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Finita la manifestazione, tutti gli studenti del college o, meglio, buona parte, si ritrovano a pranzare al McArthur Park, chi con le cose già pronte da casa e altre comprate al momento.
Dinah ha insistito tanto, convicendo alla fine Camila, la quale, però, prima di incontrarsi con Normani e Lauren, si allontana, mettendosi sotto un albero.
La sua coinquilina rimane un po' male per il suo strano comportamento, in fin dei conti non vedeva l'ora di farle conoscere le persone più importanti della sua vita che rappresentano una seconda famiglia. Inizia a sospettare che ci sia qualcosa dietro: sono tre giorni che la conosce e l'unica cosa che sa è il suo nome e che proviene da Miami, sempre che questa sia la verità, non sembrava molto convinta.

Normani e Lauren, tenendosi dal mignolo, raggiungo Dinah e, alla loro vista, quest'ultima butta un urlo e corre verso la sua fidanzata, facendosi prendere in braccio.
Mano nella mano arrivano alla postazione scelta, qualche metro più lontano da Camila, la quale ha un block notes sulle gambe ed è intenta a mordicchiare una matita.
Guarda di sfuggita la ragazza dagli occhi verdi per un paio di volte e quando Lauren se ne accorge, abbassa il viso rosso di vergogna.

Spera abbia distolto l'attenzione su di lei, prova controllare ma non c'è più, né a destra, né a sinistra.
«Ehi» sussurra alle sue spalle, mettendole una margherita tra i capelli
Ingoia a vuoto, irrigidendosi vistosamente mentre Lauren si siede accanto a lei e ridacchia per quella reazione.
«Sono felice tu sia venuta, mi ha fatto davvero piacere, sai?»
«Le.. Le tue parole erano molto belle» balbetta
«L'hai fatto tu?» domanda, vedendosi ritratta su un foglio bianco
Ancora più imbarazzata, chiude di scatto il suo block notes ma alla fine le viene sfilato dal grembo, sfogliato da quelle grandi mani che sembrano così delicate e morbide.
«È.. È solo uno schizzo» prova a dire con un nodo alla gola «Nulla di che»
«Scommetto che una volta finito sarà fantastico»
Continua a sorriderle. Ha sempre quel tono calmo e pacato, come se non perdesse mai la pazienza, come se trovasse pace e serenità ovunque.
«Vedremo»
Il tono di Camila, al contrario, è freddo e distaccato. Probabilmente solo per non far notare le sue emozioni o fare qualche figuraccia.
«Non sei di molte parole, vedo» intima, inarcando un sopracciglio «Perché non pranzi con me e quelle due svitate laggiù?»
Danno entrambe un'occhiata a Dinah e Normani, impegnate a coccolarsi mentre sistemano la tovaglia da picnic. Camila sospira, pensa alla migliore risposta per rifiutare l'invito, non è il caso di esporsi, anche se deve ammettere le piacerebbe molto passare del tempo con loro. È pur sempre vero che, come aveva accennato la sua coinquilina, dove c'è Lauren ci sono paparazzi.
«Ma-magari un'altra volta» sospira nuovamente
«Non ho alcuna possibilità di convincerti?» insiste
«In un'altra occasione, senza paparazzi»
«Non ti piace stare al centro dell'attenzione, capisco» annuisce
«Mi dispiace che tu stia qui tutta sola...»
«In realtà stavo per andare via, non avevo voglia di venire qui.. Mhh, volevo semplicemente ammirarti» la interrompe
«E farmi un ritratto, già che c'eri» ridacchia, senza nascondere un velo di delusione
Prende la matita dalle mani di Camila, apre sulla prima pagina del block notes e scrive il suo numero di telefono sopra.
«Non prendermi per pazza, ma mi hai davvero colpita e mi piacerebbe scoprire tutto su di te.. Chiamami»
Le stampa un bacio sulla guancia e va via con un sorrisetto compiaciuto.

Lionheart ||CAMREN||Where stories live. Discover now