Capitolo Cinque

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Non riusciva a credere di essersi addormentato a lezione. Non riusciva a credere che il professore lo avesse beccato e lo avesse fatto alzare in piedi per sgridarlo davanti a tutti al centro dell'enorme aula magna per più di cinque minuti. Gli bruciavano ancora le guance, nonostante si trovasse seduto in un angolo del bar con il berretto tirato fino agli occhi, ricurvo su una tazza di carta piena di thè amaro.

Aveva sbavato sul libro e, stando a quanto raccontato dai suoi compagni, parlato nel sonno. Parlato di cose riguardanti Harry. Forse aveva anche gemuto un po'. La vita di Louis era una barzelletta.

Gli suonò il telefono.

Quando sbloccò lo schermo per leggere il messaggio, ponderò brevemente l'idea di affogarsi nel thè.

'Ho sentito che oggi ti hanno dato una lezione? Hahaha capita? Lezione.'

Niall studiava produzione musicale. Come cazzo faceva a saperlo già? Louis lo chiamò.

"Come cazzo-" iniziò Louis, abbassando il tono della voce quando il suo accesso piagnucolante attirò l'attenzione di un passante dall'aria frettolosa.

"Amico, le notizie viaggiano veloci in questo posto," disse Niall, un vago suono di percussioni e bassi in sottofondo. "Ti avevo detto di andare a letto ieri, no?"

"Non è che mi sia divertito a stare in piedi tutta la notte per finire la lettura per la sua dannata lezione, Nialler. E sai cosa ha detto? Lo sai?"

"Suppongo che me lo di-"

"Ha detto, 'se non t'importa nulla della tua educazione e passi le notti a fare festa, puoi anche uscire dalla mia classe.' Tipo, cazzo. Porca puttana, Niall. Non mi stavo divertendo. La sua non è neanche l'unica lezione per cui devo studiare. Ho anche un dannato lavoro part-time. Non ci sono abbastanza ore in una giornata." Inspirò profondamente, s'impose di non andare in iperventilazione. "Ho anche dato buca a Harry ieri così da poter studiare, e questo è ciò che ottengo in cambio. Perché mi disturbo?"

"Così che tu possa laurearti e diventare un insegnante?"

"Smettila di trovare un senso alle cose. Sono turbato."

Niall iniziò a tubare come se Louis fosse un tenero cucciolo abbandonato sul ciglio della strada. "Passa dal mio studio all'edificio JM. Ti farò un po' di coccole."

Coccole, gli sembrò un'idea tanto, tanto bella in quel momento. Solo che, "Non posso. Ho un seminario tra dieci minuti. Sai, due ore in cui i miei compagni cercheranno di non fissarmi e bisbigliare del mio fallimento come essere umano. Per non parlare del fatto che ci sarà anche il mio insegnante preferito. Sarà divertente."

Niall non gli sembrò particolarmente seccato quando rispose, "Buona fortuna allora, Tommo. Puoi farcela." Ma poi ancora, lo era raramente. La sua tolleranza alle stronzate in genere era incredibilmente alta.

Louis appoggiò la guancia al tavolo e fulminò con lo sguardo due ragazze sghignazzanti che gli passarono di fianco. "Odio tutto e tutti."

"Va bene," disse Niall. "Ti voglio bene."

"Ti voglio bene anch'io." riattaccò e si alzò in piedi, stringendosi il thè caldo al petto. Cosa che si rivelò essere un enorme, enorme errore.

Sentì il liquido bollente spandersi per il petto e impregnargli la maglietta ancor prima di poter fare due passi.

"Oh mio Dio, mi disp-"

"Siamo seri cazzo?" si prese la maglietta tra le dita per staccarla dalla pelle, trasalendo quando il thè caldo gli gocciolò sul petto, la tazza che aveva in mano era quasi vuota. Era a malapena riuscito a berne due sorsi. "Fantastico cazzo. Complimenti, tesoro."

I Like the Way You Bend for Me, Baby - Italian Translationजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें