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In questi giorni Perrie è particolarmente strana.
Non mi ha praticamente rivolto la parola nell'ultimo periodo, come se volesse ignorarmi.
Ho fatto finta di non farci caso, ma in realtà ci sto male.
Ci sto male perchè essere ignorata dalla ragazza che amo mi distrugge.
Sono seduta sul letto a riflettere, mentre gioco con il ciondolo che mi aveva regalato lei qualche anno fa.
Basta, devo andare a parlarle.
Mi alzo dal letto ed esco dalla mia camera dell'hotel, dirigendomi verso la sua.
Busso piano.
Nessuna risposta.
Busso un po' più forte, aspettando con ansia.
Vedo la maniglia abbassarsi e la porta che si spalanca.
Poi la vedo, in tutta la sua bellezza.
Ha i capelli un po' in disordine e il pigiama.
Stava già dormendo?

"Cosa ci fai qui?"

"Dobbiamo parlare Perrie"
Mi squadra da capo a piedi prima di farmi entrare, senza dire una parola.
Mi vado a sedere sul letto, aspettandola, ma lei rimane in piedi, come se volesse rimanere a distanza da me.

"Che cosa succede?"

"Di cosa stai parlando?"

"Andiamo Perrie, sei la mia migliore amica, so quando hai qualcosa che non va"
Dire quelle parole fa male, ma io per lei sono solo questo, e devo accettarlo se non voglio rovinare tutto.

"Va tutto bene Jade, stai tranquilla"

"Non sto tranquilla, per niente. Sono giorni che mi eviti, che non mi parli e che fai di tutto per non stare con me. L'ho notato, non sono scema. Quindi se hai qualche problema con me dimmelo"
Dico tutto d'un fiato, quasi urlando. Odio questa situazione.

"È complicato, meglio che tu non sappia nulla"
Dice mettendosi le mani nei capelli, per poi sedersi di fianco a me, ma sempre troppo lontana.

"Ehi, abbiamo sempre parlato di tutto e abbiamo sempre risolto tutto insieme. Parlami, ti prego"

"Non fare finta che ti importi davvero di me"
Non ci credo. Non ci credo che l'abbia detto davvero. Queste parole sono peggio di una pugnalata al cuore.

"Stai scherzando vero?"
La guardo negli occhi, cercando una specie di reazione da parte sua, aspettando che mi dica che è solo uno scherzo e che va tutto bene.
Ma in cambio mi rivolge uno sguardo pieno di rabbia.

"No Jade, anzi, é meglio se ci allontaniamo"

"Perrie dimmi che stai scherzando, per favore"
Sento scendere una lacrima sul mio viso, mentre chiudo gli occhi cercando di capire cosa sta succedendo.

"Dobbiamo fare così, è meglio per entrambe"
Sembra non avere nessuna emozione mentre lo dice, come se fosse di ghiaccio.

"Io non posso"

"Non puoi?"

"Non posso starti lontana"

"Perché?"
Le parole uscivano da sole dalla mia bocca, senza controllo.

"Perchè sono innamorata di te Perrie"
Pronuncio queste parole quasi urlando, tenendo sempre gli occhi chiusi per paura di vederla.
Non le lascio il tempo di dire nulla e corro via. Scappo da lei, dall'amore della mia vita. Dalla ragazza che vuole starmi lontana.
Mentre le lacrime scivolano sul mio viso aumento il passo ed entro in camera mia, chiudendomi la porta alle spalle.
Mi appoggio su di essa e poi mi lascio andare, seduta su quel pavimento freddo mentre cerco di capire che cosa avevo appena fatto.
Mi spavento non appena sento un rumore provenire da fuori.

"Jade apri"
È lei.

"Jade per favore apri questa maledetta porta"
Mi alzo, poggio la mano sulla maniglia, ma qualcosa mi blocca.
Appoggio la fronte sulla porta, pensando se fosse la cosa giusta da fare.
Decido di aprire la porta e poi la vedo.
Ha gli occhi lucidi e mi guarda.
Abbasso la testa, consapevole di non poter reggere il suo sguardo.
Ma sento la sua mano che posarsi sul mio viso, mentre mi asciuga le ultime lacrime che erano scese.
Mi fa alzare la testa, mostrandomi un piccolo sorriso sul suo volto.
Non faccio in tempo a chiederle nulla che mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
Sussulto a quel contatto, non me l'aspettavo.
Ma poi realizzo che Perrie mi sta baciando.
Ricambio il bacio, muovendo le mie labbra sulle sue.
Le circondo i fianchi con le braccia, trascinandola dentro la stanza per poi dare un calcio alla porta e chiuderla.
La faccio appoggiare su di essa, senza staccarmi un attimo da lei.
Mette le mani dietro il mio collo, giocherellando con i miei capelli.
Sento la sua lingua picchiettare sulle mie labbra, chiedendo l'accesso.
Sorrido per poi socchiuderle.
Le nostre lingue cominciano a danzare e a rincorrersi senza tregua, come se si aspettassero da anni.
La attiro sempre di più a me, sentendo i nostri corpi combaciare alla perfezione.
Ci stacchiamo lentamente per riprendere fiato.
La guardo e vedo che ha ancora gli occhi chiusi.
Quando li apre i nostri sguardi si incrociano, mentre sul suo viso compare un enorme sorriso.

Hold my handWhere stories live. Discover now