tutto per sabotarmi e...-
-Questo non accadrà, Weasley- mi interruppe subito Teddy -Dovrete lavorare alla stessa pozione e avrete lo stesso voto, in base al lavoro fatto. Dubito che il signorino Malfoy voglia rovinare la sua ottima media solo per antipatia nei tuoi confronti- il professore lanciò un'occhiata al diretto interessato e io feci altrettanto.
Si era alzato anche Scorpius e teneva le braccia ferme sul banco, come pronto a scattare in avanti; ma dopo l'ultima frase di Teddy, lo vidi rilassarsi e piegare le labbra quasi in un sorriso.
-Professore- disse lui -Io vedo una sola boccetta di Verita Serum, se la darà alla coppia vincente...beh le quantità non sono sufficenti per condividerla...-
Presi consapevolezza di quello che aveva appena detto.
Mi chiesi perché non avesse ribattuto anche lui, perche non avesse protestato dicendo di non voler lavorare con me... ma mi risposi da sola.
A lui non importava un accidente, voleva solo quello stupido premio...non gli importava cosa dovesse fare o con chi dovesse lavorare per ottenerlo.
Abbassai la testa e fissai il banco, mentre tornavo silenziosamente a sedermi.
Mi sentii incredibilmente stupida per aver risposto a Teddy, quando a Scorpius non importava assolutamente nulla della cosa...né di me.
Già, forse era quello a ferirmi di più.
-Ottima domanda- rispose Teddy.
Aprii il mio libro per ripassare, ma il professore dai capelli blu si avvicinò al mio banco e me lo chiuse.
-Potete tenere il libro durante la prova, non serve che ripassiate ora. Dovete solo ascoltare-
Annuii mentre l'imbarazzo mi faceva salire un calore alle guance.
-Il Verita Serum lo consegnerò alla persona che, tra i due, ha lavorato meglio. All'altro concederò un'altra pozione a scelta, di cui parleremo più avanti. Malfoy, vada al posto della signorina Potter. E lasciate un solo calderone sul banco. Ora dirò le altre coppie-
Vidi Lily, affianco a me, alzarsi e guardarmi quasi con compassione mentre stringeva il libro al petto e se ne andava.
Strinsi i denti e portai il calderone di mia cugina sulla cattedra, mentre Scorpius scaricava sul banco affianco al mio il suo libro di pozioni.
Teddy nel frattempo stava mettendo insieme Grifondoro e Serpeverde, e dovetti farmi strada tra le innumerevoli persone in piedi che aspettavano una sistemazione, per poter tornare al mio banco.
-Pagina 32- disse Scorpius prendendo il mio calderone e mettendolo a metà tra noi due.
-Lo so- sibilai, lui non parve sentirmi e aprì il suo libro sulla pagina del Distillato di Morte.
-Aspetta- disse appena feci per aprire anche il mio -Ci serve spazio sui tavoli per i vari ingredienti, due libri non servono. Terremo solo il mio- disse senza guardarmi, sfogliando le pagine.
Lasciai andare un sospiro e mi piegai per posare il libro nella borsa.
-Non pensi che dovresti usarlo per andare a prendere qualche ingrediente?- disse Scorpius acido mentre il mio libro scompariva nella piccola borsetta, risucchiato dal mio incantesimo estensivo.
Stavo già cominciando a non sopportarlo più.
-Non serve- risposi.
Chiusi la borsa e mi alzai dirigendomi verso gli scaffali in fondo all'aula.
Non avevo bisogno del libro per sapere quali erano gli ingredienti, gli avrei dimostrato che mi aveva sottovalutato.
Sale marino Africano....assenzio, radici di Valeriana, polvere di Asfodelo e....
Mi fermai, con tutti gli ingredienti tra le braccia cercando di ricordare quello che mi sfuggiva.
-Fagiolo Sopoforoso- disse Lily, che era comparsa di fianco a me e stava prendendo un vasetto con il sale.
