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Arrivai al parco dopo dieci minuti esatti. La mia amica Alessandra era sulla panchina dove andavamo a parlare quando eravamo liberi. Camminai verso di lei. Mi guardò a lungo e mi corse incontro. «Emmaaa» disse urlando come una pazza. «Aleee» dissi abbracciandola. «mi sei mancata» disse tra i miei capelli. «anche tu» dissi io. Ci staccammo dall'abbraccio e ci sedemmo sulla panchina. «sono felice di vederti» disse Alessandra sorridendo. «idem» dissi ricambiando il sorriso. «com'è la nuova famiglia?» mi chiese. «è numerosa. Ci sono cinque o sei figli maschi» risposi. «sono belli?» chiese lei sorridendo. «sì» risposi. «presentameli» disse lei felice. «presto li vedrai» dissi ridendo. Ci alzammo dalla panchina e camminammo, continuando a parlare del più e del meno. Dopo due ore mi trovai davanti a casa mia. «vieni, questa è la casa dove vivo ora» dissi, facendola entrare. Aprii la porta e lei rimase a bocca aperta. «è gigantesca» disse lei a bocca aperta. «sì. Lo so» dissi. Nicholas scese per le scale. «chi è la ragazza che hai portato?» chiese lui curioso. «my best friend» risposi io da perfetta finta inglese. «già» disse la mia best annuendo. «piacere Nicholas» disse lui, avvicinandosi ad Ale e dandole la mano. «piacere mio. Alessandra» disse la mia best stringendo la mano di Nicholas.
Le facemmo vedere la casa.

La casa dei vampiriWhere stories live. Discover now