Un Piccolo Aiuto Capitolo 7

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Un piccolo Aiuto

Hermione uscì dalla sua camera, già vestita e pronta per andare a lavoro, le mancava solo la colazione, pensò sfiorandosi lo stomaco. Arrivata in corridoio, si fermò notando la porta della stanza di Ron aprirsi.

Forse avrebbe potuto aspettare Ronald, dargli il buongiorno e magari cercare di scambiarci due parole. Oppure poteva muoversi, precederlo, fuggire giù per le scale, e salutarlo in seguito, in cucina. Pensò a a queste due opzioni con ansia crescente in corpo, ma qualcuno, aveva già un piano per lei.

Hermione venne strattonata malamente per un braccio e, andò a cozzare contro il petto di Potter, sbattendo la fronte sui suoi pettorali che, ebbero più o meno la stessa consistenza di un muro di mattoni.

Harry, ignaro della tonicità dei propri muscoli, si schiacciò di più l'amica contro il corpo deciso a far rendere nel migliore dei modi la sceneggiata che si era prefissato.

La ragazza scostò il viso dal petto dell'amico, con il chiaro intento di insultarlo - Ahi Harry ma ch..- farfuglio infastidita.

Il ragazzo si abbassò repentinamente verso il suo viso - Taci! - le sussurrò contro il naso.

Hermione spalancò gli occhi contrariata dai modi e aprì la bocca per parlare, ma un cigolio di porta, dietro le sue spalle, le bloccò le parole in gola.

"Ron..." pensò la mora con l'agitazione che le invadeva nuovamente il piccolo corpo "Ron era uscito dalla camera".

Harry le fece l'occhiolino e si alzò velocemente dal suo viso, la ragazza guardò dal basso la mandibola di Potter muoversi, mentre lui si passava la lingua sul labbro inferiore, il ragazzo fece un teatrale ed esagerato sussulto poi parlò - R-Ron! - esclamò con voce acuta.

Hermione sentì la presa di Harry sulla sua schiena scivolare via, sfiorarle gli avambracci, per passare alle braccia e liberala, non poteva vedere Ronald dalla sua pozione ma sentiva la sua presenza poco distante da lei. Il cuore le batté a mille, ingoiò a fatica, fece un passo indietro allontanandosi da Potter e quasi sobbalzò quando Ron, con vece incerta, le diede il buongiorno.

Hermione si voltò lentamente, gli occhi Ronald incontrarono subito i suoi. Lo sguardo del rosso era vagamente spaesato, era evidentemente rimasto spiazzato dal modo in cui aveva trovato lei ed Harry poco prima, sentì le guance leggermente rosse per il voluto equivoco - Buongiorno...- farfugliò poi mordendosi il labbro inferiore.

Harry si mise le mani nelle tasche dei pantaloni, schiarendosi la voce a disagio - Già sveglio? - chiese poi al rosso.

Ronald annuì voltandosi verso Potter - Si beh, ecco, ieri sera sono uscito, non abbiamo potuto cenare insieme...ho pensato di rimediare con la colazione...magari vi preparavo qualcosa - rispose facendo passare gli occhi da Harry e Hermione, per poi tornare sul viso del corvino.

La ragazza osservo Ron iniziare a parlare con Potter, si era messo la T-shirt arancione dei Chudley Cannons per scendere a colazione, gli era leggermente aderente sul petto e faceva a pugni coi suoi scapigliatissimi capelli rossi.

"È adorabile..." pensò la mora "Mascolino e tenero allo stesso tempo".

Harry richiamò l'attenzione della ragazza con gesto della mano portandola presente e lei gli si avvicino, sotto gli occhi blu di Ronald che la guardavano insistentemente. Potter mise una mano sulla schiena di Hermione, all'altezza dei reni, in un gesto che risultava decisamente intimo.

"Decisamente troppo intimo per noi due" pensò la ragazza a disagio per poi parlare - Si? - chiese, guardando Harry che si voltò verso il suo viso.

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