-Grazie- le dissi facendole un sorriso e prendendo un paio di fagioli (che in realtà somigliavano più a delle prugne) da una scatola.
Mi feci largo tra gli studenti e tornai da Scorpius scaricando tutte le cose sul banco.
-Riempi il calderone e accendi il fuoco, io penserò al Sale Africano- dissi mentre prendevo già delle provette e ci versavo sale e acqua per farlo sciogliere.
-Ricordati di...-
-Lasciare la provetta a riposare per cinque minuti, facendo attenzione a non muoverla di un millimetro e poi versarla nel calderone?- chiesi inarcando un sopracciglio.
Scorpius mi guardò per qualche secondo, inespressivo, mentre io fui costretta a distogliere lo sguardo da quelle idiri color ghiaccio che oggi erano particolarmente azzurre e penetranti.
Mi maledii per aver abbassato lo sguardo per prima e tornai a quello che stavo facendo.
Mi sentii a disagio per tutto il tempo, dato che dovevo lavorare spalla contro spalla con Scorpius. Cercai di andare a memoria, ma un paio di volte essa mi tradì e dovetti sporgermi, invandendo lo spazio vitale del Serpeverde, per sbirciare sul suo libro.
La cosa mi metteva tremendamente a disagio, non era mai bello condividere il libro con una persona con cui non volevi condividere nemmeno l'aria.
Di tanto in tanto la mia mano sfiorava la sua mentre cercavo di prendere un mortaio, o le radici di Valeriana...
Tutte le volte mi tiravo indietro di scatto, al minimo contatto.
Lui non sembrava accorgersene, forse l'unica cosa che lo tradiva era la sua estrema rigidezza.
-Mi passeresti il coltello?- dissi mettendo il fagiolo sopoforoso sul tagliere e tendendo la mano senza guardarlo.
Dopo due secondi ricordai le dimensioni di quel coltello e la sua lama di almeno 20 cm, e mi allarmai.
Girai la testa verso Scorpius e vidi che me lo stava tendendo davvero...e dalla parte del manico.
Teneva la lama con due dita e mi porgeva il manico in legno.
Mi ero davvero preoccupata che mi passasse il coltello in mano dalla parte della lama?
Mi diedi mentalmente della stupida e lo afferrai arrossendo.
Mi parve di sentire Scorpius sbuffare, ma non alzai la testa per accertarmene.
"Tagliare il Fagiolo Sopoforoso" ricordai, e vi poggiai la lama, ma appena lo toccai il fagiolo saltellò via e atterrò vicino al calderone.
Scorpius lo raccolse e me lo passò -Stai attenta alle dita, questi cosi sono molto sfuggenti- mi avvisò rimettendolo sul tagliere.
Cercai più volte di tagliarlo, ma continuava a ruotare e sgusciare via dappertutto.
Ad un cerco punto Scorpius mi afferrò la mano che stava tenendo il coltello.
-Se lo tieni così ti tagli il pollice, e sono abbastanza suscettibile alla vista del sangue- posò il mestolo sul tavolo e mi si avvicinò sfilandomi il coltello dalle mani.
"Non indietreggiare, non lo fare, passi per una strana poi..." continuavo a pensare, ma avere Scorpius così vicino mi confondeva.
Riuscivo solo a respirare il suo profumo di mare e sabbia e guardare i suoi capelli che arrivavano quasi a sfiorarmi il viso.
Le sue sopracciglia corrugate mentre si concentrava, le sue ciglia lunghe e dorate che finivano con l'arricciarsi sulle punte...
-Mi stai ascoltando?- chiese lui e si girò verso di me.
Dovetti fare un passo indietro, perché il suo viso era sin troppo vicino al mio.
-Certo- dissi io puntando gli occhi sul fagiolo-prugna.
Il biondo posizionò il coltello sopra il fagiolo e io mi avvicinai notando una piccola crepa sulla superficie rugosa.
