Capitolo 11

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Mi sveglio. Mi metto seduta sul letto. Vado in bagno e faccio una doccia fredda. Esco dalla doccia e mi asciugo. Metto questo e dei tacchi chiusi neri ne troppo alti ne troppo bassi.

 Metto questo e dei tacchi chiusi neri ne troppo alti ne troppo bassi

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Faccio i ricci e scendo giù. Mi siedo su una poltrona situata al salotto quadrato. Ad un tratto inizia tutto a tremare. Dura un minuto, tutti gli oggetti sono a terra.
<Che succede?> dico ai miei fratelli che si trovano sulla ringhiera.
<Davina> dice Klaus.

Salgo le scale e entro furtivamente nella stanza di Davina.
<A che gioco stai giocando?> le dico mantre si sveglia.
<Ho detto distruggi la casa no tutta la città> le dico ancora.
<Non sono stata io> dice.
<Non di proposito. Io... non so cosa mi sta succedendo> dice ancora.

Sono sul divano. Elijah ha portato qui Sophie Deveraux.
<Sappiamo che hai rubato le spoglie della donna che Davina disegna da mesi. Puoi spiegare questa straordinaria coincidenza?> dice Elijah a Sophie.
<Non posso, non sapevo neanche chi fosse Celeste finché..-> dice Sophie ma viene interroga da Davina che urla.
La casa trema. Sbuffo.
<Era Davina?> dice Sophie.
<Una simpatica abitudine che ha sviluppato> dice Klaus.
<E il terremoto che ho sentito oggi?> chiede Sophie.
<Sempre Davina e ha cominciato a vomitare terra> dico.
<Oh.. abbiamo un grosso problema> dice Sophie.
<Pensavo che avessimo più tempo, ma dobbiamo completare il raccolto subito> continua la strega.
<Parla la strega disperata convenientemente> dice Klaus bevendo il suo alcool.
<Dico sul serio. Il terremoto è l'anteprima della grave catastrofe che si abbatterà su di noi> dice Sophie.
<Perché dovremo crederti?> dice Elijah.
<Perché non conoscete Davina, sapete la sua storia, ha acquisito potere delle altre tre ragazze sacrificate durante il rituale, una forza che doveva affluire attraversi di lei è tornare alla Terra. Una sola persona non può avere simile potere, la sta distruggendo rapidamente ucciderà anche noi> dice Sophie.

Sono seduta affianco a Davina spiegandole quello che ci ha raccontato Sophie.
<Poi c'è il vento e visto che ogni stato è più intenso dell'altro farai volare via i tetti di questo posto. L'acqua, pioggia, alluvioni ma non sarà la fase peggiore. L'ultimo stadio è il fuoco e visto che è l'ultimo sarà di gran lunga il peggiore> dico.
<Si può fermare, vero?> dice.
<Si, vogliono completare il raccolto> dico.
<No no no no> dice Davina cominciandosi a dimenare.
<Le streghe dicono che resusciterete> dico cercando di falla calmare.
<Loro mentono! Direbbero tutto a questo punto come Marcel. Come te> dice.
<Davina tu pensi che non mi importi di te ma ti sbagli. So cosa vuol dire perdere la vita malgrado tiene decisone sbagliate di altre persone> dico.
<Perché credo che sia un vampiro> finisco io.
Tiro fuori la siringa lentamente senza farla vedere a Davina ma lei la vede.
<Cos'è quello?> dice piangendo.
<Più sei agitata e più velocemente vengono i terrori. Ho preparato un sedativo> dico.
<No!> dice.
<Se ti teniamo calma, ti teniamo in vita> dico.
Le finestre iniziano a sbattersi e le cose iniziano a cadere. Il vento. Le infilo l'ago nel braccio e si calma. Il vento cessa. Inizia a dormire.

Eleanor Mikaelson, l'ibrida Where stories live. Discover now