Stavo per dirgli di tagliarlo in quel punto, quando il fagiolo scivolò da sotto la lama e mi volò dritto in un occhio.
Mi allontanai tenendomi il viso con una mano e imprecando mentalmente Merlino in mille modi, mentre un bruciore insopportabile mi intorpidiva tutto l'occhio.
-Rossa... hey Rose- mi disse Scorpius mettendomi una mano sulla schiena -Tirati su, fammi vedere-
Mi voltai tenendomo la mano premuta sul viso, Scorpius me la spostò piano e lo vidi storcere la bocca in una smorfia.
Da così vicino, potevo vedere delle scaglie verdastre nei suoi occhi, che non avevo mai notato.
-Scusami non l'ho fatto apposta...se non ci metti subito del ghiaccio ti verrà un'occhio nero...-
-No- dissi allontando la sua mano, che mi teneva delicatamente il mento per osservare la mia ferita -andrò dopo, alla fine dell'ora-
Abbassai il viso e fui contenta che i capelli mi coprissero la faccia... che probabilmente era della loro stessa tonalità di rosso.
Presi il coltello e guardai quell'odioso essere inanimato ma sfuggente.
-Ci serve solo il suo succo, vero?- chiesi.
-Si esatto-
Presi la lama e la appoggiai sopra fagiolo, appena fui certa che fosse abbastanza stabile premetti con forza.
Ebbi la soddisfazione di sentire lo scricchiolio del suo guscio mentre si rompeva.
Lo presi e mi sporsi verso il calderone, finendo di schiacciarlo con le mani: il succo bluastro gocciolò abbondantemente.
-Notevole- commentò Scorpius -non avevo mai pensato di schiacciarlo invece che tagliarlo...-
-Magari non pensi abbastanza in grande- commentai sorridendo e guardandolo, mentre mi pulivo le mani con un panno.
Il Serpeverde continuò a fissarmi per una decina di secondi, e io feci lo stesso con lui.
Ma perché mi stava guardando così...?
-Beh- disse lui -hai già un gran bell'occhio nero-
AH
Per Merlino! Possibile che mi illudessi ogni volta per niente?
-Visto che hai finito, vieni a mescolare- disse lui facendo qualche passo di lato e porgendomi il mestolo.
Feci come diceva, sebbene avessi la testa altrove e l'occhio che mi pulsava e restava più socchiuso dell'altro.
-Non così, in senso antiorario- disse lui.
Mi fermai e ci pensai seriamente: avevo sempre avuto problemi a distinguere il senso orario dall'antiorario, ci dovevo sempre riflettere su e immaginarmi le lancette dell'orologio che giravano.
-Così- disse Scorpius prendendo la mia mano ferma sul mestolo e aiutandomi a girare nel senso opposto.
La sua mano era incredibilmente fredda e mi venne la pelle d'oca.
Lui la tolse quasi subito e se la passò tra i capelli biondi -Insomma, hai capito no?- chiese lui freddo e tornò a martoriare le radici di valeriana nel mortaio, senza guardarmi.
Evitai di rispondere "no" perché non lo stavo davvero ascoltando, ero ancora troppo presa dal pensare al contatto con la sua pelle.
Dopo qualche minuto Scorpius mi disse di cambiare il verso del giro, mentre lui versava della polvere di Asfodelo nel calderone.
Ormai avevo un occhio aperto e uno chiuso: non osai immaginare come dovessi apparire e quanto fosse gonfio...
-Dovrebbe essere pronta...- disse lui -Tu che dici?-
Mi sporsi sul calderone e vidi che la pozione aveva preso una bella tonalità di lilla.
-Si dovrebbe avere questa sfumatura di colore...- dissi pensierosa.
Vidi un giovane Serpeverde che aveva estratto dal calderone un mestolo praticamente sciolto e disintegrato.
-Almeno non saremo i peggiori- commentai.
-Non avevo dubbi, Meade è una schiappa in pozioni- rispose Scorpius con un ghigno soddisfatto.
-Non era tuo amico?- chiesi confusa, inarcando un sopracciglio.
-Piccola Rose, hai ancora tante cose da imparare. Pensi che lui non parli male di me alle mie spalle? O che non lo facciano anche gli altri?-
-Beh no, nella mia casata è diverso...-
-Ma certo- disse lui spazientito alzando gli occhi al cielo -Voi grifoni siete tutti nobili bla bla...ti stupirebbe sapere quante ragazze parlano male di te per invidia. Ma tu sei troppo ingenua per accorgertene- disse lui mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Raggelai guardandolo con l'occhio buono sgranato e trattenni il fiato, lui guardò la sua mano come se lo avesse tradito e la tirò subito indietro.
-Sai, preferisco non saperlo- risposi spostando il peso da un piede all altro, in imbarazzo.
Ci mettemmo a pulire il tavolo, e non dicemmo più una parola fino alla fine dell'ora.
-Tempo scaduto!- disse ad un certo punto Teddy, e prese a passeggiare tra i banchi osservando i calderoni.
Borbottò frasi come "questa pozione non è finita" "questa nemmeno" "Dovrebbe essere lilla, signorina Blaiker, non blu scuro" "Artemius Meade, mi puoi spiegare come ha fatto il tuo mestolo a sciogliersi?"
Si fermò al nostro tavolo e rimase a bocca aperta guardandomi -Weasley! Si può sapere perché non sei andata da Madama Chips?-
Abbassai il viso mentre quasi tutti nell'aula mi guardavano e bisbigliavano tra loro.
-Dovevo prima finire la pozione, professore- dissi facendo spallucce.
Teddy sospirò e diede un'occhiata al calderone annuendo tra sé e sé.
Prese dalla tasca una foglia e la lasciò cadere dentro.
Io e Scorpius si sporgemmo in avanti per vedere cosa sarebbe successo: la fogliolina cominciò a bruciare fino a scomparire.
-Beh- commentò Teddy -mi sembra l'unica pozione abbastanza accettabile da essere provata-
Mi sentii un peso sprofondare nello stomaco -Provarla? In che senso?-
-Nel senso che uno di voi due dovrà berla, Signorina Weasley-
Teddy prese un'ampolla e la riempì con il liquido rosa del calderone.
-Volete decidere con un "sasso carta forbice"?- chiese Teddy guardando prima me poi il mio compagno.
Lanciai un'occhiata al biondo, che sembrava preoccupato quanto me.
Nonostante ciò lo facemmo ugualmente, Scorpius però imbrogliò e fece forbici due secondi dopo che io ebbi deciso carta.
Che Serpe!
Sbuffai e presi l'ampolla di mano a Teddy, la avvicinai al naso e sentii un odore dolciastro, come di sciroppo.
-Cosa le succederà?- chiese Scorpius.
-Il Distillato di Morte Vivente, come ben sa, è una pozione che porta chi la beve in un sonno profondo, talmente realistico da sembrare quasi una morte apparente- spiegò Teddy -Beh...questo se la pozione è preparata correttamente. Ma non preoccuparti, a occhio direi che va bene-
-E io dovrei affidare la mia vita al suo occhio?- chiesi al professore.
-Beh il suo occhio é messo meglio tuo, Rose- commentò Scorpius.
Mi trattenni dal tirargli un calcio negli stinchi, e feci un respiro profondo.
I Grifondoro e i Serpeverde avevano tutti gli occhi puntati su di me. Dovevo farcela, dovevo essere coraggiosa...
Avvicinai il bicchiere alle labbra, la mano mi tremava e rischiavo di far cadere a terra tutto il contenuto.
-Ti ho fatto un'occhio nero- disse Scorpius rompendo il silenzio dell'aula -è il minimo che io possa fare-
E detto ciò, con un movimento rapido, mi strappò di mano il bicchiere e lo bevette tutto d'un fiato.

~Rose e Scorpius~ "Secrets"Where stories live. Discover now